La sicurezza con 400 persone a Gusti di Frontiera, controlli su varchi e musica a Gorizia

La sicurezza con 400 persone a Gusti di Frontiera, controlli su varchi e musica

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La sicurezza con 400 persone a Gusti di Frontiera, controlli su varchi e musica

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Set 2024
Copertina per La sicurezza con 400 persone a Gusti di Frontiera, controlli su varchi e musica

Illustrata la macchina organizzativa per vigilare sul centro di Gorizia durante la manifestazione, attenzione in particolare sulla musica e all'eccesso di alcol.

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È la fetta più grossa del bilancio economico di Gusti di Frontiera e per questo la disposizione di uomini e mezzi sarà rilevante. Questa mattina, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e l'assessore ai Grandi eventi Luca Cagliari hanno annunciato le misure di sicurezza e sulla viabilità in vista della kermesse enogastronomia in città, attesa da giovedì 26 a domenica 29 settembre. Quasi 400 persone tra forze di polizia ordine pubblico, steward e volontari saranno impegnati in quelle giornate, coordinati dal Centro operativo in corte Sant’Ilario e dalla Questura, con l’ausilio di una cinquantina di telecamere.

A prestare servizio saranno quindi Polizia locale, carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di finanza, rappresenti questa mattina dai rispettivi vertici locali nella sala Bianca del municipio. Rinnovato poi l’accordo anche per quest’anno con la vigilanza privata, che insieme alla Protezione civile svolgerà un primo filtro agli otto varchi d’accesso. Coinvolti anche i radioamatori, carabinieri in congedo dell’Anc, alpini e cinofili dell’associazione K9 rescue. Il presidio di controllo sanitario sarà in via Crispi, nella sede della Croce verde goriziana.

«La sicurezza si declina in più modi» ha osservato il primo cittadino, a partire dai controlli a campione che saranno svolti in ingresso. Come spiegato dal questore, Luigi Di Ruscio, questi c’erano anche nelle precedenti edizioni ma ora verranno intensificati. Il comandante della Locale Marco Muzzati ha inoltre invitato chi arriverà da fuori a usufruire il più possibile dei parcheggi esterni alla città, come in via Tuscolano, Ente fiera e Sdag da dove partiranno le navette ogni 15 minuti, per non intasare il traffico oppure scegliere direttamente il treno.

Per quanto riguarda il perimetro dei 14 borghi, vi si potrà accedere dalle porte in: piazza Vittoria-via Mameli, piazza Sant’Antonio-via Lantieri, via Sauro-via Cascino, corso Italia-via IX agosto, largo Culiat-via Cadorna, via Petrarca-via Cadorna, via Cadorna-via Santa Chiara e corso Verdi-via Mameli. Oltre alle verifiche qui, che saranno fatte a campione, ci saranno quelle all’interno della festa sia in chiave anti-criminalità, sia verso gli operatori: «C’è la necessità di controllare bene locali che si inventano di essere discoteche» così il questore.

Inoltre, qualora alcune strade dovessero congestionarsi di persone, in particolare aree strette come via Rastello, è prevista una loro chiusura temporanea in attesa del deflusso. Imposto anche il divieto di vendita dei superalcolici nei supermercati nel raggio della manifestazione, così come non si potranno somministrare bevande in vetro o lattine negli stand. Unica eccezione per i dehor e all’interno dei locali, ma comunque non si potrà portare all’esterno la consumazione. Isontina ambiente sarà chiamata a vigilare contro l’abbandono di rifiuti.

I chioschi potranno aprire già giovedì 26 settembre dalle 13 e servire fino all’una, mentre i due giorni successivi si andrà dalle 10.3 alle 3 del mattino. L’ultima giornata invece dovrà terminare alle 24. Attenzione particolare poi alla musica, che rispetto agli ultimi anni potrà tornare a essere dal vivo ma con una sola postazione per borgo, mentre gli altri avranno la possibilità di averla "da accompagnamento". In ogni caso, saranno verificati i decibel delle casse da parte degli agenti, i quali dovranno monitorare anche lo stato di bombole del gas, cavi elettrici, piastre, coltelli e altro all’interno delle singole postazioni.

«La sicurezza ha tanti costi per la macchina dello Stato in termini di rinforzi e straordinari» ha evidenziato il prefetto, Raffaele Ricciardi, dicendosi soddisfatto di quanto fatto. Un lavoro avviato già all’indomani dell’edizione scorsa e che potrà essere modello per i principali appuntamenti della Capitale europea della cultura 2025, coinvolgendo in quel caso anche le autorità slovene per quanto di loro competenza. Certo della buona riuscita della manifestazione anche Di Ruscio, rilevando comunque che queste quattro giornate dirotteranno agenti da altri servizi.

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