La decisione
San Pier d'Isonzo, il Covid ferma per il secondo anno di fila la secolare Sagra de San Piero
Una riunione tecnica del Comitato Sagra ha vagliato le numerose ipotesi. Difficoltà e incertezze normative non facilitano l'organizzazione di eventi di tale portata.
Un appuntamento tradizionale, così come le numerose altre sagre e feste popolari del Territorio, che per il secondo anno consecutivo non si potrà ripetere. Si tratta della Sagra de San Piero (nella foto di repertorio l'edizione 2017), la secolare festa che accompagna il santo patrono di San Pier d’Isonzo. A deciderlo, ieri sera, una riunione tecnica cui hanno partecipato alcuni volontari del Comitato Sagra assieme al vicario parrocchiale e già parroco don Lucio Comellato.
Una decisione non semplice, sia dal punto organizzativo che “sentimentale”, se l’accostamento è concesso allo scrivente. A confermarlo è Edi Novello del Comitato Sagra. “Ci sono tante incognite – precisa Novello – tra cui le normative che cambiano in continuazione, il coprifuoco ancora presente e la certezza di lavorare in perdita”.
Con ogni probabilità, normative permettendo, verrà organizzato qualcosa il giorno dei Santi Pietro e Paolo, ma in giornata. “Ci siamo confrontati e informati, tante altre sagre non si faranno per il secondo anno di fila – prosegue Novello – si pensi che un tavolo da otto persone ne può ospitare solamente tre per le attuali normative. L’organizzazione non è affatto semplice e c’è un rischio penale per chi la organizza che nessuno di noi si sente di assumere”.
“Anche io sono triste – conclude – perché alla Sagra ci tengo, è una tradizione e ci lavoriamo con passione da anni ma in queste condizioni è meglio non rischiare”.
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