Da San Martino del Carso a Budapest, in Ungheria il diario ritrovato di János Gunesch

Da San Martino del Carso a Budapest, in Ungheria il diario ritrovato di János Gunesch

L'appuntamento

Da San Martino del Carso a Budapest, in Ungheria il diario ritrovato di János Gunesch

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 28 Set 2022
Copertina per Da San Martino del Carso a Budapest, in Ungheria il diario ritrovato di János Gunesch

Il volume è stato pubblicato dal Gruppo Speologico Carsico in due lingue, italiano e ungherese, e racconta del territorio e della prigionia.

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Sarà presentato a Budapest, in Ungheria, il 4 ottobre alle 17, nel prestigioso archivio di Budapest, in Teve Utca 3-5, l’ultima pubblicazione edita dall’associazioneGruppo Speleologico Carsico e dell’associazione ungherese Nagy Háború Kutatásáért Közhasznú Alapítvány, ovvero il diario del soldato ungherese János Gunesch. Il lavoro, dal titolo “Il mio diario del campo di battaglia e della mia prigionia di guerra 1915-16-17”, è la riedizione con traduzione di un diario inedito di un fante magiaro che combatté la sua guerra a San Martino del Carso e che dopo la sua cattura trascorse la sua lunga prigionia all’interno del Regno d’Italia. È stato stampato per la prima volta in doppia lingua italiano e ungherese su unica pubblicazione.

Dopo la grande partecipazione di pubblico alle due presentazioni in territorio italiano di San Martino del Carso e di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, all’inizio di settembre, con la partecipazione di importanti autorità civili, religiose e militari provenienti anche dall’Ungheria, sarà ora la volta della prima presentazione nella capitale ungherese, che è anche la sede del primo reggimento Honvéd a cui apparteneva il soldato János Gunesch e che da qui partì nel maggio del 1915 verso il fronte italiano, dapprima sul settore dell’attuale paese di Cave del Predil, allora Raibl sul confine dell’impero austro ungarico.

La presentazione verrà introdotta dal direttore degli archivi di Budapest Capitale, il dottor Kenyeres István e sarà moderata dallo storico e presidente della associazione NHKA Pintér Tamás, interverranno oltre allo stesso Pintér anche il curatore del diario Juhász Balázs, Gianfranco Simonit in rappresentanza del Gruppo Speleologico Carsico di San martino del Carso, gli storici militari Ferenc Pollmann e Katona Csaba, con la presenza di autorità civili e militari di stanza nella capitale magiara.

Sarà anche questa un’occasione per parlare in una delle più importanti capitali d’Europa di San Martino del Carso, della storia del territorio e della vita dei prigionieri reclusi nella Rocca di Scandiano, che da come viene raccontato nel diario dallo stesso Gunesch era uno dei campi di prigionia gestiti con più umanità del resto del Regno.

Il diario è un lavoro in collaborazione tra le due associazioni ed è stato stampato con il contributo della BCC di Staranzano e Villesse e della Nemzeti Kulturális Alap, il fondo nazionale per la cultura ungherese. 

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