La stagione del Bonezzi parte con Relazioni, ecco il cartellone a Monfalcone

La stagione del Bonezzi parte con Relazioni, ecco il cartellone a Monfalcone

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La stagione del Bonezzi parte con Relazioni, ecco il cartellone a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 04 Set 2024
Copertina per La stagione del Bonezzi parte con Relazioni, ecco il cartellone a Monfalcone

Si parte il 18 ottobre, attesi 15 appuntamenti musicali. La prosa prende il via il 5 novembre offrendo 13 spettacoli. Confermati Piccoli Palchi e i concerti d'organo.

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Presentato stamattina nella Sala del Consiglio comunale il nuovo cartellone della stagione teatrale del Teatro Marlena Bonezzi di Monfalcone. Il titolo della stagione ha un sapore profondamente umanista: “Relazioni”. Rappresenterà un’intesa tra arti, un intreccio di combinazioni artistiche e un “mix giocoso” tra prosa e concerti. Relazioni che sono interazioni costituenti un’offerta culturale che saprà valorizzare artisti locali, nazionali e provenienze d’oltre confine. Alcuni numeri: saranno 13 gli appuntamenti di prosa ai quali se ne aggiungono altri tre della rassegna “Piccoli Palchi”, mentre 15 saranno gli eventi musicali impreziositi da quattro concerti che si terranno nel Duomo di Sant’Ambrogio, al Santuario della Marcelliana e nella Chiesa dei Santi Nicolò e Paolo.

Confermati “Talenti in Scena” con otto incontri organizzati in collaborazione con il Conservatorio Tartini di Trieste e i “Matinée musicali” riservati ai progetti scolastici. «Le relazioni sono aggregazione che partono già prima di andare a teatro – spiega l’assessore alla Cultura, Luca Fasan – ancora una volta il sistema culturale monfalconese continua ad offrire grandi format». L’assessore ha pure annunciato la possibilità dell’acquisto dei biglietti da parte degli spettatori effettuabile direttamente “in blocco” con la scelta preventiva degli spettacoli. Sottolineato anche il fatto che sono restati invariati i prezzi dei biglietti e il costo degli abbonamenti. «Una scelta politica fondamentale» commenta ancora Fasan che esprimendosi anche sul ricambio generazionale a teatro, ha riferito dell’accolta necessità di «dover creare opportunità per far affezionare i giovani al palco comunale».

Il calendario degli appuntamenti ha il supporto della Regione Fvg rappresentata oggi dal consigliere regionale Antonio Calligaris che ha dato lettura del saluto formulato dall’assessore regionale alla Cultura e vicepresidente della Regione, Mario Anzil il quale ha definito il cartellone «una tradizione di eccellenza» “calato” in una «cultura di frontiera per una Regione di confine». «Monfalcone ha la capacità di produrre cultura» così Calligaris. Il sostegno alla nuova stagione c’è anche da parte della Fondazione CaRiGo presieduta da Alberto Bergamin il quale si è espresso a favore della cultura come «valore che forma alla società e che dà prospettive». Sarà possibile abbonarsi dal 28 settembre; dal 5 ottobre invece, sarà avviata la vendita delle card e dal 19, aprirà la vendita dei singoli biglietti per gli itinerari di prosa e musica.

Ad aprire la prosa, martedì 5 novembre alle 20.45 – e in replica il giorno successivo - sarà lo spettacolo “Dove eravamo rimasti” scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi con la collaborazione di Giorgio Cappozzo. Tra gli appuntamenti che vi segnaliamo, ci sono anche: “I ragazzi irresistibili” di Neil Simon con Umberto Orsini e Franco Branciaroli in programma per sabato 30 novembre e domenica primo dicembre e “Condominio Mon Amour” di Daniela Cristofori, Giacomo Poretti e Marco Zoppello che saranno a Monfalcone nelle giornate di martedì 25 e mercoledì 26 marzo. Naturalmente nella programmazione c’è anche molto altro che verrà svelato nel tempo. Passando alla musica, si apre con Richard Galliano New York Tango Trio. Fisarmonica, chitarra e contrabbasso degli artisti Galliano, Moignard e Aerts suoneranno venerdì 18 ottobre per “ControCanto”.

Attesissima è la voce calda e pastosa di Mario Biondi che sarà al Bonezzi il 3 dicembre. Degni di nota sono anche “Gitane, zingarelle, streghe e nobildonne” con il mezzosoprano Anna Maria Chiuri e il Trio Rachmanov che si esibiranno il 10 gennaio e “Tre secoli in duo” che proporrà sul palco il violinista Stefan Milenkovich e il violoncellista Enrico Bronzi. Entrambi eseguiranno musiche di Bach, Tarrega, Paganini e di altri artisti. Ma la stagione proseguirà fino al 30 aprile quando sarà la volta dell’appuntamento Floating Lines previsto nell’International Jazz Day. Qui si esibiranno Giorgio Pacorig al pianoforte, Giovanni Maier al contrabbasso, Michela Rabbia alle percussioni e al live electronics e Francesco Vattovaz, alla batteria.

Per commentare il calendario degli eventi confezionati, dei due direttori artistici, il primo ad esprimersi è stato quello della prosa, Alberto Bevilacqua che ha sottolineato lo scopo del «trovare nel territorio ciò che ognuno sente come suo». Cogliendo quelli che sono stati i sintomi che hanno generato i «cambiamenti antropologici post covid», Bevilacqua ha sottolineato – quale direttore dell’Ert, Ente Regionale Teatrale  – il bisogno di diffondere la cultura nei territori, quello di formare il pubblico per aprire il teatro a tutti e la necessità di aprirsi a pubblici diversi lasciando spazio all’inclusione linguistica e socioculturale. Inoltre, il direttore della prosa ritiene le nuove generazioni «elemento chiave delle tredici proposte di prosa tra le quali almeno cinque sono le perle della più alta drammaturgia della cultura occidentale».

Simone D’Eusanio, direttore artistico della parte musicale, ha raccontato di come ha preso forma il nuovo cartellone: «Nasce dalle relazioni con le persone, dalle espressioni colte nella gente o condividendo un bicchiere di vino». Quindi l’impegno dell’ascolto ha generato «un’accurata ricerca del bello e un’attenta valutazione dell’unione delle arti e della multidisciplinarietà». D’Eusanio ha garantito nuovi ed originali connubi tra danza, musica, arte e voci recitanti. Andando fuori dal protocollo, a margine della presentazione, pieno di entusiasmo, s’è confidato: «Sarà una figata pazzesca!». Un augurio che è anche un invito schietto e sincero, che va rivolto ed esteso a quanti sceglieranno di seguire i numerosi spettacoli del Bonezzi.

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