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La scuola rimasta nel cuore di Mariano, 80 anni di ricordi in foto e storie
Mercoledì 24 aprile la serata speciale con gli autori Gastone Tomadin e Fulvio Filiput, aprendo la mostra fotografica visitabile fino al 4 maggio.
Le prime testimonianze della sua presenza risalgono al 1893, quando venne inaugurato il plesso di via Manzoni. Per poco meno di un secolo, le scuole di Mariano sono rimaste sempre lì, formando numerose generazioni prima del trasloco nell’attuale sede di via Roma. Quei ricordi sono ormai relegati a fotografie in bianco e nero, le stesse che saranno svelate al pubblico mercoledì 24 aprile in una serata speciale dedicata a quegli anni e a quell’istituzione, grazie al lavoro portato avanti da Gastone Tomadin e Fulvio Filiput.
Sarà così aperta la mostra dal titolo abbastanza evocativo: ’È il tempo di scuola per tutti’, che sarà visitabile fino a sabato 4 maggio nella sala polifunzionale Silvestri di piazza del Municipio. Prima però, alle 19, il ricreatorio parrocchiale ospiterà la presentazione del libro curato dai due storici locali e arricchito dalle immagini commentate dall’attore e regista Manuel Buttus. La sua voce narrante farà ritornare indietro nel tempo molti dei presenti, riportando a galla alcune piccole chicche e aneddoti storici.
«Il progetto - spiega Tomadin - è nato con Fulvio Filiput, che ha già scritto diversi libri su Mariano. Ho avuto a portata di mano una trentina di foto sull’ex scuola. Abbiamo fatto delle ricerche negli archivi, anche comunali, buttando giù questa idea». A ripercorrere la cronistoria non solo del plesso, ma dell’istruzione nel suo complesso nella piccola comunità friulana è stato Adriano Nadaia, già sindaco e professore, ricordando come «tra il 1764 e il 1774 l’Amministrazione imperiale emana i principi generali del nuovo ordinamento scolastico».
Nel secolo successivo, «il Consiglio comunale - prosegue Nadaia - su sollecitazione delle comunità di Mariano e Corona, inoltra formale richiesta alle Autorità imperiali di competenza per la costruzione di due nuovi edifici scolastici. Individuata l’area, ottenute le autorizzazioni e le risorse ritenute necessarie, prende corpo il nuovo edificio scolastico che non può essere completato per mancanza di fondi, che saranno reperiti con un prestito richiesto al Monte di Pietà di Gorizia». Finalmente, quindi, il 17 settembre 1893 venne inaugurato il nuovo edificio scolastico.
Sarà nel 1961 che l’allora amministrazione locale inoltrerà formale domanda per un nuovo edificio, potendolo avere a disposizione dall’anno scolastico 1973/74. L’immobile creato alla fine dell’Ottocento, «che molti di noi chiamano ancora scuola elementare, viene ristrutturato per adeguarlo alle necessità di un moderno centro sociale» rimarca Nadaia. Oltre alla date, quindi, nelle foto che saranno esposte si potranno ritrovare volti, nomi e spazi che hanno segnato intere generazioni, in un certo senso anche quelle di coloro che hanno frequentato le lezioni sempre in via Roma.
«Se la sede di una scuola può essere importante - hanno sottolineato Tomadin e Filiput - ben più decisivo per il processo di scolarizzazione ed educazione di massa è stato il corpo docente. Tutti i maestri, nonostante i vari cambiamenti politici e le varie riorganizzazioni e riforme che si sono susseguite riguardanti il tema dell'istruzione, alle quali hanno saputo o dovuto adeguarsi, hanno sempre svolto il loro compito educativo». Molte delle informazioni sono state raccolte dall’archivio dell’Istituto comprensivo F.U. Della Torre di Gradisca.
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