IL PROGETTO
Spettacoli, divulgazione e multimedialità: ad Aquileia inaugura “Ri/Vivere in Domus”
Il nuovo progetto di Fondazione Aquileia punta a far rivivere in chiave contemporanea l’antico aspetto romano della cittadina.
Preceduto da uno spettacolo sui costumi musicali di Roma antica presso la Domus di Tito Macro e da una visita alla nuova saletta multimediale del Palazzo Episcopale, è stato inaugurato sabato pomeriggio il nuovo progetto di Fondazione Aquileia “Ri/Vivere in Domus”. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea grazie ai fondi del programma Fesr 2021-2027, come spiegato dal presidente della fondazione Roberto Corciulo prevede una serie di iniziative. Nel concreto si tratta della sopra citata sala multimediale e di quattro particolari spettacoli che, da ora e fino a settembre 2025, punteranno a rigenerare in chiave contemporanea il sito archeologico della Domus di Tito Macro nell’ottica di far vedere e rivivere i costumi e le modalità di vita degli antichi romani all'interno di questo spazio.
Ad anticipare più nei dettagli la proposta di “Ri/Vivere in Domus” è la direttrice artistica Sabrina Zannier. «A partire dal primo marzo 2025 andranno in scena, con più repliche per ognuno, quattro spettacoli itineranti che ricreeranno i sapori, gli usi e i costumi di Aquileia romana unendoli all’elemento didattico di spiegazione e ricerca, oppure rivisitandoli in chiave contemporanea». «Nella saletta multimediale del Palazzo Episcopale vengono mostrati i dietro le quinte dei futuri spettacoli, come ad esempio i progetti delle scenografie e i bozzetti dei costumi di scena ideati dalla stilista slovena Matea Benedetti – ha proseguito Zannier – mentre verrà fatta una sintesi audio e video degli spettacoli, fruibile tramite la scansione di appositi Qr code dai futuri visitatori della Domus».
Lo spettacolo inaugurale, a cura del gruppo romano di archeologia sperimentale Synaulia, è stato un efficace assaggio dei valori del progetto. Nel corso di esso sono stati presentati al pubblico i vari strumenti musicali della tradizione di Roma antica (lira, citara, tibie a fiato e ad ancia, sonagli, corno e sistro) sia con spiegazioni sia con dimostrazioni pratiche e concertistiche del loro uso. I membri del gruppo romano hanno anche messo in scena suggestive danze e pantomime in maschera, accompagnate dal canto e dalla recitazione di versi poetici in latino. Al termine delle esibizioni i presenti si sono spostati presso la Domus e Palazzo Episcopale per osservare i contenuti proposti all’interno della nuova saletta multimediale.
Abbiamo infine chiesto al direttore di Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi verso quali obiettivi intende puntare l’ente nel prossimo futuro. «I progetti della fondazione saranno legati alla continuazione della ricerca archeologica, a definire nuove aree al fine di costituire il parco archeologico e alla valorizzazione delle aree già presenti. La discontinuità del parco, dovuta al trovarsi dentro una cittadina, la vediamo in realtà come una forza: ci permette di introdurvi la dimensione più genuina dell’abitare attuale e gli aspetti di valore naturalistico e idrografico».
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