San Rocco posa la pietra per Herskovitz, deportato e ucciso dai nazisti

San Rocco posa la pietra per Herskovitz, deportato e ucciso dai nazisti

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San Rocco posa la pietra per Herskovitz, deportato e ucciso dai nazisti

Di Redazione • Pubblicato il 12 Apr 2023
Copertina per San Rocco posa la pietra per Herskovitz, deportato e ucciso dai nazisti

Martedì la cerimonia con la scuola Ascoli, il ricordo dell'imprenditore ebreo goriziano ucciso ad Auschwitz a 37 anni.

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Sarà dedicata a Ladislalo Herskovitz la nuova pietra d'inciampo che sarà posata a Gorizia, precisamente a San Rocco, martedì 18 aprile alle 10. Si tratta della prima Stolpersteine del rione, che sarà collocata in via Lunga. L'iniziativa è stata curata dalle associazioni Amici d'Israele, Centro per le tradizioni di Borgo San Rocco, dal Comune di Gorizia e dalla scuola media Ascoli, attraverso l'interessamento della professoressa Cinzia Beltrame.

Alle ore 10, la professoressa Laura Grandi, violinista goriziana, introdurrà l'evento con alcune musiche della tradizione ebrea, quindi i discorsi ufficiali, gli scritti e le letture dei ragazzi della scuola media e la posa della pietra di inciampo a ricordo del borghigiano Ladislao, assassinato nel campo di sterminio di Auschwitz. La pietra ricorderà quindi Herskovitz, italianizzato in Ercoli, nato a Fiume il 10 dicembre 1906 e figlio di Samuele Herskovltz e Laura Starck (o Stark).

Si era trasferito a Gorizia nel 1932. Era industriale, proprietario della Fabbrica Mobili L. Ercoli situata in via Lunga 58, dove si trovava anche la sua abitazione. Un capannone della fabbrica era stato requisito dall'esercito italiano e vi alloggiava un reparto militare. Dopo l'8 settembre 1943, temendo noie a causa della presenza di truppe nell'area della fabbrica, Ladislao Herskovitz si recò a Venezia. Rassicurato da amici goriziani che tutto era tranquillo, rientrò in città. Fu arrestato pochi giorni dopo, intorno al 18 settembre 1943, presumibilmente in seguito a denuncia di un suo inquilino tedesco.

Detenuto nelle carceri di Gorizia e di Trieste, fu deportato da Trieste il 7 dicembre1943 per Auschwitz, dove, secondo alcune testimonianze, fu ucciso appena arrivato, l'11 dicembre 1943. Aveva appena compiuto 37 anni. "Si ringraziano le associazioni, il Comune di Gorizia e la scuola Ascoli per il corale e comune impegno - così gli organizzatori - nella valorizzazione e conservazione della memoria di fatti, vicende e persone che hanno segnato in modo indelebile la storia del del territorio".

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