Scontro sul canile di Lucinico, Aipa non firma la nuova convenzione e attacca il Comune di Gorizia

Scontro sul canile di Lucinico, Aipa non firma la nuova convenzione e attacca il Comune di Gorizia

botta e risposta

Scontro sul canile di Lucinico, Aipa non firma la nuova convenzione e attacca il Comune di Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 15 Feb 2021
Copertina per Scontro sul canile di Lucinico, Aipa non firma la nuova convenzione e attacca il Comune di Gorizia

Il sodalizio respinge le accuse di 'contrapposizione'. L'assessore Gatta: «Sono amareggiata».

Condividi
Tempo di lettura

Nuovo scontro tra Aipa e il Comune di Gorizia. Dopo la querelle sulla gestione delle colonie feline in città, a cui è seguito l’affidamento del servizio a un’altra associazione animalista, ora la discussione è sul canile di Lucinico. Entro domani, infatti, il sodalizio avrebbe dovuto sottoscrivere una proroga alla convenzione, scaduta a fine 2020, valida fino al 31 agosto. Il tutto, spiegano dall’associazione, sarebbe stato comunicato venerdì, in quanto “l’amministrazione ha deciso di ‘valutare diverse soluzioni per la gestione del canile’. Se AIPA “non aderirà a tale proroga - scrive la stessa in una nota -, verrà considerata rinunciataria alla prosecuzione della gestione”.

A ottobre 2020 è stata indetta una manifestazione di interesse per nuovi soggetti per gestire il canile. “Tale passaggio - prosegue Aipa - impedisce di fatto qualsiasi ulteriore proroga delle convenzioni in atto prevedendone l’elaborazione di una nuova in maniera concertata tra l’ente e l’associazione classificata prima in graduatoria”. Rivendica, poi, di essere “l’unica associazione con i requisiti richiesti che vi ha partecipato”. Lo scontro, peraltro, verte su aspetti tecnici, con il gruppo animalista che ricorda come la legge regionale preveda la modifica della convenzione “solo su quelle parti che garantiscono migliorie rispetto al benessere degli animali presenti”.

“Invece l’assessorato e il servizio di tutela dell’ambiente - attaccano - insistono da mesi sull’imporre una convenzione totalmente differente nella forma e nei contenuti rispetto a quella prevista dalla legge”. Da questa “emergono, tra l’altro, una moltitudine di profili incostituzionali, per esempio: solo volontari di gradimento dell’assessorato e del servizio, richiesta di permesso su cosa si può pubblicare sul nostro sito e profili social, la pretesa di decidere sul come utilizzare i fondi propri; accettazione incondizionata di una figura pagata dal Comune che avrebbe diritto di decisione su qualsiasi questione all’interno del canile”. Da qui, il no alla sottoscrizione dell’atto.

“La sbandierata ‘leale collaborazione’ non potrà mai essere intesa come un invito a chiudere un occhio laddove si intende far passare per lecito ciò che non lo è affatto. Siamo sicuri che non tutta l’attuale amministrazione comunale di Gorizia si identifichi con la volontà espressa dall’assessorato alle problematiche animali. La pretesa di porre un aut aut all’associazione non verrà nemmeno presa in considerazione”. Infine, viene definita “infamante” l’accusa di “contrapposizione che da quasi un anno ci viene sistematicamente rivolta. Ad ogni nostra legittima richiesta di delucidazioni, la risposta è stata spesso posta nei termini ‘a voi non deve interessare, rispondete e basta’”.



"Alcune figure operative che collaborano con il canile - conclude la nota - hanno dovuto, in autotutela della propria dignità personale e professionale, inoltrare richieste di accesso agli atti per cercare di capire cosa stesse succedendo. Accessi agli atti che dopo mesi risultano ancora essere inevasi, contro ogni logica di legge". Arriva la risposta dell'assessore di riferimento, Chiara Gatta, che definisce invece la convenzione tanto discussa come migliorativa per il benessere dei cani accolti nella struttura, che permetterebbe un salto di qualità nella gestione degli animali, con l’introduzione di figure professionali in grado di coadiuvare attivamente i volontari”.

Come confermato da piazza Municipio, gli uffici municipali hanno inviato nelle scorse ore una missiva in cui si chiede la disponibilità ad Aipa a gestire il canile, in proroga fino a un massimo di sei mesi, entro i quale il Comune pubblicherà una nuova manifestazione d’interesse per individuare il nuovo gestore. Sulle accuse di irregolarità, Gatta sottolinea che il tutto è ritenuto legittimo, mentre su forma e contenuti “è effettivamente sorto un confronto con la Regione, da cui non sono peraltro emersi profili di particolare criticità. Aipa ha avanzato preclusioni sin da subito non tanto sulla forma del contratto, bensì su questioni specifiche”

Tra queste, il rifiuto della “presenza di un veterinario comportamentalista in canile, a tutela del benessere animale anche, ma non solo, per incrementare le possibilità di adozione di animali di difficile gestione”. Smentita anche la scelta di “volontari graditi”, bensì si tratta “di richiedere l’allontanamento di quelli che si rendessero protagonisti di palesi violazioni”. Così come, sulla gestione dei social, “la richiesta è di condividere con il Comune le pubblicazioni esclusivamente sul canile che, va ricordato, è di proprietà comunale: per uniformare la comunicazione e renderla più efficace, si chiedeva unicamente di attivare un canale social riconducibile direttamente” alla struttura.

“Nessun problema ci sarebbe stato - prosegue l’esponente della giunta Ziberna - a rielaborare il testo sulla base dello schema regionale, cui peraltro quello contestato si discosta nella forma, ma a nostro avviso non nella sostanza. Tuttavia una eventuale rielaborazione in tal senso non avrebbe fatto rinunciare all’inserimento di quei contenuti contestati da Aipa che risultano imprescindibili per l’amministrazione comunale, cui si era peraltro già manifestata disponibilità a declinarli in parte anche in modo diverso”. Sottolinea che “vi è stato un incontro con il legale dell’associazione, che si era riservato di produrre un testo con le modifiche auspicate per un’intesa, mai pervenuto”.


In conclusione, l’assessore comunale si dice amareggia e rimanda a un secondo momento valutazioni più ampie. “In questo momento, il primo pensiero è per i tanti volontari che si occupano con passione degli animali e per gli stesi cani accolti nella struttura di Lucinico. Abbiamo cercato in tutti i modi un’interlocuzione con l’associazione: abbiamo migliorato la precedente convenzione, nell'esclusivo interesse del benessere dei cani, prevedendo nuove figure e cercando di spingere sulle adozioni. Su questo punto, purtroppo, ci siamo trovati di fronte a un muro di gomma, proprio come accaduto per la gestione delle colonie feline, che Aipa dopo decenni ha deciso di non seguire più”.


Nella foto: volontari Aipa presso il canile di Lucinico

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione