Sicurezza, Moretti e Capozzi: carenze su spiaggia di Marina Nova

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Sicurezza, Moretti e Capozzi: carenze su spiaggia di Marina Nova

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 03 Gen 2024
Copertina per Sicurezza, Moretti e Capozzi: carenze su spiaggia di Marina Nova

I due consiglieri regionali lamentano: «Ordinanza della Capitaneria non rispettata». La replica di Cisint: «Comune e Regione non centrano».

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I consiglieri regionali Diego Moretti (Pd) e Rosaria Capozzi (Movimento 5 stelle) sono intervenuti in qualità di firmatari di un’interrogazione, chiedendo alla Regione se nella scorsa stagione estiva, fosse stata a conoscenza del fatto "che non sarebbe stato rispettato l’articolo 4 dell’ordinanza numero 16 della Capitaneria di Porto di Monfalcone - risalente al 29 aprile 2021 - che prevede, 7 giorni su 7, dalle 9 alle 19, la presenza di un assistente bagnino abilitato – con relativa torretta di avvistamento - ogni 80 metri di spazio balneare concesso". I due esponenti di minoranza pongono quindi l'attenzione sulla questione della garanzia della sicurezza negli spazi dati in concessione.

"A Monfalcone le regole sono uguali per tutti? La domanda sorge spontanea nel momento in cui veniamo a conoscenza che, tra giugno e agosto dello scorso anno - scrivono Moretti e Capozzi - la società titolare della concessione balneare di Marina Nova, per più di trecento metri di spiaggia, mancava dei requisiti di legge per quanto riguarda il servizio di salvataggio".

"Dopo alcune segnalazioni pervenute - continuano i consiglieri regionali - la Capitaneria di Porto, accertata l’inadempienza, avrebbe costretto la società Marina Nova di Monfalcone ad adempiere entro pochi giorni, ma ci sono volute alcune settimane perché ciò avvenisse e nel frattempo i cittadini hanno continuato a fare il bagno come se non ci fosse nessun disservizio".

E ancora: "Vorremmo sapere dalla Regione se era a conoscenza di un tanto e dal Comune, che ha indetto la gara, se nelle carte depositate per la partecipazione mancassero i riferimenti alla vigilanza e all’assistenza ai bagnanti e se la società Marina Monfalcone potesse continuare a operare, considerato che l’inadempienza all’articolo 4 potrebbe essere causa di revoca della concessione".

Moretti e Capozzi domandano infine se il Comune - e indirettamente la Regione - erano quindi a conoscenza di tale situazione e come mai sia dovuta intervenire la Capitaneria per risolvere "un così grave problema di sicurezza" e non direttamente il Comune. "Ecco perché – concludono gli esponenti di minoranza – per avere le giuste risposte nelle scorse settimane abbiamo presentato una specifica interrogazione in Consiglio Regionale".

“Non sanno più dove sbattere la testa e quindi cercano di arrampicarsi su montagne scivolose che però franano – replica il sindaco Anna Maria Cisint – Regione e Comune non hanno nulla a che vedere con le questioni richiamate perché la sicurezza è di competenza della Capitaneria, che avrà fatto sicuramente tutte le verifiche”.

Cisint ricorda così ai consiglieri regionali che le gare di Marina Monfalcone sono state vinte. “C’è stato l’intervento del Tar – aggiunge il sindaco – e quello del Consiglio di Stato che ha condannato la società Greencoop a pagare le spese processuali”. “Evitino di farsi suggerire i testi delle interrogazioni – conclude Cisint – e Moretti lavori a favore della città perché lavorare contro il sindaco significa farlo contro i cittadini. Entrambi sono usciti fuori dal seminato anche in questa occasione”.

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