Lo sport diventa business per la comunità, Uisp chiama le idee a Gorizia

Lo sport diventa business per la comunità, Uisp chiama le idee a Gorizia

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Lo sport diventa business per la comunità, Uisp chiama le idee a Gorizia

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 20 Giu 2023
Copertina per Lo sport diventa business per la comunità, Uisp chiama le idee a Gorizia

Saranno selezionate 10 idee, che potranno beneficiare gratuitamente di un percorso di tutoring e coaching affidato a esperti. Come funziona.

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“Sport, stili di vita sani, sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente devono andare di pari passo”. Così si esprime Sara Vito, presidente del comitato regionale Uisp, per dare visibilità al bando indirizzato a tutti gli sportivi del Friuli Venezia Giulia, chiamato Sport Impact Lab. L’incontro conclusivo, ultimo di quattro, si è tenuto ieri a Gorizia presso la mediateca Ugo Casiraghi, e ha riunito “azienda sanitaria, comuni, regione, varie società sportive e Uisp, per capire quali sono le problematiche dello sport, non a livello agonistico ma a livello di comunità”, ha spiegato il responsabile dell’ufficio stampa Uisp di Palmanova, Massimiliano Cao.

Attività che possano coinvolgere anche la terza età, sempre grazie alla stretta connessione fra sport e salute, individuando “soluzioni o nuove attività che possano aiutare le comunità” anche con la preziosa presenza dell’animatore di comunità, una figura “che possa aiutare le persone anziane o quante hanno bisogno a fare sport, per creare un collegamento “tra chi ha bisogno di sport e i comuni spesso in difficoltà a rendere noto un calendario condiviso di tutti gli eventi”. In relazione al bando, Cao ha ribadito come serva “a sviluppare l’imprenditorialità e l’autoimprenditorialità nello sport".

"Ho un’idea di business legata allo sport, presento la mia idea in questo bando, farò un percorso di coaching e tutoring fino a finanziare le tre idee” migliori, alle quali sarà assegnato un contributo in denaro. Presente in collegamento anche il presidente di Simurg ricerche Daniele Mirani, secondo cui “obiettivo del progetto è trasformare semplici idee in nuove professioni o progetti di impresa. Il progetto mira a far crescere le economie”. Come funziona Sport Impact Lab? Per partecipare è sufficiente collegarsi al sito e compilare il formulario per la candidatura dell’idea innovativa.

Il termine ultimo fissato entro cui inviare l’idea è il 5 luglio. In un secondo momento saranno selezionate 10 idee, che potranno beneficiare gratuitamente di un percorso di tutoring e coaching affidato a esperti, per essere trasformate in progetti d’impresa o professioni vere e proprie. Alle 3 migliori sarà assegnato un contributo in denaro, da poter utilizzare per l’avvio della propria attività. “Ad oggi sono pervenute 20 idee”, ha commentato Mirani, specifando poi come “le 10 migliori idee saranno valutate da una giuria di esperti e diffuse via web”. Il contest è aperto a tutti, può partecipare l’intera comunità o il singolo soggetto professionista, a due condizioni: essere maggiorenni e residenti in Italia.

Ancora Mirani ha ribadito come il focus sia “l’innovazione tecnologica e sociale. Gli ambiti, la dimensione sociale e ambientale e quella socioeconomica”. Se il termine di presentazione è il 5 luglio, la giuria selezionerà le idee entro il 10 agosto; entro il 27 ottobre sarà invece avviato un periodo di formazione, mentre il così detto “pitch day” si terrà entro il 12 novembre. Silvia Saccomanno, coordinatrice delle attività Uisp, ha spiegato il retroscena del contest, nato “per lenire le conseguenze del Covid, opportunità di contrasto alla disoccupazione” e quindi consentire di creare “nuove professionalità e nuovo impiego”.

A prendere la parola è stato poi Simone Marchetti, presidente Uisp Roma, che ha raccontato la propria esperienza nella realtà della capitale, e in particolare all’impianto sportivo Fulvio Bernardini, “uno dei più grandi di Roma, che conta 2500 iscritti e altrettanti nelle varie società. Un impianto polivalente”, dove oltre ai classici sport quali nuoto e calcio sono presenti altri quali la rampicata, il parkour o lo skateboard. “Un presidio sociale” nel contesto popoloso del Quarto municipio, che conta più di 175mila abitanti e dove la popolazione “ha un rapporto complesso, con la mobilità sostenibile”.

Nonostante le premesse, il progetto ha visto nascere una app per incentivare gli spostamenti sostenibili, consentendo anche di acquistare rastrelliere per le biciclette e creare una pista interna all’impianto stesso. Risultati sorprendenti che hanno modificato le abitudini dei cittadini, impegnati via via ad accumulare punti con il car pooling, la bici, il monopattino o i mezzi pubblici. Una sperimentazione “preceduta da un grande lavoro, realizzato ad hoc su Roma, Bari e Casalecchio di Reno, dove la Simurg si è recata per avviare strategie a favore della mobilità sostenibile incentrata su uno specifico impianto”, ha spiegato Saccomanno.

“Al di là del lavoro scientifico noi abbiamo raggiunto un risultato perché Uisp ha creduto in questo progetto, dando un piano di mobilità ai cittadini”, ha sottolineato Mirani. Un progetto che “presuppone un’analisi conoscitiva seria”, e che dimostra come “sono le persone a fare la differenza”, ha commentato Vito. Un’idea che un domani potrebbe essere replicata nella nostra stessa regione, magari con altri spunti innovativi.

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