Spiagge erose, al via la stima dei danni per Monfalcone e Grado: Gava pensa a barriere difensive

Spiagge erose, al via la stima dei danni per Monfalcone e Grado: Gava pensa a barriere difensive

La ricognizione

Spiagge erose, al via la stima dei danni per Monfalcone e Grado: Gava pensa a barriere difensive

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Ott 2023
Copertina per Spiagge erose, al via la stima dei danni per Monfalcone e Grado: Gava pensa a barriere difensive

Ingenti i danni, per i quali la Regione «si muoverà per la prossima stagione».

Condividi
Tempo di lettura

Nella mattinata di oggi, il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava ha visitato i luoghi colpiti dal forte maltempo di venerdì scorso. Ad accompagnarla, il sindaco Anna Maria Cisint con gli ingegneri comunali Andrea Ceschia ed Enrico Englaro e Loris Plet in veste di rappresentante dei privati marittimi operanti nelle località Marina Nova e Marina Julia.

Garantire la prossima stagione balneare 2024, salvaguardare gli investimenti che hanno trasformato e riqualificato gli arenili del golfo di Panzano e sostenere i concessionari per il ripristino dei relativi servizi. Sono stati questi i temi affrontati in questa ultima domenica di ottobre nella quale si cerca di fare la conta dei danni conseguenti alla mareggiata che ha colpito il litorale Monfalconese e non solo. 

L'irruenza dell'acqua e delle correnti di libeccio sono state molto forti e hanno portato con sé tanti tronchi provenienti dal fiume Isonzo. "Sono andati persi gli investimenti effettuati per realizzare il rinforzo degli argini - sono le parole del sindaco Anna Maria Cisint - erano stati spesi qualcosa come 450 mila euro per Marina Nova, mentre per Marina Julia, circa 700 mila euro". 

"La nuova norma che abbiamo approvato a livello nazionale - spiega il viceministro Gava - classifica il materiale accumulato come biomassa spiaggiata, quindi venendo classificato come sottoprodotto verrà destinato all'impianto di biomassa. Secondo questa norma che darà sostegno ai comuni, tutto i legname cumulatosi non è rifiuto. Sarà più facile smaltirlo". 

E ancora il viceministro: “Bisognerà pensare alla realizzazione di barriere che evitino il più possibile di rovinare le spiagge e di salvaguardare quanto investito dalle amministrazioni e dai privati”. "In questi anni - ha sottolineato il sindaco Cisint - le nostre spiagge sono diventate luoghi d'eccellenza regionale per il turismo degli sport legati al mare e di quello familiare. Interventi importanti sono ancora in corso, come quello che vedrà la realizzazione della passerella a Marina Julia, mentre la Red Bull ha iniziato a investire per fare dell'Isola del Bagni un prezioso riferimento, con l’obiettivo di portare Monfalcone alla leadership mondiale nella vela”.

Il ripascimento per il quale l’amministrazione comunale si è molto impegnato, risulta compromesso. L’evento che ha interessato la notte tra giovedì e venerdì scorso è stato di portata eccezionale. 

A Marina Nova, sono stati persi qualcosa come 40 metri di spiaggia. La furia dell’acqua ha divelto i paletti della terrazza a mare dell’ex Isola dei Bagni. La zona dei casoni dei pescatori era completamente allagata. I danni sono ingenti anche alla spiaggia di Marina Julia. Lo specchio di mare davanti a tutta la Bisiacaria – ma anche quello Gradese – non si può navigare per svolgere attività sportive. Quale sarà il futuro dell’area visti i cambiamenti climatici in atto? 

Con il viceministro è stata affrontata anche la questione legna e quella relativa alle alghe. Questa mattina, Gava ha anche annunciato la volontà di riunire la Protezione Civile Nazionale e quella Regionale affinché siano snellite al massimo tutte le procedure, con la finalità di realizzare i ripristini nei tempi compatibili con le esigenze del turismo. “Sarà necessario reperire nuovi fondi strutturali e infrastrutturali per un nuovo rinascimento. Dovrà anche essere affrontata la questione manutenzioni con la vicina Slovenia. Opererò affinché ci sia una buona interlocuzione internazionale per trovare una soluzione. Dobbiamo lavorare per rendere resilienti i territori”. 

“Sarà necessaria una quantificazione dei danni - ha specificato il sindaco – punteremo a ridurre il più possibile il costo del prelievo della immani quantità di legname presenti. Ho informato il presidente della Regione Fedriga, l’assessore Riccardi e l’ingegner Aristei della Protezione Civile Regionale”. Una particolare attenzione verrà riservata al recupero dei beni di privati e concessionari. Il recupero generale del Litorale sarà quindi una priorità.

All’incontro di stamane ha partecipato anche il presidente della Git di Grado Roberto Marin il quale ha comunicato che due terzi della spiaggia gradese risulta erosa. Anche lì il ripascimento sarà consistente, i tempi d’attesa saranno lunghi e i costi elevati. Intanto, per la giornata di domani è attesa una nuova allerta meteo. 

Per quanto riguarda l'erosione della spiaggia di Grado, ha riferito che "si renderanno necessarie obbligatoriamente opere per il ripristino delle condizioni di utilizzo della spiaggia: la mareggiata ha compromesso infatti molti spazi, anche a livello di sedimi. Cercheremo di capire il valore economico degli interventi che serviranno per rimediare ai danni causati dalla violenza delle acque. Cercheremo di capire come agire in particolare in termini di procedura: la Protezione civile può scendere in campo nel merito di queste opere, infatti, per ragioni di incolumità delle persone".

"Il primo passo - ha aggiunto poi Riccardi - dopo gli iniziali interventi di messa in sicurezza urgenti, sarà quello di capire con tutte le Direzioni regionali competenti, quale sia la migliore strada da percorrere, e dentro quale quadro si possano individuare tempi e modi di svolgimento delle opere: è evidente che gli spazi di manovra sono relativamente stretti. I lavori di cui parliamo sono senza dubbio di una certa rilevanza e il tempo che ci separa dalla prossima bella stagione è relativamente lontano".

"Per Grado ci raccorderemo naturalmente con il Comune e con la Git per cercare di capire come procedere e lo stesso faremo con tutte le altre Direzioni regionali competenti e coinvolte in questo nuovo fenomeno: è indubbio che ci troviamo di fronte a una situazione piuttosto complessa. Parliamo, infatti, di valori di cubi di materiale importanti. Raccoglieremo, pertanto, in ultima analisi, tutte le informazioni per poi cercare di dare una risposta che sia compatibile per garantire l'avvio di una stagione turistica estiva nei tempi previsti per il 2024". 

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×