La comunità musulmana accoglie Soumahoro a Monfalcone, scintille con Cisint

La comunità musulmana accoglie Soumahoro a Monfalcone, scintille con Cisint

L'INCONTRO

La comunità musulmana accoglie Soumahoro a Monfalcone, scintille con Cisint

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 12 Lug 2024
Copertina per La comunità musulmana accoglie Soumahoro a Monfalcone, scintille con Cisint

L'onorevole ha portato la sua solidarietà alla comunità islamica, «recuperare un senso etico delle istituzioni». Cisint: «No politica mascherata da motivi religiosi».

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Visita in città, nel pomeriggio di oggi (venerdì 12 luglio) per il deputato Aboubakar Soumahoro del gruppo Misto e membro della Commissione Lavoro alla Camera. L'onorevole ha portato la sua solidarietà e vicinanza alla comunità musulmana cittadina, in particolare a quella del Centro Darus Salaam raggiunto, nei giorni scorsi, da una lettera contenente una pagina di Corano bruciata e cosparsa di escrementi. È la seconda volta che accade tutto ciò a Monfalcone. Questa volta la missiva è stata spedita da Roma.

All’incontro hanno partecipato l’imam Mizanur Rahaman, il presidente del Baitus Salat, Rejaul Haq Raju e Bou Konate del Darus. Con loro c’erano il presidente della Bangladesh Welfare Association Nurul Amin, il vicepresidente Hossein Abul, l’Imam Kabir Mh e Fatou Sarr, responsabile dell’ufficio immigrazione della provincia di Gorizia per la Cgil. «La presenza dell’onorevole ci dà forza – afferma il presidente onorario del Darus Salaam, Bou Konate – sottolinea il fatto che non siamo fuori legge come stabilito dal Tar e che in Parlamento c’è chi difende i nostri diritti». Konate ha ringraziato le Forze dell’Ordine, autorità e giornalisti.

«Oggi porto qui la mia solidarietà – sono le parole dell’onorevole Soumahoro – come ho fatto alla Camera dei Deputati chiedendo un intervento del ministro dell’Interno Piantedosi rispetto agli atti islamofobi subiti. Ho presentato un’interrogazione parlamentare».Il parlamentare ha espresso vicinanza a tutta la città e ai cittadini «che non si riconoscono minimamente negli atteggiamenti razzisti e islamofobi verificatisi».

È stato inoltre giudicato impressionante «il silenzio di chi ha il dovere di parlare e di chi ha la responsabilità di farlo sui messaggi islamofobi usati come cavallo di battaglia per raccattare voti». «Mai come oggi - prosegue Soumahoro – serve una parola da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che deve esporsi per riportare tutti nel perimetro di quanto stabilito dalla Costituzione nell’articolo 19». E ancora: «Il silenzio crea zone d’ombra. Questa città ha bisogno di chiarezza».

Poi i riferimenti all’apporto che la comunità straniera fornisce con la sua presenza in Cantiere e che si inserisce in «un circuito economico concreto che genera economia». Poi i temi della scuola, dell’inserimento abitativo e dei nuovi nati. Per rispondere alle complessità locali che sono anche nazionali, il parlamentare propone di abrogare la Legge Bossi-Fini («arcaica e superata») toccando la materia dei permessi di soggiorno per ragioni lavorative, istituendo accordi bilateri con i Paesi d’origine per garantire dei veri meccanismi di equità nell’erogazione delle pensioni e puntando sulla formazione con il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero.

Seconda proposta è lo Ius soli puro: «chi nasce qui è italiano». La terza proposta mira a riconoscere come giorno festivo l’ultimo giorno del mese di Ramadan. Non è mancato l’invito a superare «il degrado linguistico, lessicale e culturale delle forze politiche che si sono rivolte come antagoniste a queste comunità».

Guardando nello specifico alla città, il politico ha auspicato che «per davvero, bisogna recuperare un senso etico delle istituzioni che ci pone difronte all’urgenza di far capire a questa comunità che non è un corpo estraneo alla città e che quello che viene chiesto loro, non è un favore. Il problema sta nella legalità costituzionale. La sentenza del Tar ha riportato tutto in un perimetro di legalità».

«Cisint ci spieghi cos’è l’italianità e cosa intende per Civiltà Cristiana – aggiunge – Papa Francesco, nell’Enciclica “Fratelli Tutti” parla chiaro sul confronto costante con le comunità musulmane. La Lega di cui il sindaco è espressione, non parla per nulla a nome della Chiesa Cattolica che dimostra invece coesione e dialogo. Le sue sono state parole delegittimanti e dichiarazioni avventurose».

Da parte sua, Konate ha infine augurato al sindaco dimissionario di «fare meglio in Europa di quanto ha fatto in città». «Invitiamo ufficialmente il sindaco facente funzioni Antonio Garritani a venire qui da noi e aprire un tavolo di confronto vero e proprio – conclude – ci auguriamo che possa andare meglio per il bene della città». A Garritani, la sindacalista Fatou Sarr chiede la garanzia di corsi di italiano perché «ci sono 500 persone in lista d’attesa; la Cgil ne farà partire uno il 16 luglio offrendo 20 posti, ma le sedi trovate non sono sufficienti».

La volontà di collaborare è stata espressa anche da Rejaul Haq. Alla conclusione dell’incontro, è giunta la notizia che un’altra lettera offensiva è stata inviata a Monfalcone. Questa volta, proveniente da Verona, è stata indirizzata al ristorante Bangla Flavour di via Duca d’Aosta, il cui titolare è rimasto sconcertato e rattristato. Il testo si intitola “La Divina Commedia e gli alunni musulmani” e contiene riferimenti a San Giovanni Bosco che definiva «Maometto un impostore e pedofilo» e «l’Islam una religione orribile».

Prima dell'arrivo di Soumahoro, il sindaco ed europarlamentare Anna Maria Cisint ha tenuto una diretta social per commentare proprio quella visita. Nel suo intervento, ha dichiarato «smarrito il concetto di integrazione sostenuto dalla Sinistra». «Questa integrazione - insiste il sindaco - è un fallimento che sta nell'idea del termine che la Sinistra sta portando avanti». Ancora una volta, il primo cittadino ha "chiesto conto" di quanto le comunità islamiche hanno dimostrato di non fare dopo le richieste dell'amministrazione che più volte le ha ricevute.

Per Cisint, se non sono stati fatti passi in avanti, la responsabilità va cercata tra i leader dei Centri. «Non sono state accolte nei fatti le nostre proposte» ha aggiunto, chiedendo poi di lasciare da parte le ideologie e a «non fare attività politica mascherata da motivi religiosi». In una nota successiva alla diretta social, il sindaco dimissionario ha definito l'onorevole Soumahoro «campione dell’arroganza e della faziosità».

«Vuole dare lezioni di democrazia sostenendo, con sprezzo del ridicolo, che i monfalconesi non condividono le mie posizioni, all’indomani di un voto plebiscitario nei confronti miei e del Centrodestra - aggiunge Cisint - lo stesso deputato, che ha deciso di autosospendersi dal gruppo della Sinistra dopo le vicende familiari di presunte malversazioni nei confronti degli stranieri immigrati e che ora ha fondato un proprio movimento politico, sempre di Sinistra, considera giusto che i centri islamici non rispettino le regole urbanistiche che riguardano tutti i cittadini di Monfalcone e quelle sull’incolumità pubblica che sono state oggetto delle ordinanze del Comune».

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