la spedizione
Caccia a grotte mai esplorate in Montenegro, la missione degli speleologi di Gorizia
Il gruppo del Seppenhofer con 13 speleologici, di cui fanno parte anche lombardi e austriaci, rimarrà nei Balcani dal 14 al 23 agosto. Non esistono studi in quelle aree.
Essere i primi a esplorare un luogo è stata l’ambizione per migliaia di avventurieri, anche se oggi ben pochi angoli di mondo si possono dire ancora sconosciuti. Se oggi è vero che abbiamo tante informazioni sulla superficie del pianeta, meno ce ne sono su ciò che vi si trova sotto. Proprio lì vogliono andare gli speleologi del Centro ricerche carsiche Seppenhofer di Gorizia, pronti a intraprendere un viaggio al confine tra Montenegro e Albania, tra i monti del Treskavac e il Trepatljkov do, ed entrare in grotte dove non risulta che nessun altro si sia mai calato.
La spedizione è stata presentata questa mattina in sala Dora Bassi dal presidente dell’associazione, Maurizio Tavagnutti, con il gruppo di 13 elementi che rimarrà nei Balcani da mercoledì 14 a venerdì 23 agosto. Un momento dell’anno non proprio perfetto a livello di clima per intraprendere un’avventura del genere, come hanno rilevato gli stessi speleologi, ma è stata l’unica finestra temporale trovata che potesse permettere di avviare il progetto. Questa, infatti, vuole essere solo la prima tappa di un progetto di studio più lungo e articolato.
A prendervi parte, oltre al Seppenhofer, ci saranno anche due membri del Gruppo grotte Milano e dello Speleo club dei Cai di Bergamo, mentre ulteriori due soci del sodalizio goriziano giungeranno dall’Austria. «Tutto questo lavoro - ha spiegato Tavagnutti - serve a riportare dati scientifici e geografici di un’area ancora poco conosciuta per la speleologia». A individuare la zona è stata il socio Lorenzo Marini, che sarà capospedizione e per conto suo ha già svolto di recente dei sopralluoghi, scoprendo il carsismo di queste lande ma senza trovare studi fatti in passato.
Il presidente del Centro ha quindi rilevato che questo luogo è molto simile alla zona del monte Canin ed è a non molta distanza anche dalla frontiera con Serbia e Kossovo: «abbiamo visto che ci sono cavità interessanti, il potenziale calcareo è di mille metri». Nel corso di quella settimana, quindi, saranno raccolti quante più informazioni possibili, a partire dal rilevamenti di radon e radioattività dentro e fuori dalle grotte. In base ai risultati raccolti, poi, si punta a ripetere l’esperienza nel tempo ma una prima analisi sarà già pronta nel 2025.
Il prossimo anno, infatti, Tavagnutti ha annunciato che Gorizia ospiterà un importante convegno di speleologia. L’obiettivo è arrivare all’appuntamento già con delle prime mappe di tutti i fenomeni carsici esistenti nella zona, grazie al supporto della Società geografica italiana che patrocina l’iniziativa e riceverà i dati una volta tornati in Italia. Gli stessi verranno indirizzati anche alla Regione Friuli Venezia Giulia che, come ha ricordato il sindaco Rodolfo Ziberna, in passato aveva avviato dei progetti di collaborazione proprio con Montenegro e Albania.
In loco, a supportare il lavoro sarà l’Università del Montenegro che ha già messo a disposizione alcune carte geografiche. Inoltre, il gruppo ha preso anche contatti con speleologi serbi e montenegrini. «Questa non è la prima spedizione che facciamo - ha ricordato Tavagnutti - nel 2013 abbiamo realizzato la prima italiana in Cambogia». Gli studi verranno via via raccontati sulla rivista mensile Sopra e sotto il Carso, ma l’ambizione è che possano essere ripresi anche da pubblicazioni internazionali, dando così lustro all’impegno del sodalizio.
Il tutto è patrocinato, oltre che dalla già citata Società geografica, dal Comune, Lions club Gorizia Host e dal locale Club per l’Unesco. Per quanto riguarda i costi, la maggior parte sono stati assorbiti dagli stessi membri della spedizione, mentre un aiuto per le scorte alimentari arriverà da un supermercato austriaco. Plauso all’iniziativa è giunto dal primo cittadino e dall’assessore a GO!2025, Patrizia Artico, la quale ha espresso anche il desiderio di realizzare una mappatura cittadina dei bunker con il supporto del Seppenhofer, anche in chiave turistica.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.