San Pier d'Isonzo, botta e risposta tra Fappani e Zandomeni sulle 'regalie elettorali'

San Pier d'Isonzo, botta e risposta tra Fappani e Zandomeni sulle 'regalie elettorali'

Querelle nata dal consiglio comunale

San Pier d'Isonzo, botta e risposta tra Fappani e Zandomeni sulle 'regalie elettorali'

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 07 Dic 2020
Copertina per San Pier d'Isonzo, botta e risposta tra Fappani e Zandomeni sulle 'regalie elettorali'

Una diatriba nata all'interno dell'assise comunale. Scontro tra il consigliere Fappani e il sindaco Zandomeni, la minoranza proporrà la mozione di sfiducia.

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Che l’ultimo consiglio comunale di San Pier d’Isonzo, convocato in via telematica per il rispetto delle normative nazionali e regionali contro la diffusione del Covid-19, sia stato movimentato non v’è dubbio. Così come era sicuro che ci sarebbero stati strascichi anche nei giorni seguenti.

Dopo le dichiarazioni a mezzo stampa del sindaco, Riccardo Zandomeni, l’opposizione scende in campo. Nello specifico il consigliere Michele Fappani, capogruppo di San Piero Idee in Comune, che sottolinea come “Domenica 6 dicembre sul quotidiano Il Piccolo il Sindaco dichiara che il Consigliere Comunale e Capogruppo Michele Fappani durante la seduta consiliare del 30 novembre avrebbe definito come “Regalie Elettorali” i contributi elargiti attraverso una delibera di giunta del 1° dicembre, in giunta non in consiglio comunale, tra l’altro il giorno dopo, i contributi alle associazioni”, sottolinea Fappani. “Falso – prosegue il consigliere - il sindaco ha mentito perché nella seduta del 30 novembre non si è minimamente parlato di contributi alle associazioni né in qualità di capogruppo ho fatto un intervento che parlasse di ciò. La sua impreparazione e incompetenza anche nel raccontare bugie ha passato il limite”.

“Il sindaco sa che mi riferivo alla questione rincaro TARI, ed era chiaro dal mio intervento, in quanto hanno preferito spalmare su tre anni l’aumento di quasi 15mila gravando così anche i prossimi bilanci della futura amministrazione di uscite perché troppo impegnati a spendere inutilmente i nostri soldi. Inoltre, chiunque abbia esperienza amministrativa sa che prima bisogna votare l’assestamento di bilancio, cosa che si stava facendo in quella seduta, ed eventualmente dopo attraverso una variazione di bilancio in giunta (fatta il 1° dicembre dopo la seduta consiliare in questo caso) o con l’approvazione del riparto si può determinare i contributi alle associazioni”.

“Mai e poi mai mi sarei permesso di esternare una critica all’associazionismo locale che è la spina dorsale del nostro paese”, prosegue Fappani. “Sono iscritto a numerose associazioni della nostra comunità e sono da anni sponsor della locale squadra di calcio, non ho mai ritenuto di doverlo dire pubblicamente fino ad oggi proprio perché non ritengo abbia nulla a che fare con il mio impegno amministrativo, ma le bugie dette dal sindaco meritano una replica sincera e corretta. Ci spieghi semmai come mai il Vicesindaco Bevilacqua ha definito la nostra mozione che abbiamo presentato alcuni mesi fa per aiutare la comunità con misure concrete solo propaganda elettorale, ci spieghi lui come mai hanno bocciato la nostra mozione scuole salvo poi nei mesi successivi mettere in atto quasi tutto di quello proposto, ultima in ordine di tempo appalto alla ditta costruzioni Isonzo per rifare l’ingresso posteriore della scuola elementare, ci spieghi come ha promesso in campagna elettorale di rinunciare all’indennità da Sindaco e dopo un anno e mezzo in silenzio ha deciso di riprendersela mancando l’ennesima promessa elettorale fatta”.

Spiace constatare come la continua propaganda perpetrata dal Sindaco per coprire le sue mancanze amministrative sia sfociata in una bassezza del genere. Ci parli piuttosto dei ritardi (oltre un anno e mezzo) dei lavori per la nuova sede sociale dell’Isonzo Calcio, o che fine ha fatto la società di Karatè trasferita a San Canzian d’Isonzo in silenzio e ci spieghi come mai ha dormito fino a sotto scadenza elettorale dimenticando il perché era stato eletto anziché inventarsi di sana pianta bugie”.

“Ci vediamo costretti a presentare una mozione di sfiducia nei confronti di un sindaco che nel suo delirio amministrativo ha ormai perso ogni cognizione su dove si trovi e di cosa si parla. E giunto ormai il momento che anche il consiglio comunale come molto presto fortunatamente faranno anche gli elettori di san Pier d Isonzo si interroghi sulla reale necessità che Zandomeni sia ancora il sindaco della nostra comunità”.

Il sindaco replica come “sia già la seconda volta che l’opposizione scrive sui social chiedendo, in sostanza, le mie dimissioni. La prima volta era stata per un ritardo di una settimana sui contributi scolastici ma era stata ritirata quando avevamo fatto notare che con l’assessore Visintin al bilancio (attualmente all’opposizione, ndr) il ritardo era stato di cinque mesi. Non è importante il contesto in cui l’affermazione è stata fatta ma il contenuto: l’affermazione del consigliere Fappani c’è stata. Quante volte noi siamo stati attaccati da loro sui Social?”, conclude Zandomeni. 

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