la festa
La sfilata record di Savogna chiude il Carnevale, trionfo San Pelagio e Marcottini
Il carro dedicato ad Alessandro Borghese e granchio blu conquista il primo premio, insieme ai folletti verdi. Successo per il recupero della giornata.
Dai cambiamenti climatici di Gabria, ai folletti scozzesi di Marcottini, al mondo che fa paura persino agli alieni di Savogna - terrorizzati dai terrestri e pronti a fuggire con il loro disco volante il più lontano possibile - anche quest’anno il carnevale ha regalato sorrisi e fiumi di coriandoli. È stata recuperata domenica nel primo pomeriggio, la XXV sfilata del Carnevale di Savogna d’Isonzo – che si è chiusa con un record d’eccezione, sfiorando i 1800 iscritti – Nonostante qualche goccia di pioggia durante la mattinata, con il via alle quattordici il sole è sceso a illuminare la cartapesta, rallegrando costumi e strade.
«Abbiamo sei carri e la bellezza di quattordici gruppi, mai tanti – commenta Robert Juren, membro del comitato organizzatore del Karnival – Per noi è un record, perché l’anno scorso eravamo intorno alle 1400, 1500 unità. I gruppi sono molto numerosi, anche questo ha contribuito. Vuol dire che il carnevale attira sempre più giovani, che hanno il piacere di sfilare». Un carnevale che non si esaurisce con la sfilata, ma che prosegue sotto il maxi-tendone riscaldato, con balli e premiazioni «in un bel clima di euforia carnevalesca – ancora Juren - così non ci si disperde. Un’ultima botta di allegria per chiudere in bellezza il carnevale del 2024, giunto alla sua XXV edizione. Un numero rotondo, e ci teniamo a chiuderlo bene».
Interdetto l’accesso a via I maggio già a partire dalle ore undici, con una prima deviazione su via Brigata Gradnik per le auto provenienti da Gorizia, è stato anche allestito un comodo parcheggio sul retro del supermercato Dipiù, pronto ad accogliere la grande affluenza di visitatori. «Venticinque anni di collaborazione – riflette soddisfatto il primo cittadino Luca Pisk – perché si è trattata di una collaborazione fra i quattro circoli che compongono Karnival: Savogna, Sant’Andrea, San Floriano e Gabria. Questa, è stata la nostra vera forza. Lavorando assieme possiamo fare tanto. Nella nostra provincia, e sul territorio anche allargato alla Slovenia, rappresentiamo una delle più grandi manifestazioni. Un ottimo risultato».
«Purtroppo, non siamo riusciti a partecipare al Carnevale Isontino, in quanto il carnevale è caduto in anticipo rispetto al solito. Il prossimo anno cercheremo di fare meglio», si ripropone con entusiasmo. «Dopo una settimana, che abbiamo posticipato, le due gocce di pioggia della mattina non ci hanno spaventato - esordisce il presidente Josko Terpin - L’altra settimana le tre serate sono andate bene, stavolta abbiamo raggiunto circa 1750 iscrizioni. Solo un gruppo non è riuscito a partecipare», si rammarica.
Ed eccoci alla sfilata, con il primo gruppo di Slivia formato da “Secchi o sceicchi?”, dove il vino viene usato al posto del carburante e la Tesla non vale un “bicier de vin”. «Il nostro carro rappresenta una pompa di benzina – spiega Elisabetta Romano – Abbiamo un sistema interessante, per cui dalla pompa di benzina esce il vino. Il riferimento è al “secco” nel senso di stare a secco di soldi, e agli “sceicchi” che sono i ricchi. Si compone di due parti, una tanica con l’olio e la pompa di benzina, e un’altra con la Tesla che va a fumo, a dimostrare che l’alimentazione elettrica tanto decantata lascia invece il tempo che trova. Anche a simboleggiare una guerra tra i “secchi”, i benzinai che lavorano sodo mal pagati, e gli sceicchi ricchissimi che credono di averla vinta. Il carro di Slivia è poi un simbolo per questa frazione, per noi rappresenta il primo anno qui».
