Dal consiglio comunale di ieri
San Pier, ritirato in consiglio il punto sull'antenna: si farà su un terreno privato
Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno per essere vicino al popolo Ucraino. Nessuna discussione sul tema antenna.
Un consiglio comunale breve, rimasto solo con un punto all’ordine del giorno. A San Pier d’Isonzo, ieri sera, l’assise riunite nell’aula del consiglio comunale si sono concluse dopo la votazione, all’unanimità, della mozione a sostegno del popolo ucraino e ai cittadini ucraini residente in paese e agli italiani in Ucraina, proposta dalla maggioranza e letta dal vicesindaco, Michele Fappani, si sono sciolte. Perché il primo punto, quello che avrebbe dovuto riguardare, sostanzialmente, un’antenna telefonica, è stato ritirato a inizio seduta dalla stessa maggioranza.
Di fatto, a quanto appreso, la procedura proseguirà, secondo i termini e le modalità consentite dalla legge e dai vari piani della telefonia, nel Comparto di espansione C3, ovvero un terreno di proprietà privata dall’altro lato di via Gramsci rispetto all’area parrocchiale.
Una decisione politica, quella di ritirare il punto, che il sindaco, Claudio Bignolin, ha voluto chiarire fin da subito. “Posto che non entusiasma questa amministrazione nessuna installazione di nuovi impianti di telefonia, acclarato però che la normativa vigente non consente al Comune di vietarle qualora inserite nelle aree di ricerca individuate, ci sarebbe piaciuto poter preventivamente indire una riunione di consulta urbanistica, dove all'interno di essa ci sono competenze tecniche ma anche portatori d'interesse del paese, per ascoltare e bilanciare gli effetti della questione per poi decidere”.
Consulta non ancora formata causa, secondo il primo cittadino, la mancanza di comunicazione delle candidature da parte di due gruppi di minoranza. “Per essere chiari l'amministrazione il 2 febbraio diede dieci giorni di tempo per comunicare i nomi delle persone che li avessero rappresentati e a tutt'oggi, 26 giorni dopo, non è pervenuta alcuna comunicazione. Abbiamo, invece, indetto una riunione dei capigruppo ove confrontarci. Una volta spiegato il percorso sin qui intrapreso, il punto all'ordine del giorno, considerate anche le nostre perplessità in ordine al forte impatto visivo dell'impianto in questione, più di qualche componente, per diversi motivi, ha manifestato perplessità se non contrarietà. Alla chiusura della riunione l'amministrazione ha garantito ai presenti che sulla questione si sarebbe fatta sintesi di tutti gli interventi. Considerato che i controlli per la tutela della salute sono di competenza di altri enti, dal punto visivo si concorda unitamente ai gruppi di opposizione, come emerso nel confronto della conferenza dei capi gruppo, di mediare con lliad affinché realizzi l'antenna nel sedime adiacente alla lottizzazione C3”, ha proseguito il sindaco.
“Dispiace rimarcare, ma faremo tesoro di questa vicenda, come una riunione dei capigruppo sia stata interpretata dall'intera minoranza consiliare come una decisione già presa, quando penso che su scelte di tale portata il confronto democratico all'interno delle istituzioni sia la via da perseguire sempre, anche per tale ragione vi esorto a fornire i nominativi di vostra competenza della consulta urbanistica – ha concluso il primo cittadino - al fine di istituire quanto prima tale importante organo consultivo”.
Non ne è seguita, dunque, alcuna discussione anche se non è mancato il commento da parte della minoranza. “Il ritiro del punto dimostra una coda di paglia nei confronti di un argomento portato alla riunione capigruppo”, chiosa Nicole Galateo del Gruppo Liberale per San Pier. “Nella riunione capi gruppo sindaco e vicesindaco avevano infatti espresso la volontà per rendere disponibile una porzione di terreno vicino il parcheggio di via Gramsci e fare posizionare ad una società l’antenna ed incamerare 6mila euro all' anno”.
Galateo punta il dito sulle accuse riguardanti la consulta: “Durante la riunione capigruppo il sindaco non ha minimamente accennato alla consulta urbanistica, non ha richiesto per l’argomento antenna alcuna convocazione della consulta e non ha certamente fatto partecipe la cittadinanza. La loro fortuna è aver trovato al momento dell' nsediamento importati contributi ottenuti dalla precedente amministrazione Zandomeni, per oltre 500mila euro a favore della comunità”, conclude Galateo.
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