L’INTERVENTO
San Pier, Nicolodi su opere e urbanistica: «Cittadini in attesa di risposte concrete»
Il consigliere di Cuore Comune critica i lavori a rilento della rotonda di ingresso al paese e interroga la giunta sulle condizioni di via Rosarol. Focus su arredo urbano e medici di base.
Elena Buson Nicolodi, consigliere comunale di minoranza della lista “Cuore Comune” a San Pier d'Isonzo, ha presentato diverse richieste di accesso agli atti e - in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale - alcune interrogazioni su temi di interesse collettivo per la comunità sanpierina. «È mia intenzione garantire la trasparenza e il dialogo con i cittadini» afferma Nicolodi. Tra le richieste di accesso agli atti, una riguarda i lavori in programma sulla Strada Provinciale 12, all’intersezione con la viabilità comunale, ovvero la nuova rotatoria della quale numerosi cittadini si sono lamentati per pericolosità e «che dopo più di un anno è ancora provvisoria».
Un’altra richiesta si riferisce alla documentazione relativa alla "bretella di connessione tra la rotatoria sulla Strada Provinciale 12 e via Montes”: «un progetto di cui vorremmo capire meglio finalità e dettagli». «Un altro punto su cui ho richiesto spiegazioni – continua il consigliere - riguarda il campo da calcio in erba sintetica. La Commissione Europea ha annunciato che a partire dal 2030 i campi in erba sintetica saranno vietati a causa dei materiali utilizzati, considerati dannosi per la salute e per l’ambiente. Mi chiedo se l'amministrazione stia già considerando alternative sostenibili per il futuro».
Buson ha pure presentato un’interrogazione sulla proroga della manutenzione straordinaria della viabilità di Via Rosarol risalente alla scorsa estate. «La motivazione addotta, ovvero la difficoltà di reperire i materiali a causa della chiusura per ferie degli stabilimenti produttivi, non sembra potersi considerare un evento imprevisto – spiega Buson - ritengo che la pianificazione della manutenzione debba essere più accurata per evitare ritardi ingiustificati».
Un altro tema che sta particolarmente a cuore al consigliere è quello dell’arredo urbano collegato ai fondi ricevuto tramite il Distretto del Commercio. «Il progetto attuale che prevede una spesa complessiva di 25mila euro per due panchine e un totem, non mi sembra sufficiente per rilanciare l’immagine del nostro paese. Non vi sono attrazioni o iniziative che incentivino le persone a sedersi su quelle panchine, e per questo mi chiedo se non sia necessario un piano più ampio e strategico per migliorare davvero la qualità degli spazi pubblici. Inoltre, vorrei precisare che le panchine tutt’ora presenti risultano in situazione di degrado».
Tra le interrogazioni presentate anche quella sulla carenza dei medici di base e sull'operatività dell’ufficio tecnico comunale risultato «sovraccarico e sotto organico da tempo». «Dopo aver atteso i 30 giorni previsti per ricevere la documentazione relativa alle mie richieste di accesso agli atti, mi è stata invece recapitata una risposta evasiva: 'Si prega di circostanziare meglio la richiesta, da limitare a specifici atti'. Nessuna documentazione è stata fornita, e questo solleva preoccupazioni sull’effettiva capacità dell’ufficio di gestire le richieste in modo efficiente» lamenta Buson. «La mancanza di risposte concrete e il continuo rinvio crea incertezza tra i cittadini che si chiedono quando verranno affrontate seriamente queste problematiche che riguardano il benessere e la vivibilità del paese» così in chiusura il consigliere.
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