Sergon apre il terzo mandato a Capriva e presenta la giunta, subito la Tari

Inizia il terzo mandato per Daniele Sergon, vicesindaca Sabina Capello. Pierpaolo Braidotti capogruppo in maggioranza, Maurizio Pecorari in opposizione.

Arriva la prima seduta del rinnovato consiglio comunale di Capriva, che ieri pomeriggio (giovedì 26 giugno) si è riunito nella sala del centro civico. Inizia così il terzo mandato di Daniele Sergon, riconfermato alla guida dell’amministrazione con la sua civica Proposta per Capriva. Dall’altra parte dei banchi, la minoranza è composta dai componenti di Capriva migliore, con l’ex candidato primo cittadino Maurizio Pecorari designato come capogruppo. Carica che, in maggioranza, sarà ricoperta da Pierpaolo Braidotti.

Doppio giuramento sulla Costituzione per Sergon, prima in friulano e poi in italiano, aprendo la seduta. Espletate le prime formalità, il capo della giunta ha quindi presentato i nomi e le deleghe della sua squadra, a partire dalla vicesindaca Sabina Capello, già presidente del Gruppo folkloristico Grion. Complice proprio il suo rapporto con l’associazionismo, tra le sue deleghe ci sarà il rapporto con le realtà di volontariato locale ma anche gli affari generali. La più votata alle urne, Rossella Dosso, si occuperà invece di Ambiente e sostenibilità.

Tra gli assessori ci sono anche Eugenio Aiello e Michela Manera: il primo ha ricevuto la delega per i rapporti con il personale, la seconda alle politiche sociali come componente esterno. Tra le file della maggioranza, in consiglio siedono, oltre ai già citati: Christian Piani, Elisa Cuzzit, Enrica Manfreda e Anna Roversi. In minoranza, invece, i quattro seggi riservati saranno occupati da Gualtiero Grion, Paolo Tonut e Giovanna Rosini, oltre allo stesso sfidante di Sergon, Pecorari. A tutti, il primo cittadino ha rivolto gli auguri di buon lavoro.

Dal canto suo, terminata l'assise, Pecorari non ha risparmiato critiche alla nuova amministrazione: «Il programma elettorale manca di qualsiasi definizione di tempi, modi e progetti per raggiungere obiettivi della cui pubblica utilità è ben lecito dubitare. Manca ogni citazione di cosa sia quel buco nero della Comunità del Collio che, a parte ogni altra considerazione, non è dotata di propria capacità finanziaria e, anzi, prevede rimesse dai Comuni aderenti per servizi che non si sa ancora come centralizzati e come gestiti, visto che latita tuttora un regolamento. E manca ogni riferimento ad una seria politica del personale, visto che la si demanda allo stesso ente sovraordinato, intanto che si annunciano possibili defezioni tra quelli in organico».

Sergon ha poi annunciato anche un prossimo incontro tra tutti i consiglieri comunali e i vertici di Fondazione Villa Russiz, viste le novità attese al suo interno. Un appuntamento già fissato con il presidente Antonio Paoletti per il primo luglio. Tornando invece ai lavori dell’assise, è arrivato subito il voto sulle tariffe Tari 2024, che contrariamente alla diminuzione dell’anno scorso di circa il 6%, quest’anno prevede un rincaro dell’1%. Una differenza che il sindaco ha imputato agli oneri per la gestione della discarica di Pecol dei Lupi.

«Il piano di chiusura firmato dalla commissione - ha spiegato in Aula - è stato modificato e, con quello aggiornato, entro il prossimo anno si chiuderà la discarica. I costi annui per la gestione vanno tra i 700 e 800mila annui, suddivisi sulle nostre bollette. Il prossimo anno, quando il sito chiuderà, si passerà al post-mortem e Isontina ambiante ha già in bilancio 8 milioni per i prossimi 35 anni». Per quest’anno, quindi, il totale del piano finanziario da coprire per il Comune è di 210mila euro, con l’80% delle utenze domestiche e il 20% non domestiche.

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