Smart working: le professioni più ricercate e da chi

Smart working: le professioni più ricercate e da chi

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Smart working: le professioni più ricercate e da chi

Di Redazione • Pubblicato il 05 Feb 2024
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Lavorare da remoto non è più una moda, ma in alcuni casi diventa prassi per aziende digitali e non.

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Negli ultimi anni lo smart working ha preso piede anche nel nostro Paese, con buona pace di chi ritiene che il lavoro vero sia solo quello svolto in un luogo adibito ad esso. Va detto, anzi, che diversi imprenditori hanno deciso di lasciare la sede fisica con un risparmio economico notevole, investendo proprio sul lavoro a distanza dei propri dipendenti.

In più non sono poche le professioni che richiedono il semplice utilizzo della connessione internet. Pensiamo al recruiter che con un pc ed un telefono può selezionare i candidati, effettuare colloqui e interfacciarsi con i clienti. Anche una segretaria può gestire le telefonate e fissare gli appuntamenti senza la necessità di recarsi in ufficio.

Senza considerare poi tutte le professioni legate al mondo digitale come web developer, copywriter, graphic designer, social media manager e diversi altri lavori. È il caso in cui una scrivania ed un pc dotato di software specifici garantisce il perfetto svolgimento del lavoro.

Sono poi sempre di più anche gli strumenti che si possono implementare per rendere più performante il lavoro di gruppo a distanza. Con Trello, Slack e la suite di Google si offre supporto per l’assegnazione, la gestione e il monitoraggio dei compiti, ma anche per avviare riunioni con il team.

Si tratta di figure ricercatissime non solo nelle agenzie pubblicitarie, ma anche nelle grandi aziende che distribuiscono servizi online. Si pensi solo al lavoro che si nasconde dietro agli e-commerce dei brand della moda. Sono tanti i tecnici che ogni giorno si assicurano che non vi siano bug o problemi nei processi di acquisto e la sede fisica sarebbe un plus inutile.

In egual modo i grandi siti d’intrattenimento devono garantire una fruizione intuitiva e funzionale e per farlo solitamente si affidano ad un team specializzato, che lavora totalmente da remoto. Si pensi alla figura del web designer il cui compito è quello di progettare e realizzare siti web tenendo conto delle esigenze, delle preferenze e dei comportamenti degli utenti, creando un’interfaccia utente che sia facile da usare, attraente e funzionale, estremante importante per un’utenza che si rivolge al mondo del gaming.

Tutto il comparto della pubblicità che viaggia sul web, poi, è mosso dai digital marketer che ogni giorno avviano campagne pubblicitarie direttamente in rete. È sempre qui che sperimentano la soluzione migliore o correggono il tiro in caso d’insuccesso.

Lo smart working non è, ormai, solo ad appannaggio delle professioni più legate alla tecnologia. Anche chi lavora in ambito amministrativo o coordina le attività dei dipendenti può operare da qualsiasi postazione.

E chi sostiene che la digitalizzazione tolga qualcosa al rapporto tra colleghi, va detto che in molti casi le aziende adottano un’altra formula flessibile, quella ibrida. In tal caso, parte del lavoro è svolta in presenza e l’altra a distanza.

In ogni caso, sembra ormai un po’ più lontana l’idea che per lavorare bene sia necessario essere costantemente supervisionati da qualcuno. I passi da fare, però, sono ancora innegabilmente tanti soprattutto al Sud.


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