E tra un bicchiere per scaldarsi e una chiacchierata, non è mancata la possibilità di partecipare ancora alla lotteria del carnevale. «Quest’anno abbiamo battuto il record – osserva Carlo Tomsic, che ha curato uno dei punti di ristoro lungo la via I maggio – Oltre alle bevande calde, vendiamo anche gli ultimi biglietti della lotteria». Che sono andati letteralmente a ruba, venduti da bar, chioschi e negozianti: tutti insieme per contribuire a questo carnevale di «componente linguistica» diversa, come detto dallo stesso Ziberna alla riunione dell’Skgz. «Qui siamo in un luogo di lingua minoritaria che mi entusiasma particolarmente – sottolinea il fotografo Alessandro Miani, che insieme al collega Gabriele Mancini ha catturato attimi e colori – Sapere che c’è una realtà che porta avanti una tradizione di questo tipo legandola al carnevale, porta tanta emozione».
Procedendo in ordine di sfilata, gli “Artisti del domani” e i fantastici uomini-popcorn di “Semo tutti s’ciopai” del gruppo Ferligi-Piščanci. Questi ultimi si sono classificati terzi nella categoria dei gruppi con 69 punti. Un Natale ricco di regali è sfilato con “I pacchi sono troppi, ormai. Babbo Natale, toglici dai guai”. Non sono mancati gli intramontabili “Flintstones” e lo spettacolare carro “Robe Ufo” – quarto classificato - con l’alieno che si affaccia dal disco volante e una scatenata squadra di ufetti a ballare in verde-argento, pronti ad accovacciarsi al suono della sirena.
«Quest’anno abbiamo voluto rappresentare il carro mostrando un alieno che osserva la Terra, per far capire ai terrestri che nel mondo non funziona più niente – spiegano Mirko Liut e Manuel Lakovic – Mentre il carrello rappresenta un punto di ricarica per gli ufo». Un lavoro iniziato a fine settembre, portato avanti con tenacia nelle serate dopo il lavoro o nei fine settimana. «Tra una cosa e l’altra ci siamo divertiti insieme». «Abbiamo cominciato diciannovesimi – spiega Nick Cossutta del gruppo di Santa Croce, classificatosi secondo con 72 punti con “Quando Grease arriva a Križ” – Ieri eravamo in tanti, su a Opicina».
Il gruppo ha sfilato in una giornata meno soleggiata ma non meno fortunata, ballando in gonne a quadri azzurri e rosa - foluard e occhiali anni Sessanta - al ritmo di “Summer Nights” cantato da John Travolta e Olivia Newton. E se i cambiamenti climatici sono un tema in auge, lo è anche il granchio blu, pronto a saltare in padella - anzi, in pignatta - con il carro “Dal mar in pignatta”, che si aggiudica il primo posto con ben 121 punti. «Rappresenta il problema del granchio blu, interpretato da Borghese che tenta di cucinare il granchio, mentre salta fuori dalla padella giù nel mare - spiega Patrick Crevatin, del gruppo di San Pelagio – Tanti chef alla prova per preparare la ricetta con linguine e gulaš, in una scenografia dove bambini vestiti da granchi ballano insieme a pescatori e cuochi.
A recuperare il carnevale perso per la pioggia sono stati poi i “Meccanici a tutto gas” di Šempeter, avvitando simbolicamente con le chiavi il pubblico assiepato. Secondo classificato il carro di Dumbo di Doberdò, con 120 punti, che ha portato per le strade il magico mondo dei cartoni animati. Da “Cra cra vola via” di Contovello si passa ai fatati folletti di Marcottini, che hanno danzato in verde smeraldo al ritmo del folk scozzese, aggiudicandosi come gruppo il primo posto in classifica con 77 punti.
“Cambia il clima, no xe più zima” di Gabria denuncia con ironia i cambiamenti climatici, fermandosi però in decima posizione. «Gli anni sono sempre più caldi – commenta Igor Florenin – Per questo abbiamo rappresentato un igloo con una palma». A vincere il terzo posto è infine il carro “Super Mario kart” di San Floriano. «È da un paio di anni che partecipo con il gruppo di San Floriano, dove vivo da trent’anni – racconta Cassani Marisa – Amo dipingere, non solo sfilare. Partiamo da novembre, non è solo divertimento, ma anche impegno e ore insonni. Abbiamo scelto Super Mario perché ha tanto colore e piace ai bambini. Perché il carnevale è colore, divertimento e dare gioia ai bambini. Questo dev’essere lo spirito. Noi stessi andiamo a casa con il cuore pieno di gioia».
Un carro, quest'ultimo, che il 20 luglio sfilerà anche a Grado al Carnevale estivo, con un gruppo unito e pieno di forza: «Non mettiamo via i vestiti, solamente li appoggiamo per riprenderli in estate».
Foto Daniele Tibaldi
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