Seconda categoria, caso tra Bisiaca e Torre: rissa finale ed espulsioni

Seconda categoria, caso tra Bisiaca e Torre: rissa finale ed espulsioni

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Seconda categoria, caso tra Bisiaca e Torre: rissa finale ed espulsioni

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 16 Gen 2024
Copertina per Seconda categoria, caso tra Bisiaca e Torre: rissa finale ed espulsioni

La decisione della Corte sportiva d'appello dopo la gara a Tapogliano lo scorso dicembre, la società bisiaca smentisce alcuni punti del referto.

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È arrivata finalmente la decisione della Corte sportiva di appello territoriale del Friuli Venezia Giulia, in merito al controverso episodio dello scorso 16 dicembre in Seconda categoria. Durante la partita di calcio di tra Torre e Bisiaca a Tapogliano, è infatti scoppiato un parapiglia generale finito con l’espulsione, da parte dell’arbitro di gara Luca Tomat di Udine, di diversi componenti della squadra di Staranzano e San Canzian d'Isonzo.

A far esplodere le prime scintille, secondo il referto del giudice di gara, sarebbe stato il numero 8 della Bisiaca che, dopo l’espulsione per somma di ammonizioni, avrebbe abbandonato il terreno mentre "proferiva espressioni ingiuriose all’indirizzo dell’arbitro”. Quattro minuti dopo, al 44esimo del primo tempo, il numero 9 dello stessa squadra avrebbe invece tirato un pugno ad un calciatore avversario, con conseguente espulsione.

Lo stesso fischietto, nel referto finale, ha denunciato anche alcune intimidazioni e offese da parte di tutti i calciatori e dallo staff della Bisiaca. In totale, ha deciso di comminare cinque espulsioni a Wade Thiemory, Musa Dan, Diawla Lamine, Diawara Mamadou e Denis Del Bello e una all’allenatore Felice Luigi Pontel. Per i primi due è stata confermata l'espulsione per 4 e 3 giornate. Le altre decisioni, insieme all’inibizione del dirigente Roberto Orsini fino al 27 febbraio e un’ammenda per un totale di 500 euro per la società isontina, saranno valutate dalla Procura Federale.

Una risposta, quella del giudice sportivo, senza dubbio forte e decisa e che, ovviamente, ha visto il reclamo da parte della Bisiaca stessa, rappresentata dalla presidente Anna Lovisi e assistita dall’avvocato Nicola Paolini. Le udienze, svoltesi nei giorni scorsi, hanno visto un risultato dolceamaro per la società di Staranzano, visto che l’appello ha confermato le espulsioni di due giocatori, Thiemory e Dan, e rinviato invece la decisione in merito al resto dei punti a giovedì 18 gennaio.

In quell’occasione, a testimoniare ci saranno anche alcune persone provenienti da entrambe le squadre. In merito alla questione, l’Usd Bisiaca non ha voluto rilasciare alcun tipo di dichiarazione, mentre nella propria difesa davanti alla giustizia sportiva ha sostenuto che Thiemory « non avrebbe pronunciato alcuna frase ingiuriosa nei confronti del Direttore di Gara e, in quel frangente, sarebbe stato vittima di offese da parte del pubblico locale". Musa Dan, invece, "sarebbe stato nell’occasione provocato – verbalmente – da un avversario".

Inoltre, ha posto in dubbio quanto scritto dall'arbitro sostenendo che quest'ultimo "difficilmente avrebbe potuto descrivere in modo dettagliato dei fatti, avvenuti in contemporanea, che avrebbero coinvolto svariati soggetti; il Direttore di Gara ben avrebbe potuto sanzionare nell’immediato i responsabili, esibendo i cartellini (ma così non è stato); gli episodi riportati a referto non troverebbero riscontro nelle dichiarazioni dei soggetti coinvolti; il 'reale accadimento dei fatti' sarebbe riconducibile ad una situazione di 'normale agitazione di protesta' conseguenza di una istintiva reazione nella concitazione creatasi a fine gara".

Infine, "parrebbe irragionevole pensare che solo i tesserati dell’Usd Bisiaca Asd si siano scagliati contro i tesserati dell’Asd Torre, senza alcuna provocazione/reazione da parte di questi ultimi". In più, i tesserati della stessa società hanno accusato il fischietto di aver terminato la gara 4 minuti prima "senza una valida ragione", di aver "invertito il minuto delle espulsioni comminate nel primo tempo", di essersi "trovato all’interno dello spogliatoio dell’Asd Torre senza motivo", "almeno due dei calciatori dell’Asd Torre avrebbero in più occasioni pronunciato (gravi) offese razziali contro i giocatori di colore" avversari.

Quindi "sarebbero stati i sostenitori dell’Asd Torre ad offendere il direttore di gara" e, infine, Pontel "non avrebbe mai pronunciato le frasi indicate" dall'arbitro. Una storia che sarà ora approfondita dalla Procura Federale a Palmanova, ma su cui la stessa giacchetta nera "ha confermato in toto il referto e ad esso", su richiesta del giudice sportivo, "ha aggiunto un supplemento".

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