«Distretto di Cormons centro della sanità locale», pressing della minoranza

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nel prossimo consiglio

«Distretto di Cormons centro della sanità locale», pressing della minoranza

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 28 Dic 2021
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La richiesta di potenziare la medicina di prossimità: «Asugi inserisca l'area nell'atto aziendale».

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Potenziare la sanità territoriale, trasformando il locale Distretto in una Casa della comunità. Questa è la richiesta che arriva dalla minoranza in consiglio comunale a Cormons, che oggi mattina ha presentato la propria mozione sul tema. Il documento sarà illustrato in Aula nella prossima seduta, ipotizzando anche la richiesta di un’occasione ad hoc per discutere sul tema. Il tutto parte dalla considerazione di puntare sulle strutture di base, anziché quelle ospedaliere, per far fronte alle sempre più crescenti richieste di assistenza da parte della popolazione.

“Già nel 2019 - ricorda Patrizia Mauri (Pd) - Cormons avrebbe dovuto ospitare un Centro di assistenza primaria. Abbiamo raccolto 314 firme di cittadini in una petizione per l’avvio della medicina di prossimità, consegnate poi al sindaco. A queste è seguito un ordine del giorno analogo, che ha ottenuto un ampio consenso in consiglio. È stata l’unica nostra azione che ha registrato un supporto unanime, che dava mandato alla giunta per aprire questo tipo di struttura”. La nuova riforma regionale, però, “ha posto una pietra tombale a quanto previsto dalla legge Telesca”.

Le capigruppo di Progetto e Uniti per Cormons, Elena Gasparin e Lucia Toros, hanno quindi rimarcato l’importanza di questo modello. Soprattutto in vista dell’arrivo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il quale “chiede di adeguare la propria pianificazione su nuovi standard - prosegue l’opposizione -, tra cui proprio la medicina di prossimità”. Toros ha quindi ricordato che “nella precedente amministrazione, abbiamo provato a fare questo percorso, anche se ci sono state delle difficoltà iniziali di rodaggio. È un ritorno alle origini”.

Nella nuova impostazione, il centrosinistra guarda al rafforzamento dei servizi già esistenti - come fisiatria, cardiologia, oculistica e ginecologia -, oltre al loro ampliamento. Tra le attività ipotizzate, l’aggiunta delle vaccinazioni pediatriche nonché per adulti, oltre a diventare un punto di riferimento per servizi di prossimità per le malattie croniche: “Una risposta locale per evitare di recarsi in ospedale”. Per far questo, però, “bisogna ampliare l’organico - evidenza Gasparin - attraverso nuove assunzioni. L’Azienda sanitaria deve inserire Cormons nel suo Atto aziendale”.

“Lo Stato ha dato le linee guida e ora queste indicazioni devono essere declinate nei singoli contesti”. La mozione, nei fatti, chiederà quindi “di dare ampio mandato al sindaco di promuovere tutte le azioni necessarie alla trasformazione della sede distrettuale di Cormons in struttura territoriale specifica quale la ‘Casa della comunità’, come previsto anche dal modello organizzativo del Servizio sanitario regionale”. Le tre esponenti hanno quindi ringraziato gli operatori sanitari per l’impegno messo in atto in questi ultimi due anni: "Non bisogna puntare sulla sanità privata".

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