L'appuntamento
San Pier d'Isonzo, taglio del nastro per la decima edizione della scuola per campanari
Ancora tre sabati per salire sul campanile della già pieve e provare l'antica arte degli Scampanotadors.
È il decimo anno per la scuola per campanari di San Pier d’Isonzo. Un appuntamento ormai tradizionale che vede impegnata la Squadra degli Scanpanotadori Bisiachi di Fogliano e San Pier d’Isonzo in un appuntamento inserito all’interno delle Scuole Campanarie dell’Associazione Campanari del Goriziano. Già due lustri di impegno, iniziati nel 2012 con Emanuele Franco e proseguiti, negli anni, con Ivan Bianchi e Fabiano Guanin.
La prima lezione, come ormai da tradizione, ha visto la presenza non solo del vicario parrocchiale, don Lucio Comellato, e del sindaco, Claudio Bignolin, ma anche dell’intera squadra e dell’ex assessore Marta Lollis. Evidentemente affezionato all’evento, è passato per un saluto anche l’ex sindaco, Riccardo Zandomeni, ora consigliere tra le file dell’opposizione.
“Siamo molto contenti di dare inizio alla scuola di San Pier d’Isonzo proprio mentre si avvia alla conclusione lo storico corso di San Lorenzo Isontino”, ha ricordato il vicepresidente dei Campanari del Goriziano, Marco Postir. “A breve partirà anche Scodovacca e poi Medea. Sono appuntamenti importanti per mantenere viva l’antica arte degli scampanotadors”.
“Il nostro – ha ricordato il primo cittadino – è sicuramente il campanile più bello della Bisiacaria ed è bello che possa risuonare ancora, specialmente per momenti come le scuole dove si trasmette una tradizione ai più giovani. Il campanile è comunità”.
Soddisfatto anche don Lucio. “Il suono delle campane richiama l’uomo al mistero ma anche agli altri. La campana, suonando, ci fa muovere di casa o comunque ci fa comprendere che non viviamo soli”.
Ancora nessun nuovo allievo, ma ben due conferme dal corso del 2021. Tra i vari Stefan di Ronchi dei Legionari, già premiato per la partecipazione alla festa annuale a Begliano proprio a settembre 2021 e che si può ben dire parte della squadra. Ma anche Giacomo, di San Pier d’Isonzo, che trascorre volentieri qualche ora dall’alto del campanile.
“In questi due anni di pandemia non ci siamo mai fermati – ha ricordato il maestro, Ivan Bianchi – attrezzandoci sempre con le ultime disposizioni e tutti i dispositivi, dalle mascherine al gel disinfettante prima di salire sulla torre. Siamo un po’ da apripista, testando le disposizioni che poi possono essere utili per altre scuole o altre rassegne”.
L’iscrizione è gratuita e si può effettuare al +39 3270070600, Ivan, o al +39 333 899 6068, Fabiano. I prossimi appuntamenti sono per gli altri tre sabati di febbraio dalle 15.30 alle 16.30. L’accesso, secondo le disposizioni emanate dall’Arcidiocesi di Gorizia, sono con l’apposita mascherina FFP2 e con Super Green Pass obbligatorio per gli over 50.
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