IL CASO
Lo spettacolo di Cuscunà sulla Resistenza, bufera sul patrocinio negato a Monfalcone
Il vicesindaco reggente Garritani conferma la linea: «Garantito il rispetto regolamentare». Morsolin non ci sta: «Ennesimo segnale ideologico negativo».
Lo spettacolo “The beat of freedom. La Resistenza a fumetti” - previsto per la sera del 2 settembre in piazza Falcone e Borsellino - organizzato dal Comitato Rione Centro in collaborazione con Monfalcone è Civile non ha ottenuto il patrocinio del Comune di Monfalcone. Questo implica anche la mancata copertura dei costi necessari alla sua realizzazione. La motivazione contenuta in una delibera di Giunta è stata trasmessa al presidente del Comitato Luciano Negri tramite una lettera firmata dal dirigente ad interim dell’Area Giovani, Cultura e Sport, Marco Mantini. In sintesi, sembra che il tema proposto dal ciclo di letture - curate da Marta Cuscunà e Fabio Babich con la presentazione di Luisa Vermiglio - sia stato ritenuto dal Comune di carattere non direttamente pertinente al rione.
«Io e Fabio Babich, insieme ai nostri collaboratori Marco Rogante, Laura Marinelli e Jean-François Mathieu siamo pronti a rinunciare al nostro compenso purché la serata si faccia lo stesso – scrive sul suo profilo social, l’attrice Cuscunà - rimane la domanda più grave: come è possibile che la giunta comunale ritenga che uno spettacolo dedicato alla lotta di liberazione dal nazifascismo non contribuisca al complessivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini del rione? Perché l’unica risposta sarebbe che quella giunta non è antifascista o no?». «La situazione sembra restare, per ora, in sospeso – commenta Marta - stamane c’è stato un incontro tra Comitato e amministrazione comunale – per capire meglio quali siano le motivazioni del diniego, le indicazioni più specifiche sul permesso di occupazione del suolo pubblico e sulla mancata concessione del contributo economico». La volontà del Comitato e degli artisti resta quella di andare in scena.
«Ma dove – domanda Cuscunà – in quali altri spazi pubblici? Negare il patrocinio ad una iniziativa del genere è gravissimo. L’Antifascismo è la radice della nostra Costituzione». «Sono mesi che il rione Centro è al lavoro per organizzare questa iniziativa – sottolinea l’attrice monfalconese – se noi siamo disposti a rinunciare al nostro compenso, cosa sarà per gli altri collaboratori, professionisti e cittadini impegnati su questo da mesi? Sono state fasi fatte da interlocuzioni lunghe e ora gli accordi saltano. È un fatto veramente svilente». In queste ore, gli organizzatori sono sommersi da solidarietà e idee che Cuscunà ha definito «un movimento sociale e civile» che ha promosso inviti provenienti da altre amministrazioni comunali vicine, è stato espressione della messa a disposizione di service tecnici promossi da altre zone d’Italia ed ha mobilitato molti volontari disponibili a sostenere le spese di realizzazione.
Da parte sua, il Comune motiva il diniego della concessione del patrocinio tramite un comunicato stampa nel quale viene spiegato che la Giunta comunale ha esaminato il programma di iniziative presentate dai diversi rioni, che comprendono una serie di incontri e manifestazioni. «In questo contesto, l’esecutivo ha ritenuto di non accogliere la richiesta di patrocinio presentata dal Comitato di Rione Centro per l’evento, in programma per il 2 settembre, “The beat of freedom”, considerato che non risponde ai requisiti richiesti dall’articolo 44 del Regolamento comunale, il quale prevede che le iniziative, a fronte anche del fatto che i Rioni sono esonerati dai costi relativi agli affitti delle sedi e delle utenze, sostenuti invece dal Comune, “devono essere concordate e coordinate con gli assessori di riferimento e con le commissioni di riferimento”».
«Un confronto che è mancato nel caso specifico – si legge nella nota diramata - inoltre, l’operato dei Comitati deve rientrare all’interno e nell’interesse del territorio rionale di competenza e, qualora questo interesse fosse di carattere generale, così come è stato riportato dal presidente del Rione Centro, per effetto dell’articolo 45 del Regolamento, le iniziative vanno proposte all’interno dello strumento del coordinamento rionale, così come è stato ribadito dall’amministrazione anche nell’ambito dell’incontro tenutosi in data 18 luglio».
«L’amministrazione comunale si è confrontata più volte con il direttivo del Rione Centro proprio per evidenziare gli aspetti regolamentari delle attività e le competenze territoriali dell'organismo di quartiere - specifica il vicesindaco reggente, Antonio Garritani - ribadendo che, il Regolamento, assegna infatti ai Comitati di rione la possibilità di promuovere iniziative e attività in quanto correlate direttamente all'interesse specifico dei residenti del rione stesso e in particolare al complessivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini del rione di appartenenza, per cui, in merito alle tematiche di carattere generale, il Rione dovrebbe fare riferimento al coordinamento rionale, coinvolgendo quindi tutti i comitati, cosa che in questo caso non è avvenuta».
«Di conseguenza – continua il reggente Garritani - l’amministrazione comunale, senza mai mettere in discussione in alcun modo il valore dell’artista monfalconese protagonista dell'evento, né dei contenuti del suo spettacolo, ha assunto una decisione che è conseguente alla necessità di assicurare, da parte del Comune, per tutti le stesse identiche modalità di rispetto regolamentare». Dall’opposizione, a contestare la decisione dell’amministrazione promettendo un’interrogazione in Consiglio Comunale, è stata Cristiana Morsolin di Sinistra per Monfalcone. «Il rione Centro ha tutto il diritto di parlare di Resistenza – afferma via video social, Morsolin – questa è l’ennesima caduta di stile e l’ennesimo segnale ideologico politico negativo di questa amministrazione».
Foto di Aghite Pavan
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