IL PRIMO GENNAIO
Staranzano accoglie il nuovo anno con l’Accademia d’archi Arrigoni
Sul palco assieme alla compagine, ci saranno i violini solisti Mazzon e Sebastianutto. Seguirà il brindisi d’auguri.
Staranzano saluterà l’arrivo del 2025 con il tradizionale “Concerto di Capodanno”. Lo farà alle ore 12 di mercoledì primo gennaio nella Sala San Pio X dove è attesa l’orchestra dell’Accademia d’archi Arrigoni, compagine di San Vito al Tagliamento tra le più attive e stimate in regione, nota per esibirsi al fianco dei più importanti solisti e per organizzare il concorso internazionale Piccolo Violino Magico. Al fianco dell’orchestra ci saranno due giovani violinisti. Si tratta di Ulisse Mazzon - allievo di Accardo e già collaboratore dei Wiener Philharmoniker: ha suonato con Muti, Baremboim, Harding, Gergiev, Thielemann, Dudamel. Poi ci sarà Christian Sebastianutto, esibitosi alla Fenice di Venezia, a Santa Cecilia di Roma, al Palladio di Vicenza, oggi già docente al Conservatorio di Udine.
Diretti da Domenico Mason - Direttore Artistico dell’Accademia Arrigoni, versatile operatore culturale e illustre docente - orchestra e solisti presentano un repertorio di grande virtuosismo: dal “Concerto in re minore” per violino e archi di Johann Sebastian Bach, al “Valse Scherzo in do maggiore” di Čajkovskij - una delle pagine più appassionate e virtuosistiche dell’autore - fino all’irresistibile “Navarra”, brano ricco di ironia e spunti popolari, dello spagnolo Pablo de Sarasate, dove i due virtuosi violinisti dialogano con impeto e divertimento. Chiudono il programma la “Carmen fantasy”, dal capolavoro di Bizet, trascritta per archi con violino solista da Waxman e scelta come colonna sonora per il film “Perdutamente” con Joan Crawford; e infine l’affascinante “Phanthasms 3, Flight of a Falcon” del compositore ucraino Alexey Shor, dalla narrazione musicale molto coinvolgente, quasi pittorica.
Un programma di rilievo, dunque, per la difficoltà e la passione: l'orchestra inossidabile e piena d'affetto, i solisti giovani e spettacolari: se le loro dita non si vedranno, ciò che si potrà apprezzare - e si sentirà - saranno la gioia di suonare insieme, dialogando; e il rispetto, la cura, la ricerca per ogni pagina musicale. Alla fine del concerto il pubblico sarà invitato a un brindisi condiviso per iniziare l’anno sotto i migliori auspici.
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