Aggressione sanitari, ambulatori più sicuri con la linea diretta a Monfalcone

Aggressione sanitari, ambulatori più sicuri con la linea diretta a Monfalcone

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Aggressione sanitari, ambulatori più sicuri con la linea diretta a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 11 Mag 2023
Copertina per Aggressione sanitari, ambulatori più sicuri con la linea diretta a Monfalcone

La misura presentata stamattina nell'ambulatorio di via Valentinis, un pulsante da premere in caso di aggressione ai medici.

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“La sicurezza di chi lavora è prioritaria per tutti noi” ad affermarlo è stato il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint annunciando stamane che l’amministrazione comunale ha portato a termine un progetto di implementazione della sicurezza rivolto a medici, infermieri e pazienti presenti negli ambulatori cittadini di proprietà del Comune e concessi in comodato gratuito all’Asugi. La necessità di mobilitarsi in tal senso, è nata circa due mesi fa, a seguito dell'aggressione subita dalla dottoressa Melina Babuder nell’ambulatorio Asap di via Crociera.

Nei tre ambulatori di proprietà comunale – quello della Casa Albergo, di via Pisani e di via Valentinis dove oggi è stata presentata l’iniziativa – sono stati quindi installati i dispositivi che consentono ai sanitari di contattare direttamente le forze dell’ordine nel caso di minacce.

Questa operazione è stata affiancata al rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza già presenti negli ambulatori, fornendo una visione molto precisa ed accurata sui punti di entrata ed uscita delle strutture. Al sopralluogo effettuato all’ambulatorio di via Valentinis erano presenti anche il comandante della polizia locale Rudi Bagatto, il direttore del distretto sanitario del Basso Isontino Carlo De Vuono, il responsabile del personale infermieristico del Distretto Basso Isontino Paolo Frittitta, e la dottoressa Silvia Della Corte, referente distrettuale dei medici Asap e coordinatrice del servizio infermieristico domiciliare dell’azienda sanitaria.

“Abbiamo voluto mettere i sanitari in condizione di poter lavorare serenamente – spiega il primo cittadino - ci siamo sentiti in dovere di tutelare professionisti e pazienti. Al medico o all’infermiere che si trovasse in difficoltà, basterà premere un pulsante facile da azionare che farà automaticamente partire le chiamate ai carabinieri e alla polizia locale senza nessun bisogno di conversazione telefonica. Gli agenti verranno avvisati tramite messaggio preregistrato sul pericolo e sulla posizione del minacciato”. In tempi brevi, la stessa misura si estenderà anche al pronto soccorso e al servizio di continuità assistenziale della guardia medica.

“Grazie alla videosorveglianza c’è una connessione diretta attraverso un server di rete tra tutte le forze di polizia. Il sistema in rete, diffuso su tutto il territorio di Monfalcone, è un deterrente di straordinaria efficacia” ha commentato il comandante della polizia locale Rudi Bagatto. Questo nuovo sistema di tutela è stato realizzato con una spesa di circa 5mila euro e ha anche visto l’impegno dell’ingegner Marino Misciali. “L’intervento dell’amministrazione comunale – sono le parole del dottor De Vuono – è stato tempestivo grazie alla pronta condivisione di questa necessità tra azienda e amministrazione”.

A rafforzare la necessità di questo tipo di provvedimenti, ieri è partita dal municipio una lettera indirizzata all’Asugi. Nella missiva, il sindaco ha espresso “le preoccupazioni della città per il recente episodio avvenuto al Pronto soccorso di San Polo ed esprimere la solidarietà̀ e l’apprezzamento per quanto quotidianamente viene fatto dal personale medico e infermieristico che, nel caso specifico, ha avuto la prontezza di intervenire con tempestività̀ e competenza”. Cisint ha inoltre invitato l’azienda a dotarsi di strumenti analoghi a quelli presenti nei tre ambulatori medici cittadini.

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