San Lorenzo, imprenditori e sacerdoti discutono di futuro a Lis Neris

San Lorenzo, imprenditori e sacerdoti discutono di futuro a Lis Neris

IL CONVEGNO

San Lorenzo, imprenditori e sacerdoti discutono di futuro a Lis Neris

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Giu 2023
Copertina per San Lorenzo, imprenditori e sacerdoti discutono di futuro a Lis Neris

Imprenditori, dirigenti e sacerdoti si sono confrontati sul tema del lavoro e giovani, «vivono l'incertezza della vita e la precarietà».

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Ieri sera l'azienda agricola Lis Neris di San Lorenzo Isontino ha ospitato il convegno "Giovani e lavoro tra fatiche e speranze", promosso dalla Pastorale diocesana Sociale e del Lavoro. Ospiti dell’incontro sono stati il gesuita padre Luciano Larivera, teologo e direttore del Centro Culturale "Veritas" di Trieste; Vittorio Gradenigo, presidente dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid) della provincia di Gorizia, Francesco Augrusa, vicepresidente nazionale del Movimento Giovani dell'Ucid, e Cristiano Bazzara, direttore dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone.

A moderare il dibattito e guidare i lavori, è stata la giornalista Luisa Pozzar, componente della Giunta nazionale dell’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi). “Abbiamo deciso di avviare un dialogo per percorrere vie convergenti – sono le parole del direttore della pastorale del lavoro, Frà Roberto Benvenuto – abbiamo bisogno di annunciare la speranza”. L’arcivescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli ha rivolto il suo saluto via video. “I desideri e le speranze dei giovani vivono l’incertezza della vita e la precarietà” ha spiegato il presule che ha fatto riferimento anche a un mondo del lavoro in continuo cambiamento.

Ha quindi sottolineato l’importanza delle relazioni sociali in un momento complesso come quello attuale. Padre Larivera ha offerto un intervento di carattere spirituale sul tema della serata. Ha citato il profeta Gioele per rendere l’idea. “Diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni”. “Ai giovani – ha spiegato il teologo – compete la profezia, loro partono da punti di vista ideali ma concreti come la sostenibilità ambientale e il contrasto alla corruzione. Agli anziani invece compete la sapienza, quella capacità operativa che serve ma non intesa come una soluzione nebulosa”.

Larivera ha usato l’immagine dell’ancora come segno di speranza necessaria per i giovani. Una virtù teologale che richiede di “vivere allineando vita e lavoro senza personalismi ma creando germogli, cercando e creando alleanze”. Gradenigo ha poi delineato il quadro socio economico dell’ex provincia di Gorizia. “A Gorizia – sono le parole di Gradenigo – negli anni, il commercio si è spento. L’economia è in recessione, sono pochi gli esempi virtuosi. Gli studenti non vivacizzano la città, sembrano non integrarsi. Mancano una visione sul futuro della città e una classe dirigente di spessore”.

Per il presidente Ucid, il Monfalconese è invece in ripresa grazie al suo indotto industriale; Grado vive di turismo e nel Cormonese, centrale è il settore vitivinicolo “che attira un turismo di qualità proveniente dalle vicine Slovenia e Austria. Lo squilibrio demografico presenta ormai il conto sul sistema del welfare. Saranno necessarie politiche che sappiano invertire la rotta e convertire l’andamento della natalità”. Per Francesco Augrusa, vice presidente nazionale del Movimento Giovani dell'Ucid, bisogna focalizzare l’attenzione e lavorare sulla creazione di premesse per “una speranza organizzata”.

“Si tratta di un modello virtuoso – ha spiegato Augrusa – che mette a fattor comune le esigenze di tutto il comparto imprenditoriale com’è avvenuto in una prima esperienza in Emilia Romagna nel settore della meccanica e della meccatronica, che ha visto unite Ucid, Acli, aggregazioni laicali e le pastorali sociali diocesane”. “Il lavoro è fatica e bellezza ma è anche orgoglio” ha affermato il direttore dello stabilimento Fincantieri, Bazzara. “Abbiamo scelto di farci conoscere – ha continuato Bazzara - di aprire l’azienda ai giovani. Un’azienda che ha avviato processi moderni e conta su tante varietà professionali".

"Siamo entrati a scuola come docenti. All’Isis Pertini di Monfalcone abbiamo organizzato un corso di approfondimento sulla navalmeccanica. All’Accademia del Mare di Trieste, è stato proposto il corso per progettare e costruire un blocco di nave”. Bazzara ha fatto sapere che ci saranno delle proposte di assunzione rivolte ad alcuni studenti meritevoli. “Il nostro obiettivo – ancora il direttore – è quello di avvicinare i giovani allo stabilimento".

"In cantiere si fa squadra, c’è fatica ma anche tanta passione. Abbiamo bisogno di tante figure, di giovani disposti a fare fatica e che sappiano mettersi in gioco facendo conciliare lavoro e vita personale”. Il convegno, che ha visto una sorprendente partecipazione fatta di amministratori locali, imprenditori e lavoratori che ha stimolato molti pensieri testimoniati da ricchi interventi sulle tematiche discusse. Sembra allora che “destreggiarsi tra fatiche e speranze” senza tralasciare l’aspetto fondamentale della dignità nel lavoro, sia possibile. Le premesse concrete e l’intenzione che tutto non resti solo uno sogno, ci sono.

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