I sindaci rispondono alla sfida di GO! 2025 «ma ora dobbiamo correre»

I sindaci rispondono alla sfida di GO! 2025 «ma ora dobbiamo correre»

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I sindaci rispondono alla sfida di GO! 2025 «ma ora dobbiamo correre»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 03 Feb 2023
Copertina per I sindaci rispondono alla sfida di GO! 2025 «ma ora dobbiamo correre»

L'incontro con i sindaci del territorio, tante idee già in campo. Mano tesa ai piccoli comuni.

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Non solo due città, o meglio una sola Capitale, ma tutta la provincia e anche fuori. Questa mattina, i 25 comuni del territorio di Gorizia si sono ritrovati in quella che era la sede per antonomasia del coordinamento provinciale, Palazzo dei Tre Portoni in corso Italia, per la tanto attesa prima riunione di coordinamento tra sindaci. Invito esteso anche a centri di grande importanza che orbitano a pochi chilometri dalla città, che saranno ugualmente interessati primariamente alla Capitale europea della cultura 2025.

L’obiettivo, come rimarcato dal sindaco Rodolfo Ziberna, è procedere per “centri concentrici”, partendo dal confine con Nova Gorica e ampliando il raggio verso il resto della regione. Così come la cittadina slovena ha già avviato il dialogo con sette amministrazioni della Goriška, insieme alla zavod GO!2025, oggi è stato il turno della controparte italiana e Gect Go. Al tavolo c’erano le municipalità più strutturate come Monfalcone e Grado, ma anche quelle più piccole come Turriaco, Farra d’Isonzo e i patrimoni Unesco.

"Ho visto da parte dei colleghi sindaci e assessori la volontà di collaborare con entusiasmo per GO!2025 - ha commentato il primo cittadino - e li ringrazio per questa partecipazione così sentita. Ciò che stiamo mettendo in piedi è qualcosa di grande e straordinario, direi irripetibile e il fatto che tutto ciò parta da Gorizia e Nova Gorica è per me motivo di infinito orgoglio". Lunedì, il Gect invierà a tutti i comuni coinvolti, già inseriti nel bidbook, un questionario per indicare i principali eventi che vengono organizzati sul territorio, gli spazi disponibili e i siti di interesse turistico.

A illustrare i punti sono stati anche Fabrizio Oreti (assessore alla cultura), Paolo Petiziol e Romina Kocina (presidente e direttrice del Gect Go), Gorazd Božič (zavod GO!2025) e Patrizia Artico (portavoce del sindaco). Tutte le realtà hanno presentato le proprie idee, sia in ottica futura sia su cosa fare nel breve periodo per preparare l’appuntamento. “Abbiamo appena approvata una delibera con Arlef e Gorizia - ha spiegato il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro - per diventare un punto di riferimento per il mondo della friulanità in vista di GO!2025. Faremo la stessa cosa con la comunità slovena”.

Grande interesse espresso anche dal resto del Collio, puntando a rafforzare i pacchetti con Promoturismo per scoprire il territorio anche in camper e bicicletta. Più a sud, Monfalcone - con le polemiche dei mesi scorsi sull’invito all’ex sindaco di Matera, ormai dimenticate - commenta come sia stato “dato finalmente ordine alle procedure che porteranno alla Capitale”, così l’assessore alla cultura, Luca Fasan. “I rapporti devono essere sinergici, coordinati e di contenuto. Non potremo avere spessore internazionale senza coinvolgere tutto il territorio”.

La Città dei cantieri guarda quindi alla propria offerta espositiva, con diversi appuntamenti importanti già nel 2023, nonché a Geografie: “Continueremo a portarlo sul territorio, metteremo a disposizione le sue attività. Le relazioni non devono rimanere solo sulla città ma essere beneficio per tutti”. In ogni caso, il sentimento comune a tutti è che ora bisogna correre: “I tempi non sono lunghi - ammette il vicesindaco di Grado, Roberto Borsatti -, è emerso che siamo tardi e dovevamo iniziare tempo fa, già alla nomina, ma siamo tutti uniti”.

In questo senso, l’Isola d’oro ha già in cantiere progetti con Aquileia, così come saranno valorizzati anche i siti Unesco di Palmanova e Cividale. Da quest'ultima "piena disponibilità" rimarca l'assessore alla cultura, Flavio Pesante. Porte aperte poi ai piccoli centri: “È importante che ci diano un interlocutore diretto - rileva Enrico Bullian per Turriaco - serve anche un approfondimento bilaterale, altrimenti è dispersivo in plenaria. L’incontro è stato interessante”. Il piccolo centro bisiaco ha già diversi progetti pronti, come la valorizzazione della ciclabilità lungo l’Isonzo.

Il sindaco ha auspicato che si possa lavorare in tal senso su tutta l’asta del fiume, Slovenia inclusa, mentre si punta a realizzare due nuovi festival: uno sulle migrazioni e l’altro sui cantautori italiani, legato alle piste che portano i nomi di grandi voci. Infine, la promozione culinaria, soprattutto per il baccalà: “Dalla Slovenia ci hanno spiegato che c’è già un collegamento con Venezia e una città norvegese, ex Capitale europea della cultura. Punteremo su questo”. Per tutti, poi, si aprirà la possibilità di diventare “capitale per un giorno”.

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