Giorno del Ricordo, scontro politico sull'intervento a San Pier d'Isonzo

Giorno del Ricordo, scontro politico sull'intervento a San Pier d'Isonzo

Il caso

Giorno del Ricordo, scontro politico sull'intervento a San Pier d'Isonzo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 10 Feb 2022
Copertina per Giorno del Ricordo, scontro politico sull'intervento a San Pier d'Isonzo

La storica Anna di Gianantonio interviene sulla pagina Facebook del Comune, FdI attacca «scelta inadeguata». Fappani replica, «avessero almeno visto il video».

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“La politica invece di unire ha diviso e ora il Giorno del Ricordo non è un momento di pacificazione e di rispetto ma un’arena politica dove ci si combatte a colpi di ideologia, di verità distorte e di propaganda. Le strumentalizzazioni sono inaccettabili così come le leggi che impediscono la ricerca storica. Vogliamo alimentare lo scontro? Vogliamo ancora mistificare la storia invece di analizzarla dal punto di vista storico? Una memoria condivisa non ci potrà essere ma un conto è prenderne atto, un altro è fomentare”.

Non ha usato mezzi termini Anna di Gianantonio nel suo intervento video che è stato pubblicato oggi in occasione del Giorno del Ricordo sulla pagina Facebook del comune di San Pier d’Isonzo. “Un approccio storico”, come è stato definito dalla pagina ufficiale del comune, che a Fratelli d’Italia, sia a livello provinciale che nazionale, non è andata affatto giù.

"Un scelta totalmente inadeguata quella del Comune di San Pier d'Isonzo, colpevole di aver scelto di incaricare la presidente provinciale dell'Anpi di narrare gli episodi legati all''esodo e alla tragedia delle foibe. Una totale mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti delle famiglie che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma di un parente infoibato, sparito nel nulla o il dolore di dover lasciare il proprio paese d'origine”, denuncia Francesca Tubetti, coordinatrice regionale del partito. “Un video che raccoglie ancora giustificazioni per quei drammi riconosciuti solo da pochi anni, mascherate da "voglia di comprendere i fattori. "a vergogna è che il video in questione sia stato condiviso attraverso i canali istituzionali del Comune e dunque le tesi esposte trovano appoggio anche dal sindaco e dalla sua giunta. Una scelta ancora una volta estremamente divisiva, che purtroppo va nel solco dei tanti, troppi distinguo che per decenni hanno contribuito a nascondere quanto accaduto lungo il confine orientale in quegli anni", così ancora Tubetti.

"La nostra vicinanza e il nostro rispetto va oggi - conclude l'onorevole Walter Rizzetto, portavoce regionale d Fratelli d’Italia - a quei cittadini di San Pier d'Isonzo la cui storia famigliare si vede ancora una volta rivisitata”.

Mentre il primo cittadino si è detto estraneo ai fatti, lapidario è stato il vicesindaco, Michele Fappani. “Chiunque ha visto il video ha potuto apprezzare l’intervento di una storica e non di una politica. Non c’è stato alcun revisionismo e non si sono negate le foibe, anzi: ne ha parlato con grande precisione storica. Invito i signori di Fratelli d’Italia a non fermarsi alle etichette e ai nomi, ma fermarsi a vedere il video prima di commentare. Non mi stupirei se non l’avessero fatto”. 

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