Searth, il concorso di videoarte nasce nella Riserva dell'Isola della Cona

Searth, il concorso di videoarte nasce nella Riserva dell'Isola della Cona

IL CONTEST

Searth, il concorso di videoarte nasce nella Riserva dell'Isola della Cona

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 20 Ott 2022
Copertina per Searth, il concorso di videoarte nasce nella Riserva dell'Isola della Cona

Il concorso aperto a dieci artisti da da Italia, Slovenia e Austria tra ambiente e arte.

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Le zone umide del Basso Isontino saranno le protagoniste di un contest europeo di video arte. Si chiama “Searth” ed è stato presentato questa mattina nella sala conferenze della foresteria della Riserva naturale dell’Isola della Cona. Il progetto, intreccia la riflessione sulla natura e la conoscenza del territorio ed è stato ideato per valorizzare – attraverso lo strumento della video arte – il territorio, per raccontare la natura, valorizzarla e capirla. Saranno 10 i video artisti in gara provenienti da Italia, Slovenia e Austria. A presentare l’iniziativa è stata Marta Zaccaron, la titolare di “Incipit Film” e coordinatrice del progetto.

Questo è stato messo a punto dal Consorzio culturale del Monfalconese e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia prima della scorsa estate. Partner di “Searth” sono i Comuni di Grado, San Canzian d’Isonzo e Staranzano assieme alla Kunstlerhaus di Vienna, alla Slovenian Association of Fine Arts Societies, l’associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e la Cooperativa Rogos che gestisce il parco naturale. Per il Ccm, come sottolineato dal presidente Davide Iannis, il progetto conferma il ruolo di catalizzatore di progetti di rete per l'ente, sposandosi con le azioni di valorizzazione e conoscenza del territorio.

Attività intraprese attraverso l’Ecomuseo Territori e con l’appuntamento di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025. A rappresentare l'Isola d'oro erano presenti l’assessore alla cultura Raffaella Fiormaria Marin, intervenuta assieme alla collega all’ambiente Sara Monferà. Entrambe hanno rilevato che con questo contest gli artisti dimostreranno di saper cogliere nelle diversità nuovi punti di vista da offrire, in grado anche di creare nuove opportunità turistiche. Di adesione convinta all’iniziativa per la sua caratterizzazione innovativa a favore dell’ambiente e delle visioni giovanili, ha parlato la vicesindaco di San Canzian d’Isonzo Flavia Moimas, accompagnata dall’assessore all’ambiente Franco Devidè.

Per Sraranzano, che ospita la riserva, era presente l’assessore alla cultura Roberta Russi la quale ha sollevato l’attenzione sulle criticità causate dalla siccità estiva. Il responsabile scientifico della stazione biologica della riserva, il dottor Matteo De Luca, ha fornito una panoramica sulla presenza dei vari ambienti che si raccolgono nella riserva naturale, ha promosso la presenza turistica nel sito che vede circa 20mila visitatori all’anno e ha garantito indicazioni e spunti da offrire ai dieci giovani partecipanti al contest creativo. Stefano Zuliani della Cooperativa Rogos ha invece descritto l’attività della realtà che presiede e gestisce.

Rogos si occupa della gestione puramente operativa della riserva e della promozione del turismo sostenibile. Inoltre Zuliani ha parlato di custodia e conservazione naturale, di tutela della biodiversità e dell’impegno a favore dell’educazione ambientale rivolta a scuole e turisti. “È il ruolo dell’artista quello di riportare la realtà da angolature diverse, anticipando il futuro”, ha osservato anche Olga Butinar, coordinatrice Searth per ZDSLU, rilevando l’importanza di un progetto capace da un lato di far conoscere le zone umide - ambiente fondamentale per la biodiversità - e dall’altro di far dialogare giovani artisti sloveni, italiani e austriaci tra loro e con la natura dei luoghi.

L’importanza del tema ambientale, cui l’arte non può e non si sta sottraendo, è stata rilevata pure, attraverso un videomessaggio, da Tanja Prusnik, presidente della Künstlerhaus di Vienna. A dare una breve testimonianza per aver scelto di partecipare a questo progetto è stata una dei “video artisti” in gara. Si tratta di Andreja Kranjec che ha preso la parola in chiusura di conferenza stampa. Kranjec ha parlato di Lubiana, la sua città di provenienza, come una realtà molto green. L’artista ha espresso il piacere di poter confrontarsi con i suoi “colleghi” restando quindi connessa con loro ma non virtualmente, potendo invece scambiarsi idee e confronti dal vivo “sul campo”.

Andreja Kranjec, classe 1989, è un'artista visiva e regista slovena che lavora principalmente nel campo della pittura, del video e del cinema. Ha conseguito un master presso l'Accademia di Belle Arti e Design di Lubiana in Video e Nuovi Media. I dieci artisti selezionati con il supporto di Künstlerhaus, ZDSLU e GAI da ieri, 19 ottobre, e fino al 23 ottobre sono quindi coinvolti in una “residenza artistica”, sono ospiti delle strutture della Riserva naturale e restituiranno attraverso le loro opere video, la personale visione della natura e dei luoghi che sono quelli della laguna di Grado e della riserva naturale della Foce dell’Isonzo e della Valle Cavanata, aree di grande valore naturalistico per il loro elevato grado di biodiversità.

Durante tutto il soggiorno gli artisti verranno però a loro volta seguiti da un operatore video che realizzerà un reportage dell’esperienza, e che verrà poi pubblicato sul canale Vimeo del concorso, cui sarà dedicato anche un sito internet e una finestra su Instagram. I lavori saranno quindi al centro dell’esposizione che sarà aperta nell'ambito del Dicembre gradese dal 7 dicembre 2022 all'8 gennaio 2023 nella Casa della Musica di Grado, dove il pubblico avrà la possibilità di votare l’opera migliore, individuando il vincitore. Dal 10 gennaio sarà possibile, inoltre, votare anche online, in una sezione dedicata del sito del Ccm, il progetto che vedrà quindi la sua conclusione con le premiazioni a inizio primavera.

A corredo dei video, verranno esposte delle fotografie e dei pannelli informativi relativi alle zone oggetto della mostra, e della loro storia. Un ulteriore focus del progetto riguarda poi l’incontro con alcuni studenti del liceo artistico Max Fabiani di Gorizia, che avranno la possibilità di partecipare a una masterclass tenuta dall’artista vincitore del concorso. Un lavoro di ricerca contemporaneo, un progetto di dialogo contemporaneo: Searth ha dunque tutti i titoli per guardare con certezza agli obiettivi di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025.

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