Dal consiglio del 30 dicembre
San Pier d'Isonzo, Zandomeni la spunta sulla mozione di sfiducia
Assise pubblica accesa per i vari punti all'ordine del giorno, tra cui la mozione di sfiducia al sindaco. Dibattito sulle opere pubbliche e il consigliere Visintin viene allontanato dall'aula.
Nonostante la modalità telematica con la quale è stato convocato, il consiglio comunale di San Pier d’Isonzo, riunitosi il 30 dicembre, sera è stato ugualmente movimentato. Vari i punti discussi, prima fra tutti la mozione di sfiducia al sindaco presentata dal gruppo consiliare di minoranza. Mozione non passata con la maggioranza che ha votato a favore del proprio sindaco ma mostrando, in ogni caso, alcuni cedimenti di alcuni consiglieri in altri punti trattati: alcune le astensioni che non hanno, comunque, portato a cambi di rotta amministrativi.
La mozione di sfiducia, oltre a presentare vari punti che secondo l’opposizione non sono stati affatto portati a termine, constatava “che l’operato in questi quattro anni e mezzo di mandato si è caratterizzato per gravi inadempienze ai più elementari dettami di correttezza e buona gestione politico-amministrativa, che lo stato di abbandono amministrativo in cui versa il nostro comune è un dato di fatto incontrovertibile” e che “balza immediatamente agli occhi come l’attività politico amministrativa è pesantemente ingessata e incoerente a se stessa”, citando i lavori per la nuova sede sociale dell’Isonzo Calcio, “in ritardo da ormai oltre un anno”, o “la non decisione sui problemi viari del borgo di Basegliano” e “la non partecipazione frequente a bandi regionale finanziati al 100% dalla nostra Regione Fvg”.
Problemi cui ha risposto in primis l’assessore all’urbanistica Lorenza Martellos, sottolineando come alcune problematiche quali la manutenzione del verde siano da imputare “alle poche risorse che il comune ha a disposizione e visto il chilometraggio dello stesso in relazione alla popolazione” e ricordando come “vari lavori sono in orario, come la manutenzione del tetto dell’ex scuola di Cassegliano”. “Per il forno crematorio c’era la proposta ma da noi non ha avuto buon fine”, ha proseguito Martellos. “In questi anni, guardando in generale, sono stati realizzati tanti piccoli progetti, sono stati portati a casa numerosi contributi, dalla riqualificazione del campo sportivo alla quella del centro urbano. Le piccole asfaltature, ad esempio, sono grandi per chi le aspetta da anni”.
Relazione cui ha replicato il consigliere di minoranza Fausto Visintin. Dalla vivacità dell’argomentazione l’amministrazione ne è uscita come “una ciurma” e, dopo i vari richiami da parte del sindaco, lo stesso Visintin, ribattendo come “questa non è democrazia ma stalinismo”, è stato espulso dall’aula.
La discussione sul tema si è conclusa con le comunicazioni del sindaco. “San Pier d’Isonzo mi vuole così – ha ribattuto il primo cittadino, Riccardo Zandomeni – mi ha voluto come assessore e adesso come sindaco. La mozione di sfiducia dovreste proporla per voi stessi”, ha concluso verso la minoranza.