Sanità, la segretaria Pd Vito: «Gorizia perde un altro medico di famiglia»

Sanità, la segretaria Pd Vito: «Gorizia perde un altro medico di famiglia»

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Sanità, la segretaria Pd Vito: «Gorizia perde un altro medico di famiglia»

Di Redazione • Pubblicato il 03 Lug 2024
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La segretaria del Pd provinciale critica l'operato della giunta regionale: «Non è stata fatta alcuna programmazione adeguata». Le richieste.

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«Si aggrava la carenza dei medici di famiglia nell’Isontino e peggiora la qualità dell’assistenza. A Gorizia dal primo luglio c’è un medico in meno, non è stato trovato un sostituto e i suoi 1500 pazienti sono stati assegnati tra gli altri medici del goriziano, saturando il limite dei 1800 assistiti ciascuno. Evidenti le ricadute sui cittadini che chiedono cure e sui professionisti che devono prendersi carichi eccessivi». La segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito interviene dopo che Asugi, nei giorni scorsi, ha comunicato che un professionista ha cessato lunedì l'incarico.cold-smooth-tasty

Si tratta del dottor Alessandro Ridolfo, che aveva lo studio in Parco Basaglia. «L’assessore regionale competente doveva già da tempo attuare - indica la segretaria dem - tutte le politiche più opportune per rendere attrattiva la professione del Mmg, potenziare gli specialisti del territorio, favorire l'assunzione di personale infermieristico dedicato. Al momento non è stata fatta alcuna programmazione adeguata e non si comprende come la Giunta regionale e i vertici aziendali intendano fermare il declino».

«Perciò chiediamo ancora una volta che si promuovano urgentemente azioni efficaci – spiega Vito - per realizzare quanto previsto dalle linee guida sulle Case di Comunità, di recente elaborate dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) coinvolgendo organizzazioni sindacali e Ordini di categoria, altrimenti la necessaria inversione di rotta rischierà di trovare oggettivi ostacoli per la sua attuazione e continueremo a registrare ricadute negative in termini di assistenza verso la popolazione, soprattutto più fragile».

«Alla carenza di medici e di infermieri – aggiunge l’esponente Pd – si somma l’annoso problema delle liste di attesa per accedere alle prestazioni sanitarie. Il decreto ministeriale 77/2022 che traccia le linee di riorganizzazione della sanità territoriale per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi a livello locale – conclude Vito - è l’obiettivo a cui la Regione deve tendere».

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