A Nova Gorica scintille sulla Capitale 2025, scontro tra sindaco e Zavod

A Nova Gorica scintille sulla Capitale 2025, scontro tra sindaco e Zavod

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A Nova Gorica scintille sulla Capitale 2025, scontro tra sindaco e Zavod

Di T.D. • Pubblicato il 15 Giu 2023
Copertina per A Nova Gorica scintille sulla Capitale 2025, scontro tra sindaco e Zavod

La lista dell'ex sindaco Miklavič e dello stesso Božič prende posizione: «Non possiamo permetterci scosse, serve lavorare tutti insieme».

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Le dichiarazioni recenti del sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, hanno mostrato una certa contrapposizione tra il Comune sloveno e l'amministrazione dello zavod GO! 2025. Al centro dei dubbi sollevati dal primo cittadino c'è la gestione dei fondi stanziati da Lubiana e Bruxelles per il programma di appuntamenti della Capitale europea della cultura, registrando oggi l'intervento del gruppo di opposizione Goriska.si, formazione politica dell'ex sindaco Klemen Miklavič che oggi ha indirizzato una lettera aperta al primo cittadino e allo stesso presidente dell'ente, Gorazd Božič (nella foto).

Quest'ultimo, già capo di gabinetto dell'ex sindaco, era peraltro candidato in consiglio comunale alle ultime elezioni con la stessa lista. Nella missiva, firmata da Luka Manojlović, Tina Krog, Gabrijel Fišer e Tanja Gregorič, si evidenzia come "negli ultimi giorni abbiamo osservato tensioni e mancanza di fiducia tra la dirigenza del Comune di Nova Gorica e il direttore dell'Istituto pubblico GO! 2025 sui media. Crediamo che tali tensioni e confronti mediatici non contribuiscano al nostro obiettivo comune: la Capitale europea della cultura 2025" che "riveste un'importanza storica e rappresenta un'opportunità eccezionale".

"Crediamo fermamente - prosegue il testo - che il successo di un progetto del genere richieda gli sforzi collettivi di tutti coloro che credono e sono disposti a investire nel progresso e nel benessere della nostra comunità. Pertanto, siamo preoccupati per l'espressione pubblica di dubbi e per l'impressione di disunità in un progetto in cui il tempo è essenziale. Per quanto ne siamo a conoscenza, il duro lavoro di istituire un nuovo ente è passato attraverso la fase iniziale più impegnativa. Non è facile costruire un sistema da zero e affrontare limiti di tempo per la sua implementazione. Inoltre, il fatto che la vita dell'ente sia programmata solo fino al 2026 complica ulteriormente le cose".

"Diventa più difficile creare un team esperto e competente quando l'impiego è legato alla durata dell'ente e i salari dal sistema di retribuzione dei dipendenti pubblici, senza incentivi. Pertanto, il lavoro e il coraggio della squadra meritano rispetto e lode. Inoltre, abbiamo recentemente letto elogi da parte del ministero della Cultura sui social media riguardo al successo nella relazione dei progressi di GO! 2025 all'organo competente dell'Unione europea". Da qui, l'esortazione a entrambi i vertici "a trovare un percorso di stretta collaborazione e sinergia basato sulla ragione e sull'interesse significativo della comunità locale".

"La politicizzazione e i conflitti politici non hanno posto in un progetto di tale importanza come l'Ecoc. Non c'è tempo per purghe, non c'è tempo per contare i 'nostri' e 'vostri', non c'è tempo per cercare capri espiatori, puntare il dito o misurare il potere politico. È tempo di collaborazione, di trovare i migliori e più rapidi percorsi per una realizzazione di alta qualità e riconosciuta a livello internazionale del programma. Dobbiamo tutti perseguire l'obiettivo comune e restare uniti con il ministero della Cultura, il Comune di Gorizia confinante, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni non governative e tutti gli altri coinvolti".

Soggetti "che potrebbero essere le vittime maggiori di eventuali ritardi aggiuntivi nell'implementazione del progetto" accusa il movimento. I firmatari spingono quindi su "un atteggiamento costruttivo e il riconoscimento dei risultati del team" di GO! 2025. "In tali circostanze, non possiamo permetterci di metterci a cercare il pelo nell'uovo e aspettarci un percorso burocratico esemplare per stabilire un sistema completamente funzionante. In particolare, non possiamo permetterci scosse nell'Istituto pubblico, tanto meno cambiamenti nella dirigenza, poiché tali azioni metterebbero probabilmente a repentaglio un progetto che ha grandi potenzialità per i nostri cittadini".

Importanza rivestita anche "per l'intera comunità slovena (professionale) e per l'Europa, che cerca esempi riusciti di una buona cooperazione transfrontaliera. Il movimento Goriška.si invita pubblicamente tutti gli interessati a lasciare da parte divisioni politiche, interessi ristretti e ambizioni personali per il progetto Ecoc. Promettiamo pieno sostegno e aiuto a un progetto che eviterà divisioni e che invece mirerà alla qualità e agli effetti positivi a lungo termine".

Foto Daniele Tibaldi

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