Sinistra presente al corteo a Monfalcone: «Modello di convivenza, basta tensioni»

Sinistra presente al corteo a Monfalcone: «Modello di convivenza, basta tensioni»

LE POSIZIONI

Sinistra presente al corteo a Monfalcone: «Modello di convivenza, basta tensioni»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 19 Dic 2023
Copertina per Sinistra presente al corteo a Monfalcone: «Modello di convivenza, basta tensioni»

I consiglieri comunali di opposizione saranno presenti sabato mattina al corteo, condividendo i principi e le motivazioni della manifestazione.

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Mentre si attendono gli esiti della riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, in vista dell’annunciata manifestazione e corteo contro tutte le divisioni sociali di sabato 23 dicembre a Monfalcone, Pd e Progressisti per Monfalcone riconoscono il diritto a manifestare a favore della libertà di culto, tutelato dalla Costituzione. Attraverso una nota, sottolineano che tale evento “è la civile e democratica risposta a provocazioni gravi e ripetute da parte della destra al governo nella nostra città”. La capogruppo dem Lucia Giurissa (nella foto) comunica che l’opposizione sarà presente in piazza.

“La questione migratoria è per la nostra città un tema serio che va affrontato razionalmente e non emotivamente, distinguendo cause da effetti – sono le parole di Giurissa - se parliamo di cause il riferimento è alla Fincantieri la cui strategia produttiva ha scaricato sulla città le problematiche connesse con un afflusso migratorio incontrollato. È necessario ed urgente che Comune e Regione, congiuntamente, favoriscano la convocazione di un tavolo al competente ministero, azionista di maggioranza dell'azienda, per promuovere un progetto industriale compatibile con le necessità di sviluppo sociale della città, nell’ottica dei più moderni principi di sostenibilità così come recentemente deliberati dal Consiglio europeo”.

Inoltre, secondo Pd e Progressisti, sarà necessario impegnare Fincantieri a partecipare con risorse proprie - accanto a quelle messe a disposizione dalle Istituzioni - ad un progetto sociale che minimizzi l'impatto prodotto da un fenomeno migratorio così rilevante. “Così facendo – continua Giurissa - non solo si potrà cercare di riequilibrare una situazione che rischia di andare fuori controllo, ma finalmente Monfalcone potrebbe presentarsi come modello di convivenza e non ostinatamente come caso di tensione sociale permanente”.

“Nel frattempo gli effetti, cioè la presenza di un'altissima percentuale migratoria – ravvisa ancora Giurissa - non possono essere gestiti con norme escludenti perché queste provocano una chiusura identitaria che, percepita come provocazione dagli autoctoni, finisce per implementare ulteriormente la tensione sociale. È necessario, invece, trovare un giusto equilibrio fra rispetto delle regole e buon senso necessario per smussare gli angoli e rendere più vivibile socialmente e civilmente la nostra città”.

Citando l’effetto Pigmalione - richiamato negli studi pedagogici per descrivere la conformazione all’immagine negativa di persone o cose – Giurissa afferma: “Le profezie finiscono per avverarsi”. “Per analogia – conclude la dem - se la sindaca continuerà a presentare Monfalcone come caso solo negativo, provocando una lesione d'immagine che allontana anziché promuovere imprenditoria e commercio, la città finirà - non solo per permanere in tale condizione - ma inevitabilmente peggiorerà. Le conseguenze future potrebbero essere socialmente drammatiche e in tal caso la responsabilità andrà ascritta al sindaco leghista perché ‘Chi semina vento raccoglie tempesta’".

Foto Marco Zanolla

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