«Scavi nascosti, si mostrino al pubblico», il Comitato Cantia Vera riscrive a Fratta: «A breve incontro pubblico»

«Scavi nascosti, si mostrino al pubblico», il Comitato Cantia Vera riscrive a Fratta: «A breve incontro pubblico»

La missiva

«Scavi nascosti, si mostrino al pubblico», il Comitato Cantia Vera riscrive a Fratta: «A breve incontro pubblico»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 14 Ott 2023
Copertina per «Scavi nascosti, si mostrino al pubblico», il Comitato Cantia Vera riscrive a Fratta: «A breve incontro pubblico»

Il primo cittadino annuncia che in poco tempo le operazioni saranno concluse e gli esperti relazioneranno. «Spese importanti per il comune».

Condividi
Tempo di lettura

Hanno scritto nuovamente all’amministrazione comunale di San Canzian d’Isonzo, nello specifico al sindaco Claudio Fratta, ma anche alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, alla Curia di Gorizia, alla Fondazione Aquileia, all’associazione culturale Lacus Timavi, alla sezione isontina della Società Friulana di Archeologia e alle testate giornalistiche locali: a firmare la lettera aperta sulla questione degli scavi archeologici a San Canzian d’Isonzo il Comitato Spontaneo “Cantia Vera”.

Isabella Braida, Anna Clara Calligaris e Rossella Tortul hanno nuovamente preso carta e penna per produrre osservazioni e richieste all’amministrazione dopo l’allargamento degli scavi archeologici di fronte la chiesa parrocchiale di San Canzian.

“Ci dispiace che i cantieri aperti per le indagini archeologiche sul sagrato della nostra chiesa abbiano un carattere di grande segretezza e di occultamento dalla vista dei cittadini, a causa della barriera di reti oscuranti e di addetti non ben disposti verso coloro che col dovuto rispetto hanno chiesto qualche informazione, o sono semplicemente e umanamente curiosi di vedere i lavori”, esordiscono, sottolineando come “non riusciamo proprio a comprendere come, su un sito archeologico conosciuto e apprezzato da decenni a livello accademico nazionale e internazionale si sia tralasciato di coinvolgere i numerosi esperti archeologi che hanno lavorato e studiato su questo territorio con una ricca pubblicistica”.

Il Comitato chiede la valorizzazione del sito “riportando alla luce almeno parzialmente le testimonianze di questo passato, che continui studi e indagini con georadar confermano. Siamo coscienti delle difficoltà che le varianti progettuali possono comportare su un progetto già deliberato dalla giunta, ciononostante, se dovute ad esigenze di salvaguardia di un bene archeologico ed artistico, devono pur essere prese in considerazione”, proseguono ribadendo che “occorre trovare una mediazione che rispetti tutti, compresa la storia millenaria di questo paese”, concludono, chiedendo al sindaco un incontro “alla presenza degli archeologi che hanno svolto finora le indagini di scavo sul sagrato della parrocchiale di San Canzian”.

Sul caso il Sindaco, Claudio Fratta, non risponde direttamente ma ribadisce la volontà di organizzare un incontro pubblico sul tema. “A breve gli scavi si concluderanno – precisa il primo cittadino – ed è nostra intenzione informare la cittadinanza su quanto è stato trovato ma non dalla voce dell’amministrazione bensì dagli esperti, dagli archeologi che hanno condotto gli scavi e dal soprintendente”. Fratta, inoltre, sottolinea la spesa pubblica sostenuta per il progetto: “Si tratta di 50mila euro che, chiaramente, abbiamo speso con coscienza ma anche nell’ottica di studiare ancor di più la nostra storia. È chiaro che per una piccola realtà come la nostra rimangono spese importanti”, conclude.  

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione