AD AQUILEIA
Un sito sempre più inclusivo: i primi frutti di ‘Basilica per tutti’
Il progetto è stato presentato stamattina in Battistero. In chiesa sono visitabili il Pannello tiflodidattico dedicato al Nodo di Salomone e il modellino tattile della basilica.
Ci hanno messo il cuore. Lo si capisce già dalla copertina della cartellina - prodotta da Valentina Feresin - contenente tutto il materiale illustrativo del progetto. Stiamo parlando di chi ha lavorato a “Basilica di Aquileia per tutti”. La presentazione dei risultati conseguenti ai primi 24 mesi di ricerche, progetti e iniziative per rendere il sito Unesco una delle chiese più inclusive d’Europa, è avvenuta stamane nel Battistero della Basilica. Si tratta di una progettualità che ha l’obiettivo di rendere il sito sempre più accessibile e pienamente fruibile alle persone affette da disabilità di vario tipo.
«Il messaggio del progetto è straordinario – sono le parole del direttore della So.Co.Ba, Andrea Bellavite – si tratta di una straordinarietà collegata a quella propria del luogo storico. Mosaici, archi, affreschi, colonne e molto altro hanno visto e vedono gli esseri umani protagonisti di un tempo nel quale hanno lanciato dei messaggi antichi divenuti poi attuali». «Quella di oggi – continua Bellavite – è una festa di comunicazione. Ricevere un messaggio ci riempie di responsabilità per una comunicazione di un’umanità che riguarda tutti. Il messaggio che ci si impegna a comunicare è un diritto dell’uomo». Poi, il direttore ha fatto riferimento alle guide predisposte per godere del luogo, «un’apertura straordinaria a tanti soggetti, anzi, a tutti».
Due sono state le fasi costituenti il progetto: la formazione del personale operante in basilica e la creazione condivisa dei supporti dedicati ai bisogni specifici delle diverse disabilità. Sono due i linguaggi adottati come “sistemi guida”: Easy To Read e Caa. A descriverli è stata Veronica Cicolò, presidente di L’Abilità Onlus. Attraverso l’adozione di questi linguaggi, si sviluppano così esperienze di visita personalizzate caratterizzate anche da linguaggi sintetici “rispettosi” di interessi e tempi d’attenzione.
Tutte le novità
Tappa centrale per rendere Santa Maria Assunta sempre più accogliente, inclusiva e pulita è stata l’installazione del Pannello tiflodidattico “Nodo di Salomone”, dono del Gruppo Mosaicisti di Ravenna: una tavola musiva che permette anche a chi non vede di generare la rappresentazione tridimensionale del mosaico. Il pannello riproduce in termini esatti e con equipollenti dimensioni gli elementi originali del mosaico posto all’interno della Basilica, consentendo ai non vedenti di percepirlo attraverso il riconoscimento tattile dei diversi livelli di stratificazione, e di coglierne quindi le forme e la diversità dei colori, un valore aggiunto di accoglienza e sostenibilità umana e civile.
Il nodo restituisce la stratificazione del mosaico in età romana e, attraverso le tessere in rilievo con tagli speciali, permette alle persone non vedenti e ipovedenti di leggere le forme del mosaico. I dispositivi per le persone non vedenti sono stati implementati attraverso la collaborazione avviata con l'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna: è stato realizzato un Modellino tattile 3d tridimensionale della Basilica di Aquileia per l’esplorazione tattile, e i mosaici sono stati tradotti in disegni a rilievo con tecnica PIAF (Picture in a flash), quindi una restituzione sintetica rispetto agli originali, ma cognitivamente pregnante.
Il progetto si è aperto alle persone con disabilità uditiva in dialogo con l’Ente Nazionale Sordi che ha trasmesso le nozioni basilari dei segni LIS (lingua dei segni italiana): così per fine 2024 saranno disponibili le Video Guide della Basilica con traduzione in LIS, sottotitolate per persone con disabilità uditiva e audiodescritte per i non vedenti. Il tutto fruibile scansionando i QR code posizionati in Basilica o attraverso una app totalmente accessibile progettata per la Basilica. Ovviamente il progetto si completa con la accessibilità alle persone con disabilità motoria: concretizzato attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche interne alla Basilica (ad eccezione della Cripta e del Battistero). Nella Basilica sono inoltre disponibili per i visitatori che ne facessero richiesta sedie a rotelle che permettono di percorrere i corridoi e le aree di raccordo interne.
Gli altri interventi
A parlare di «parole fruibili e comprensibili per apprezzare la bellezza del Creato» è stata Anna Viganò coordinatrice del progetto. «Abbiamo sviluppato un cuore con un ritmo lento e costante necessario per andare avanti» ha commentato. Il contributo cospicuo della Regione Fvg ha dato il suo sostegno all’intera iniziativa alla quale ha partecipato pure Elettrica Friulana rappresentata dal titolare Ugo Tonizzo che di Basilica per Tutti ha commentato: «Ha permesso di guardare oltre gli aspetti tecnici» e ha sottolineato l’importanza dell’impatto sociale dell’iniziativa.
«Abbiamo dato la risposta giusta alle domande delle persone affette da disabilità intellettiva – ha dichiarato Carlo Riva, direttore di “Museo per tutti” – sono stati portati avanti dei progetti curativi per chi ha una disabilità e farla star bene nel Mondo e nel contesto in cui vive relazioni ed emozioni». Le parole di Riva hanno pure ricordato la centralità del “diritto alla cultura per tutti” inteso come «trovare la bellezza dell’arte, scoprirla e recepirla» entrando in «empatia carnale» permettendo di entrare in Basilica e uscirne con «un bagaglio fruibile».
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