Siccità nell'Isonzo, salvati i pesci ma rimane l'allerta per la salute del fiume

Siccità nell'Isonzo, salvati i pesci ma rimane l'allerta per la salute del fiume

La nota

Siccità nell'Isonzo, salvati i pesci ma rimane l'allerta per la salute del fiume

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 19 Lug 2022
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Il sindaco Tomasinsig ha ribadito la necessità di non sprecare l'acqua.

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Sono passate solo due settimane dalla precedente comunicazione del sindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig, sulla grave siccità che sta colpendo la nostra regione. Nel frattempo, alcuni brevi e isolati temporali nelle zone montane non sono riusciti, come purtroppo era ampiamente previsto, a modificare la situazione dei corsi d'acqua e, in particolare, dell'Isonzo.

“Il flusso del nostro fiume da alcuni giorni è particolarmente scarso, portando a gravi conseguenze per tutto il sistema che dipende dal fiume: quello naturale con i pesci ridotti a dover sopravvivere in poche, basse pozze e quello antropico, con le colture in grave sofferenza idrica”, si legge nella nota diramata dal primo cittadino gradiscano.

Questi i motivi che hanno fatto scattare il piano previsto dal decreto del presidente della Regione del 23 giugno con il quale è stato dichiarato lo stato stato di sofferenza idrica in tutta la regione, individuando anche le conseguenti azioni a tutela dell'ambiente e dell'economia.

Nello specifico, il decreto stabilisce “una deroga alla norma in vigore che prevede un deflusso minimo vitale di acqua all'interno dei fiumi, stabilendo che questa quantità possa giungere, in alcuni casi, anche ad un valore pari a zero. Ciò può avvenire anche sull'asta del fiume Isonzo, dove è ammessa la deroga al deflusso minimo vitale nei momenti in cui dalla diga di Salcano vengono rilasciate portate inferiori a 40 metri cubi al secondo, cercando comunque di mantenere una minima presenza d'acqua nel fiume fino a Sagrado. Se ciò non sarà possibile, verranno messe in atto tutte le misure per la salvaguardia del pesce presente all'interno del corso d'acqua”.

Ecco, quindi, che nella giornata di domenica, il personale del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e dell'Ente Tutela Patrimonio Ittico, assieme a diversi volontari, è intervenuto a Gradisca per salvare numerosi pesci intrappolati in pozze in via di esaurimento, trasferendoli in altre più profonde. Nei prossimi giorni continuerà l'attività di monitoraggio.

L'amministrazione comunale, sentiti i tecnici del Consorzio per un resoconto della situazione, si è resa disponibile a coadiuvare la loro attività per mitigare gli effetti sulla fauna ittica di questo periodo di tremenda siccità. Grazie a loro, al personale dell'ETPI e a tutti i volontari intervenuti per l'intervento.

“Restano valide tutte le raccomandazioni già fornite ai cittadini riguardo l'uso parsimonioso della risorsa acqua potabile. Non sprechiamola per attività non necessarie come il riempimento di piscine o il lavaggio dell'automobile ed usiamola con coscienza nella nostra quotidianità”, conclude Tomasinsig. 

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