Sanità, tribunale e castello: interrogazioni in consiglio comunale a Gorizia

Sanità, tribunale e castello: interrogazioni in Aula a Gorizia

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Sanità, tribunale e castello: interrogazioni in Aula a Gorizia

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 09 Mag 2023
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Aperta la seduta di questo pomeriggio, Picco ha chiesto di togliere la cittadinanza onorario a Mussolini. Le interrogazioni.

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Si è riunito oggi il consiglio comunale di Gorizia, che prevedeva svariate tematiche scottanti all’ordine del giorno, fra cui la ratifica del provvedimento di variazione urgente al bilancio relativo al Pnrr e l’adesione al nuovo patto dei sindaci per il clima e l’energia. Prima di entrare nel vivo dell’assise, sono state poste le interrogazioni come quella avanzata da Franco Perazza (Pd) rivolta all’assessore al welfare, Silvano Romano, assente e che replicherà nei prossimi giorni per iscritto.

Il dem ha ricordato come lo scorso 31 marzo Asugi abbia approvato il documento di riorganizzazione del Pnrr, “che disciplina la programmazione attuativa dei nuovi modelli di assistenza territoriali”. Un documento “che definisce le nuove funzioni distrettuali e riguarda anche la ristrutturazione dell’ex sanatorio che dovrebbe ospitare una Casa della Comunità e la centrale operativa territoriale”. Un’opportunità di grande importanza per la sanità goriziana, perché potrebbe condurre a una trasformazione e valorizzazione delle infrastrutture presenti.

Alcune delle quali, ha aggiunto, fatiscenti e in completo abbandono, come l’ex ospedale di via Vittorio Veneto, altre carenti dal punto di vista di una piena presa in carico del cittadino. “Abbiamo bisogno di un Distretto vicino ai bisogni sociali e sanitari dei cittadini, rafforzare l’assistenza territoriale, sviluppare rapporti e sinergie fra istituzioni pubbliche”, ha proseguito Perazza, sottolineando come manchino strutture adeguate ad accogliere i malati terminali, come gli hospice o i reparti di cure palliative.

Una città, Gorizia, alla quale manca un reparto dove poter effettuare terapie salvavita come la radioterapia, carenza che costringe i pazienti a recarsi nelle città di Udine oppure Trieste, spesso confidando su associazioni di volontariato per essere trasportati. Dal canto suo, la presidente dell’Aula Silvia Paoletti ha assicurato che la commissione Welfare verrà convocata a breve, anche per “conoscere il direttore di Distretto di commissione” come si è augurato Perazza. Sempre dal Pd, Sofia Beltramini ha interrogato sul parco del Corno in Valletta.

Ha osservato come prima degli interventi, il canale fosse uno scarico fognario. A rispondere è stata l’assessore ai lavori pubblici, Sarah Filisetti, sottolineando come il Corno sia stato “intombato e messo in sicurezza, attraverso la creazione di un ulteriore sistema fognario, mentre quelle che affioreranno saranno acque pulite”. La stessa, replicando a Emanuele Traini (Ragione autonoma Fwd), non ha confermato la riapertura del castello a fine maggio. Laura Fasiolo (Pd) ha voluto poi proporre di trasformare la sala ex Crali in una galleria d’arte moderna, anche in previsione del 2025. Una seconda interrogazione riguardava invece il ben noto problema della carenza di organico nel Tribunale.

Il sindaco Rodolfo Ziberna ha ricordato come il costo mensile delle spese condominiali per la sala di via Diaz siano piuttosto elevate, in quanto all’origine si trattava di un’attività commerciale. In merito alla carenza del personale, la soluzione potrebbe essere rappresentata da un concorso regionale. Eleonora Sartori (Noi, mi, noaltris Go!) ha chiesto notizie sull’indagine di mercato per la piattaforma Go! 2025. L’assessore al Turismo Luca Cagliari ha assicurato che “qualcuno si occupa costantemente della piattaforma Let’s Go”.

Dallo stesso gruppo, il consigliere Andrea Picco ha letto la lettere inviata dall’Anpi di Gorizia al presidente della Repubblica, chiedendo formalmente di eliminare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, in vista del 2025. Il sindaco Ziberna ha affermato come “Anpi non invita il comune di Gorizia, è inaffidabile e racconta menzogne. Quei partigiani titini volevano che Gorizia appartenesse alla Jugoslavia, e in Slovenia non si festeggia il 25 aprile. Noi ci riconosciamo nelle parole del capo dello Stato Mattarella”.

All’assessore Fabrizio Oreti si è invece rivolta il consigliere Rosa Tucci (Gorizia è tua), che con la citazione “Ubi maior minor cessat” ha voluto ricordare l’intervento di Vittorio Sgarbi al Teatro Verdi: “Nel programma non c’è nulla che possa calamitare l’interesse su Gorizia”. L’assessore ha ribattuto come il critico d’arte abbia dato “spunti preziosi, e ci stiamo lavorando. In quanto sottosegretario, mi aspetto un impegno del governo, risorse importanti da Roma, perché abbiamo preso degli impegni con l’Europa”.

Tucci ha chiesto anche conto della situazione ciclabili in corso Verdi: "Come mai, alla luce di tali legittime rimostranze, che ancora una volta evidenziano le criticità legate alla collocazione delle piste ciclopedonali nei controviali, laddove per l'appunto la compresenza di ciclisti, tavolini, pedoni, disabili è impossibile, ancora non sia stata rimossa la segnaletica orizzontale e verticale". Richiesto anche "a che punto sia il Biciplan, quali le tempistiche e in che modo si concilierà con il costituendo Peba".

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