Società Archeologica Friulana, il nuovo coordinatore della Sezione Isontina è Marco Lamon

Società Archeologica Friulana, il nuovo coordinatore della Sezione Isontina è Marco Lamon

IL PASSAGGIO

Società Archeologica Friulana, il nuovo coordinatore della Sezione Isontina è Marco Lamon

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 23 Gen 2025
Copertina per Società Archeologica Friulana, il nuovo coordinatore della Sezione Isontina è Marco Lamon

L’esperto di storia locale ha preso il posto di Carla Tortul. Fra le iniziative imminenti la valorizzazione di nuovi ritrovamenti a San Canzian d’Isonzo e una collaborazione con l’istituto ‘Pertini’ di Monfalcone.

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Vi è una novità nella Società Friulana di Archeologia, precisamente all’interno della Sezione Isontina. Il ruolo di coordinatore della sezione con sede a San Canzian d’Isonzo, finora ricoperto da Carla Tortul, è passato in data 21 gennaio all’esperto di storia locale Marco Lamon.

Lamon ha già una visione chiara sul primo passo da intraprendere nel prossimo futuro quale responsabile delle attività della società nel territorio isontino. «A San Canzian d’Isonzo abbiamo già un enorme bacino di materiale da valorizzare – spiega Lamon - durante gli scavi per rifare il piazzale davanti alla chiesa parrocchiale dei Santi Canziani Martiri sono stati rinvenuti i resti dell’antica basilica dei Martiri Canziani, assieme a quelli di un cimitero le cui ossa parrebbero essere di origine slava».

Un ritrovamento dalla portata inaspettata che, una volta comprovato attraverso gli opportuni strumenti della ricerca archeologica, potrebbe riscrivere secondo il neo-coordinatore una parte della storia locale: «Sul territorio vi sono già molti toponimi e modi di dire che richiamano l’ambiente slavo. Dal ritrovamento di San Canzian potrebbero dunque emergere grandi novità».

Lamon anticipa anche alcune iniziative imminenti che riguardano invece la realtà di Monfalcone. «Punteremo molto sulle scuole e sulla loro realtà multietnica, a cominciare dagli studenti e professori delle classi quinte dell’istituto ‘Sandro Pertini’, con i quali terremo degli incontri incentrati sull’archeologia industriale a Monfalcone – così il responsabile – lo scopo è quello di aiutarli a ragionare con basi storiche applicabili all’insegnamento quotidiano, per riflettere su quella che è stata l’evoluzione industriale in città».

Fra i desideri della Sezione Isontina per quanto riguarda futuri progetti vi è anche la volontà di realizzare una piccola mostra a scopo didattico che approfondisca l’evoluzione portuale di Monfalcone nel corso dei secoli. «Nel 1972, a seguito di scavi per motivi industriali nei pressi delle Terme Romane, sono stati ritrovati una villa romana con dei mosaici e un’imbarcazione, custoditi poi ad Aquileia e non visibili al pubblico – racconta infine a tale proposito Marco Lamon – ci piacerebbe dunque fare nei prossimi mesi una piccola esposizione per raggrupparli e presentarli». 

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