Come salvare Venezia, il doc di Duncan Bulling vince l'Aquileia Film Festival

Come salvare Venezia, il doc di Duncan Bulling vince l'Aquileia Film Festival

i risultati

Come salvare Venezia, il doc di Duncan Bulling vince l'Aquileia Film Festival

Di Redazione • Pubblicato il 03 Ago 2024
Copertina per Come salvare Venezia, il doc di Duncan Bulling vince l'Aquileia Film Festival

L'opera di Duncan Bulling premiata dal pubblico, ieri ospite lo storico Paolo Mieli. Lunedì ospite Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino.

Condividi
Tempo di lettura

Vincitore della XV edizione dell’Aquileia Film Festival, la rassegna di cinema e archeologia organizzata dalla Fondazione Aquileia con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm, è il docu-film “Saving Venice”. L'opera, per la regia di Duncan Bulling e produzione di Lion Television, è risultato il più gradito al pubblico in base alle votazioni. Al centro del documentario la minaccia del cambiamento climatico e delle grandi navi su Venezia e la sfida di scienziati e ingegneri per proteggere questo gioiello unico di architettura, bellezza e cultura prima che sia troppo tardi.

Nella serata di ieri (venerdì 2 agosto), seguita da una piazza gremita nonostante il meteo incerto e da 5mila spettatori in streming dall’Italia e dall’estero, è stato consegnato il Premio Aquileia, un mosaico realizzato dagli allievi della prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli. Il presidente della Fondazione, Roberto Corciulo, ha consegnato il mosaico a Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, in rappresentanza del regista vincitore Duncan Bulling.

Secondo classificato "Mesopotamia, la riscoperta dei tesori dell’Iraq" (regia di Olivier Julien, produzione di Gedeon Programmes) che ha raccontato il ritorno degli archeologi nei principali siti dell’Iraq, dopo un’assenza di 50 anni. Al terzo posto "Philae, il santuario sommerso" (regia di Olivier Lemaitre, produzione di Sequana Media con il supporto di Unesco, Arte-Ndr-Histoire Tv). L’isola di Philae affascina i viaggiatori da secoli. Su questa roccia che sorge dal Nilo, potenti sovrani fecero costruire santuari monumentali. Per salvare i preziosi resti dall’innalzamento del livello dell’acqua dopo la costruzione delle dighe, una campagna internazionale si è posta l’obiettivo di smantellare i monumenti pietra dopo pietra per ricostruirli su un’isola vicina.

Protagonista della serata di ieri Paolo Mieli, giornalista e storico, che, ha definito con grande entusiasmo ed emozione Aquileia “la piazza della cultura” e ha incantato il pubblico conversando con Piero Pruneti su vari temi di attualità - dalle guerre in corso alle elezioni americane – e muovendosi tra i capitoli del suo ultimo libro “Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai.” in cui analizza il passato e insinua il dubbio che quella (in)giustificata euforia democratica sorta sulle ceneri della guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del muro di Berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo. Nella serata di ieri è stato proiettato in chiusura il cortometraggio “Quell’incosciente di Zeno” del regista Davide Ludovisi, a lungo applaudito dal pubblico, e prodotto da Agherose.

Dopo la pausa di sabato 3 e domenica 4 agosto altre due serate. Il festival riparte lunedì 5 agosto alle 21 con una serata evento dedicata al bicentenario del Museo Egizio di Torino con l’intervista a Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino e la proiezione di “Uomini e Dei. Le meraviglie del Museo Egizio” (regia di Michele Mally, produzione 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky, musiche di Remo Anzovino). Sfingi, statue colossali, sarcofagi e piccoli amuleti, portano i visitatori alla scoperta del mondo segreto della mitologia e del culto egizio.

Il film evento, con la partecipazione straordinaria di Jeremy Irons, non porta solo lo spettatore alla scoperta del Museo Egizio di Torino, ma fa rivivere questa affascinante civiltà intrecciata alla storia del museo, fondato nel 1824. Il viaggio nel tempo continua attraverso la visita a luoghi iconici come Giza, Tebe e il villaggio di Deir el-Medina, abitato dagli scribi e dagli artigiani delle tombe della Valle dei Re e delle Regine. Evento di chiusura martedì 6 agosto alle 21 con la proiezione in prima visione di 
“Riccardo Muti ad Aquileia dirige il Concerto per la Pace”, diretto da Marco Manin e prodotto da MCM Audiovisual Art & Production-Fondazione Aquileia. Musiche di W.A.Mozart, F. Schubert, A. Catalani.

Un evento straordinario prende vita nel cuore della Basilica Patriarcale di Aquileia, dove la musica e la storia si fondono in un tributo alla pace. Sotto la magistrale direzione del maestro Riccardo Muti, l'Orchestra Giovanile Cherubini di Ravenna con il solista dei Wiener Philharmoniker Daniel Ottensamer, hanno regalato un'esperienza indimenticabile, ripresa il 14 giugno 2024. Il film del concerto della Pace cattura non solo l'essenza musicale dell'evento, ma arricchisce la visione con inserti inediti e immagini delle ricchezze storiche di Aquileia. Ogni nota suonata dai giovani talenti risuona tra le antiche mura della Basilica, creando un dialogo armonioso tra passato e presente.cold-smooth-tasty

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione