Sette giorni per 130 chilometri: a piedi tra Isonzo, mare e Carso

Il percorso diviso in sette tappe in altrettanti giorni, tra Italia e Slovenia. L'obiettivo è renderlo attrazione turistica per Go! 2025.

Quasi 130 chilometri di camminate, suddivisi in sette giorni di marcia. Partirà domenica la nuova avventura di quindici donne a favore della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), in un percorso che inizierà da Savogna d’Isonzo e ritornerà in centro a Gorizia, dopo una settimana immersa nella natura. Il progetto, che punta a consolidarsi e diventare una vera e propria attrazione per gli amanti del trekking in vista della Capitale europea della cultura 2025, è stato presentato questa mattina.

A ideare il tutto è stata Nicole Primozic, camminatrice che ha più volte raccontato anche nei libri la sfida vinta contro la malattia. Insieme a lei, tutta la squadra della Lilt Isontina, comitato territoriale dell’associazione che ha sostenuto l’iniziativa. “Con la sua esuberanza - ha raccontato l’assessore al welfare, Silvana Romano - Nicole ha fatto sì che il progetto partisse dal basso, altrimenti sarebbe stato difficile realizzarlo”. Elogi condivisi da Marinka Saksida, responsabile dell'Ufficio attività sociali del Comune di Nova Gorica.

“Ci piacere vedere progetti transfrontalieri che nascono per la prima volta” così la rappresentante dell’amministrazione locale slovena. Il tutto seguirà sentieri già tracciati e sperimentati più volte dalla stessa ideatrice, contando tre su quattro tappe oltreconfine. “Saranno giorni di cammino - così il presidente della sezione Lilt, Michele Luise - in cui si propone la visita del territorio che sconfina, le bellezze locali ma anche ciò che la zona produce come vegetazione e alimentazione. La prevenzione è primaria, serve adottare sani stili di vita”.

Il desiderio di realizzare un percorso per tutti è nata dai viaggi compiuti da Primozic in giro per l’Italia nel corso degli anni, seguendo diversi cammini esistenti: “In questi due anni, abbiamo visto che qui non manca nulla”. Da qui, la volontà di realizzare un qualcosa non solo per sé, ma da mettere a disposizione di chiunque volesse camminare nella natura, per mettersi alla prova. Il percorso stesso, peraltro, è metafora di quanto vissuto durante la malattia, come quando si scala una montagna e le difficoltà vengono meno in cima.

“Bisogna avere il coraggio di parlare di cancro” è stato il monito di Luise, invitando anche gli uomini a unirsi a iniziative analoghe: “Non si tratta di patologie e iniziative di genere”. In ogni caso, saranno solo tre le persone che prenderanno parte a tutte le tappe, mentre da San Michele al Carso a Redipuglia il gruppo arriverà fino a 35 persone con l’aggiunta di una seconda comitiva. Si partirà così da Savogna alle 9, davanti al Kulturni dom, toccando anche siti storici come l’antico ponte romano o i sentieri della Grande guerra, nonché naturalistici.

Tra questi, c’è la confluenza dell’Isonzo e Vipacco. Scalato il monte San Michele, si giungerà al Sacrario di Redipuglia. L’indomani si ripartirà verso Sistiana, camminando sempre sul Carso, mentre martedì 16 maggio la meta sarà Comeno. Da qui inizierà il tratto interamente in Slovenia, che proseguirà verso Branik e quindi Brje dei Furlani. La quinta tappa si concluderà alla chiesa di Santa Maria a Vitovlje, da cui si ripartirà nella quinta tranche fino a Salcano. L’ultimo tratto sarà tra l’antico borgo e piazza Vittoria, a Gorizia, passando per la Transalpina.

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