Staranzano accoglie il nuovo anno con l’Accademia d’archi Arrigoni

Staranzano accoglie il nuovo anno con l’Accademia d’archi Arrigoni

IL PRIMO GENNAIO

Staranzano accoglie il nuovo anno con l’Accademia d’archi Arrigoni

Di REDAZIONE • Pubblicato il 30 Dic 2024
Copertina per Staranzano accoglie il nuovo anno con l’Accademia d’archi Arrigoni

Sul palco assieme alla compagine, ci saranno i violini solisti Mazzon e Sebastianutto. Seguirà il brindisi d’auguri.

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Staranzano saluterà l’arrivo del 2025 con il tradizionale “Concerto di Capodanno”. Lo farà alle ore 12 di mercoledì primo gennaio nella Sala San Pio X dove è attesa l’orchestra dell’Accademia d’archi Arrigoni, compagine di San Vito al Tagliamento tra le più attive e stimate in regione, nota per esibirsi al fianco dei più importanti solisti e per organizzare il concorso internazionale Piccolo Violino Magico. Al fianco dell’orchestra ci saranno due giovani violinisti. Si tratta di Ulisse Mazzon - allievo di Accardo e già collaboratore dei Wiener Philharmoniker: ha suonato con Muti, Baremboim, Harding, Gergiev, Thielemann, Dudamel. Poi ci sarà Christian Sebastianutto, esibitosi alla Fenice di Venezia, a Santa Cecilia di Roma, al Palladio di Vicenza, oggi già docente al Conservatorio di Udine.

Diretti da Domenico Mason - Direttore Artistico dell’Accademia Arrigoni, versatile operatore culturale e illustre docente - orchestra e solisti presentano un repertorio di grande virtuosismo: dal “Concerto in re minore” per violino e archi di Johann Sebastian Bach, al “Valse Scherzo in do maggiore” di Čajkovskij - una delle pagine più appassionate e virtuosistiche dell’autore - fino all’irresistibile “Navarra”, brano ricco di ironia e spunti popolari, dello spagnolo Pablo de Sarasate, dove i due virtuosi violinisti dialogano con impeto e divertimento.  Chiudono il programma la “Carmen fantasy”, dal capolavoro di Bizet, trascritta per archi con violino solista da Waxman e scelta come colonna sonora per il film “Perdutamente” con Joan Crawford; e infine l’affascinante “Phanthasms 3, Flight of a Falcon” del compositore ucraino Alexey Shor, dalla narrazione musicale molto coinvolgente, quasi pittorica.

Un programma di rilievo, dunque, per la difficoltà e la passione: l'orchestra inossidabile e piena d'affetto, i solisti giovani e spettacolari: se le loro dita non si vedranno, ciò che si potrà apprezzare - e si sentirà - saranno la gioia di suonare insieme, dialogando; e il rispetto, la cura, la ricerca per ogni pagina musicale. Alla fine del concerto il pubblico sarà invitato a un brindisi condiviso per iniziare l’anno sotto i migliori auspici.

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