San Canzian, i lavori di Rfi non convincono il Comune: «Noi non coinvolti nel progetto»

San Canzian, i lavori di Rfi non convincono il Comune: «Noi non coinvolti nel progetto»

Le risposte

San Canzian, i lavori di Rfi non convincono il Comune: «Noi non coinvolti nel progetto»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 25 Gen 2023
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L'assessore ai lavori pubblici, Luciano Dreos, lamenta una scarsa condivisione da parte dell'azienda.

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Non convincono del tutto l’amministrazione comunale di San Canzian d’Isonzo le risposte ai sedici punti che il comune aveva inviato a Rfi circa il “Potenziamento della linea Venezia – Trieste, variante Isonzo”. Di fatto, nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha inviato al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, oltre che al Servizio valutazioni ambientali della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, le proprie osservazioni sulla Procedura di Valutazione di impatto ambientale sul progetto di fattibilità tecnico-economica già citato.

“Le nostre osservazioni hanno analizzato puntualmente quanto contenuto nel documento “Risposta alle richieste di integrazione formulate dal MASE” predisposto da Rfi. Nello specifico sono state esaminate le risposte che ci sono state date in merito alle nostre osservazioni fatte al progetto di fattibilità tecnico economica dello scorso gennaio”, rileva l’assessore ai lavori pubblici, Luciano Dreos.

“Soprattutto per quanto riguarda le varie controdeduzioni che Rfi ha risposto come «Il nuovo tracciato della ex SP1 verrà raccordato per fasi alla rete esistente senza la necessità di prevedere lunghe interruzioni della circolazione. Non si ritiene necessario prevedere una viabilità provvisoria» dimenticando quanto affermato da RFI stessa quando, nella documentazione inviataci in merito, scrive “L'opera (la modifica di tracciato della SP1 n.d.r.) non può essere completata prima dell'attivazione della nuova variante ed alla dismissione della linea storica, la strada dovrà necessariamente essere interrotta per un lungo periodo». Non siamo specialisti in materia, ma riteniamo che per la costruzione e messa in esercizio della nuova variante e per la dismissione della linea storica, passeranno alcuni mesi se non anni e per questo riteniamo ancora una volta improponibile far passare tutto il traffico leggero e pesante per via Roma a Pieris”, sottolinea ancora Dreos.

Dal canto suo l’amministrazione ha, poi, sottolineato come sia fondamentale “la necessità della costruzione di un raccordo stradale e di un passaggio a livello provvisori. Per le motivazioni di cui sopra non crediamo quando RFI afferma che all’abitazione di via Arno «l'accessibilità sarà sempre garantita anche in fase di cantiere» scordando che questa si troverà isolata e inaccessibile per un lungo periodo trovandosi tra la linea storica e la costruenda variante ferroviaria. Riteniamo più che mai necessario trovare la risoluzione del problema da subito e non demandarla a quando inizieranno le operazioni di cantiere”, rileva Dreos.

Tra le varie tematiche anche la viabilità di cantiere alternativa proposta dal Comune di San Canzian cui Rfi ha risposto come “la questione sarà affrontata nella futura conferenza dei servizi”. Non ultimo il “rifiuto da parte di Rfi a partecipare a un’assemblea pubblica per spiegare il progetto e informare i cittadini sull’impatto che l’opera avrà nei loro confronti, adducendo come giustificazione che « L'intervento in esame non rientra nelle fattispecie individuate nell'Allegato 1 del DPCM 76/2018 relativamente all'obbligo di indizione del dibattito pubblico». Se questa – conclude Dreos – è la nuova politica di Rfi, cioè di non collaborazione con le amministrazioni comunali interessate dall’opera, se ne assuma a pienamente la responsabilità”.

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