le tradizioni
La Sardelada anima Grado, San Floriano celebra i patroni del Friuli

Diverse celebrazioni ieri dedicate ai patroni Ermagora e Fortunato. Il ricavato della serata sull'isola destinato alla nuova ammiraglia del Perdòn.
La tradizionale “Sardelada” organizzata dai Portatori della Madonna di Barbana è tornata ieri con la sua edizione 2023, in occasione della celebrazione dei patroni dell'isola, i santi Ermagora e Fortunato. Si è rinnovato dunque uno degli appuntamenti enogastronomici che richiamano nella località lagunare tante persone provenienti da tutta la regione ma anche molti turisti. La Sardelada ha offerto tanto pesce azzurro per accontentare molte persone che hanno potuto assaporare le pietanze offerte come i sardoni impanati, il fritto misto e la new entry del menù, le sarde in savor.
La soddisfazione per la riuscita dell'evento è stata espressa dal presidente dei Portatori, Adelchi Quargnali. "Il tempo è stato clemente - sono le parole di Quargnali - la prima serata è andata bene. La gente ha gradito la qualità del cibo". E ancora: "Il ricavato della serata, al netto delle spese, andrà ad ammortizzare le spese sostenute e i prossimi lavori da fare per la nuova barca ammiraglia del Perdòn, la Regina del Mare". Dopo la pausa di oggi, la kermesse continuerà per tutto il weekend a partire dalle ore 18 in Campo Patriarca Elia e riprenderà anche nell'ultimo fine settimana di luglio, nelle giornate del 28, 29 e 30.
Prima del tradizionale appuntamento laico, nella Basilica di Sant'Eufemia è stata celebrata la santa messa solenne in onore dei patroni della città. Ad officiare il rito è stato don Gianni Medeot che ha ricordato i suoi 15 anni di ordinazione sacerdotale. Hanno concelebrato, il vicario monsignor Mauro Belletti, l'aiuto pastorale don Anton Gavas, monsignor Giuseppe Peressotti assieme ai sacerdoti gradesi don Gilberto Dudine e don Giorgio Longo. A latere ha assistito il parroco, monsignor Paolo Nutarelli.
"Quella di oggi è una festa che supera la dimensione parrocchiale - sono le parole pronunciate nell'omelia tenuta dal parroco monsignor Nutarelli - ma che abbraccia tutta la città di Grado. Il Vangelo non è un libro del passato ma è una parola viva e attuale". Proseguendo la riflessione omiletica, l'arciprete ha pure ricordato la testimonianza sacerdotale di don Medeot che la comunità gradese ha festeggiato e ha pure richiamato la necessità del fare rete tra enti e associazioni della città. Hanno partecipato al rito religioso anche il sindaco Claudio Kovatsch, le autorità militari e una delegazione dei Portatori che ha offerto un omaggio floreale al festeggiato don Gianni.
A sostenere col canto la celebrazione, è stata la corale orchestrale Santa Cecilia mentre all’esterno non è mancato il concerto della Banda Civica Città di Grado. A San Floriano del Collio, invece, nonostante le incertezze climatiche e l’allerta meteo regionale si è regolarmente svolta ieri la processione dedicata sempre ai santi Ermacora e Fortunato. La solennità, che ha previsto la chiusura al traffico veicolare delle vie che attraversano il piccolo comune, si è tenuta a seguire la messa solenne in un’atmosfera festiva che ha coinvolto tutta la comunità.
A celebrare la liturgia, nella chiesa di San Floriano e Maria Ausiliatrice, è stato il parroco don Jan Cvetek, circondato da otto bambini e bambine a svolgere il ruolo di chierichetti. Il coro diretto da Martina Hlede e accompagnato dall’organo da Martina Valentinčič ha scandito i momenti salienti della celebrazione, resa ancor più significativa dalla presenza del maestoso baldacchino sistemato nella navata centrale. Al termine della messa, baldacchino e stendardi del Comune e della parrocchia sono stati imbracciati dai membri della comunità per dare il via alla processione.
Questa è accompagnata da alcune bimbe che spargevano petali di rosa e dal suono delle campane animate da tre scampanatori che, in precedenza, avevano richiamato i fedeli alla celebrazione. La processione, cui hanno preso parte un’ottantina di persone, ha così iniziato il suo percorso attorno alle 21 dipanandosi dalla piazza antistante nelle vie del comune e tra le vigne: rito riferito alla tradizione aquileiese, la processione dei SS. Ermacora e Fortunato si tiene ogni anno proprio per invocare la grazia di una buona vendemmia.
Ha collaborato Eliana Mogorovich, foto di Enrico Cester ed Eliana Mogorovich
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