La storia
Scuola di campane da 35 anni, festa a San Lorenzo per gli scampanotadôrs
Dal 1988 Vanni Marega sale sul campanile per insegnare a giovani e meno giovani l'antica arte dello suonare le campane.
Dal 1988 a oggi la Scuola campanari di San Lorenzo Isontino, guidata ininterrottamente dal cavalier Vanni Marega, ha sfornato quasi un centinaio di campanari in tutta l’arcidiocesi di Gorizia e non solo. Un lavoro lungo e difficile nel quale è necessaria non solo costanza, pazienza e tanta passione ma, come rivela lo stesso Marega, anche “tanta salute”.
Per Vanni la passione del suonare le campane è nata già in tenera età. Scherzando, confessa come “fino ai 10 anni gli anziani che suonavano non mi facevano salire sul campanile. Poi, una volta salito, non sono più sceso”.
Nel tempo la passione continua ma è negli anni ’80 che lui e gli altri campanari si accorgono di come sia necessario non tanto un ricambio quanto una squadra – più o meno numerosa – che possa garantire la presenza sul campanile durante le feste più importanti. Nasce, così, non solo il Gruppo Scampanotadôrs, nel 1986, ma anche la scuola campanaria due anni dopo.
“Ricordo che durante una processione stavo male – racconta Marega – ed ero bloccato a letto dall’influenza e dalla febbre. Così, non essendoci altri a suonare assieme ai due che salivano il campanile con me, le campane sono rimaste mute. Ci siamo domandati come poter fare per risolvere il problema e la scuola è nata quasi per caso”.
Come detto, negli anni tante sono le persone che si sono avvicinate, giovani, meno giovani, ragazzi e ragazze: a oggi circa una settantina sono i campanari che possono dire di essere “nati” grazie alla scuola di Vanni. Da questo esempio, l’Associazione Campanari del Goriziano ha avviato vari altri corsi per consentire ai più di partecipare in altri momenti dell’anno. Intanto Vanni, a San Lorenzo, prosegue da novembre a febbraio. Quest’anno alla prima lezione di mercoledì 15 novembre erano in 13, di cui quattro giovanissimi tutti dal paese. Tra di loro, a portare avanti la tradizione e l’amore per questa antica arte, anche uno dei primissimi allievi del Vanni, Emanuele Franco, che porta avanti lui stesso rassegne e scuole in seno al sodalizio. La scuola è un appuntamento fisso, in paese, ogni mercoledì dei mesi invernali dalle 17.30 alle 18.30.
Un’intuizione, insomma, che negli anni ha saputo dare i propri frutti. I campanari, insomma, costituitisi associazione appena nei primi anni 2000, sono riusciti a sopravvivere e a mantenere viva la tradizione grazie a una fortunata idea, accolta dalla parrocchia e dall’allora parroco don Nino Bearzot, curata e mantenuta negli anni.
Foto Emanuele Franco.
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