La Slovenia nell'Ue da 20 anni, i giovani di Gorizia intervistano Borut Pahor

La Slovenia nell'Ue da 20 anni, i giovani di Gorizia intervistano Borut Pahor

le anticipazioni

La Slovenia nell'Ue da 20 anni, i giovani di Gorizia intervistano Borut Pahor

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Mar 2024
Copertina per La Slovenia nell'Ue da 20 anni, i giovani di Gorizia intervistano Borut Pahor

L'ex Capo di Stato sarà ospite domenica al Teatro Verdi per parlare con i giovani, in occasione dei 20 anni dall'ingresso di Lubiana nell'Ue.

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Si avvicina la ricorrenza dei Santi patroni di Gorizia e, come ogni anno, prende forma il programma organizzato da Comune, Arcidiocesi e altri soggetti cittadini. Tra i protagonisti di questa edizione ci sarà l’ex presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, che salirà sul palco del Teatro Verdi domenica 10 marzo per rispondere alle domande dei ragazzi. Un format simile a quanto già avvenuto a San Floriano del Collio, nel quale l’ex Capo di Stato natio di Šempeter dialogherà con i più giovani.

Già nei giorni scorsi, una ventina di giovani hanno raccolto una serie di domande che faranno da traccia dell’intervista: alcuni di loro le porranno direttamente in sala. L'intervento del presidente sarà introdotto dal canto del coro dei licei Slataper, diretto da Marco Luciano, e dall'intervento della scuola di musica Emil Komel che eseguirà gli inni nazionali e l'inno alla gioia. Un momento significativo che ricorda i 20 anni dall’ingresso di Lubiana nell’Unione europea, momento che venne festeggiato in piazza Transalpina.

Da quel 2004, per Gorizia l’Europa non è stata più solo un’idea teorica, né una realtà lontana ma un qualcosa di vicino, che tocca le nostre vite. In un tempo in cui sembrano crescere le contrapposizioni e i conflitti, è quanto mai importante riscoprire la ricchezza di avere l’Europa vicina. La festa di Sant’Ilario e Taziano, pastori e martiri della Chiesa di Aquileia, vuole così creare un collegamento con le radici che parlano già da secoli di pluralità e di unità, puntando a mettere la storia locale a servizio di tutta l’Europa.

Se la ricorrenza cade il 16 marzo, il programma si aprirà già mercoledì 6 marzo con gli esercizi spirituali presso il convento dei Cappuccini, a cura di suora Gabriella Mian e Giuseppe Cingolani. Questi proseguiranno fino a venerdì, mentre domenica alle 17 ecco l’atteso incontro con Pahor aperto a tutta la cittadinanza. Mercoledì 13 marzo, invece, alle 18.30 presso il Pastor Angelicus, in via Rabatta 18, si terrà la presentazione della tesi in storia di Valentino Cappella dal titolo: “Gorizia e il confine del 1947: la città alla ricerca di una nuova identità”.

Il clou degli appuntamenti sarà illustrato nei prossimi giorni, preannunciando comunque diverse iniziative tra il 15 e 19 marzo. Tra i punti cardine, ci sarà la modalità di consegna del riconoscimento assegnato dalle istituzioni cittadine, i cui vincitori saranno ufficializzati a breve: sabato 16 alle 10 ci sarà la messa in Cattedrale con l’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli, animata dalla Cappella Metropolitana, mentre alle 11.30 ci sarà la cerimonia laica a Palazzo de Bassa, passando dall’ingresso di passaggio Edling.

Foto Tibaldi

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