il commento
Medeot sconfitto a San Lorenzo, «ora crescita di una nuova classe politica»
Sui 1455 elettori, di cui 880 si sono recati alle urne, 340 hanno scelto Medeot che annuncia: «Nessuno sconto alla maggioranza, chiarire molti aspetti».
Difficile da digerire la sconfitta per Feliciano Medeot, candidato sindaco a San Lorenzo Isontino con la lista civica Comunità in comune, largamente composta da giovani. «Si rispetta la volontà degli elettori ma ho qualche perplessità: a fronte di una proposta di ampio respiro e con una squadra così variegata come quella che abbiamo presentato, ci aspettavamo un risultato più corposo». Sui 1455 elettori, di cui 880 si sono recati alle urne, 340 hanno scelto Medeot mentre 506 hanno preferito la compagine del già sindaco Enzo Clocchiatti, riconfermato quindi nel ruolo di primo cittadino a capo del gruppo civico Insieme.
Nessuno sconto verrà fatto dall’opposizione: «Chiederemo conto di tutto ciò che il neo-sindaco ha voluto esprimere in campagna elettorale: non mancheremo di mantenere posizioni leali ma consci del ruolo che ci è stato dato dal corpo elettorale. Dovranno essere chiariti molti aspetti, per esempio cosa si intenda fare con la ex caserma, con la scuola media, i numerosi sensi unici che sono stati dichiarati e che bisognerà vedere se siano consequenziali. Inoltre chiederemo attenzione sulla sanità di prossimità per il problema dei medici di medicina generale».
Direttore della Società filologica friulana e presidente della Fidas Isontina, un po’ a denti stretti ieri Medeot ha augurato buon lavoro a Clocchiatti affermando che assieme a lui tutta la squadra sperava in un risultato diverso. «Sono contento delle preferenze che hanno ottenuto i componenti di Comunità in comune, e in particolare grazie ai voti ottenuti la giovanissima Gaia Visintin entrerà in consiglio comunale. Tuttavia sono dispiaciuto che la cittadinanza non abbia compreso il significato del nostro progetto, che va ben al di là delle semplici elezioni».
«Il nostro obiettivo immediato, una volta elaborato il risultato, resta quello – anche mio personale - di contribuire alla crescita politica di una nuova classe politica. Si tratta di una prospettiva a lungo termine per cui continueremo a definire delle strategie», conclude Medeot.
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