Soffitti di Palazzo Attems di Gorizia a rischio crollo, partono i lavori anche all'esterno

Soffitti di Palazzo Attems di Gorizia a rischio crollo, partono i lavori anche all'esterno

il cantiere

Soffitti di Palazzo Attems di Gorizia a rischio crollo, partono i lavori anche all'esterno

Di Redazione • Pubblicato il 22 Mar 2021
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Prosegue il cantiere nella sede del Settecento dei Musei provinciali. Ora i lavori sono anche sulla facciata principale.

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Proseguono i lavori di restauro dei soffitti di Palazzo Attems-Petzenstein a Gorizia. L’immobile, che ospita la Pinacoteca dei Musei provinciali gestiti dall’Erpac Friuli Venezia Giulia, è da oltre un mese oggetto di intervento alle sale al piano terra e al primo piano, compresi i soffitti del Salone d’onore e dello Scalone monumentale. Un cantiere necessario in quanto queste aree presentavano un quadro fessurativo molto eterogeneo, che in alcuni casi talmente aggravato da poter degenerare in crolli. Quest’oggi è così comparsa una gru all’esterno, per poter eseguire le operazioni anche sulla facciata.

L’appalto, dal valore di circa 300mila euro, è stata affidato alla fine dello scorso anno. Complice la chiusura imposta dalle restrizioni anti-contagio dettate dapprima dalla zona arancione e, nelle ultime due settimane, da quella rossa, le operazioni stanno procedendo speditamente. Un importante lavoro di restauro in piazza Edmondo De Amicis si tenne già un decennio fa, con un cantiere che durò dal settembre 2009 alla fine del 2010 dal valore di 2 milioni e 639mila euro. In quell’occasione, emersero gli affreschi di Francesco Chiarottini, pittore di Cividale del Friuli, raffiguranti capricci architettonici.

Il palazzo venne realizzato all’inizio del Settecento da Gianfrancesco e Sigismondo Attems, su progetto dell’architetto goriziano Nicolò Pacassi, che dal 1745 fu al servizio dell’imperatrice Maria Teresa alla reggia di Schönbrunn. Il suo tratto è facilmente individuabile nella facciata, su cui spicca una balaustra con le statue delle divinità olimpiche di Giovanni Battista Mazzoleni, artista di Bergamo. Settecentesco è anche l’apparato decorativo che si conserva al piano nobile con soffitti decorati a stucco e, nel salone d’onore, il grande dipinto con Gli dei dell’Olimpo (1745), opera di Antonio Paroli.

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