San Canzian d'Isonzo, il mercurio sugli argini dell'Isonzo è sia naturale che 'scarto' delle miniere di Idrija

San Canzian d'Isonzo, il mercurio sugli argini dell'Isonzo è sia naturale che 'scarto' delle miniere di Idrija

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San Canzian d'Isonzo, il mercurio sugli argini dell'Isonzo è sia naturale che 'scarto' delle miniere di Idrija

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 01 Mar 2021
Copertina per San Canzian d'Isonzo, il mercurio sugli argini dell'Isonzo è sia naturale che 'scarto' delle miniere di Idrija

Il sindaco, Claudio Fratta, replica ad un'interpellanza del consigliere Rossi in consiglio comunale che chiedeva delucidazioni sulla presenza di mercurio nel territorio comunale.

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Il mercurio presente nel territorio comunale di San Canzian d’Isonzo è frutto non solo di fenomeni naturali connessi alla disgregazione e trasformazione del suolo medesimo, ma anche di contaminazione antropica riconducibile alla miniera di Idrija in Slovenia Occidentale.

A dirlo la risposta del sindaco di San Canzian d’Isonzo, Claudio Fratta, all’interrogazione posta durante l’ultimo consiglio comunale del 26 febbraio, dal consigliere comunale di minoranza Roberto Rossi. Rossi aveva richiesto, "considerato che in pratica tutto il territorio del Comune di San Canzian d'Isonzo è potenzialmente inquinato da mercurio con valori stratosferici come dimostrato dagli atti ufficiali", "se i cittadini e le aziende del territorio erano stati informati mediante qualsiasi mezzo di questa legge regolamento" e "conoscere il numero delle comunicazioni".

“Le analisi effettuate dagli enti preposti hanno evidenziato la presenza su ampia scala di mercurio nella pianura isontina”, precisa la risposta. “La presenza di tale metallo può essere ricondotta agli apporti di sedimenti provenienti dall’Isonzo. Il contenuto di metalli nel suolo, tuttavia, non è solo il risultato di fenomeni naturali connessi alla disgregazione e trasformazione del suolo medesimo, ma è anche il frutto di una contaminazione antropica, che gli studi effettuati riconducono alla miniera di Idrija ( in Slovenia occidentale), che può essere considerata la seconda miniera più grande al mondo per quanto attiene l’estrazione di tale metallo; durante le passate operazioni di lavorazione del minerale, infatti, i residui venivano depositati sulle sponde fluviali dell’Idrjca. Il mercurio, pertanto, è stato trasportato dalle acque dell’Isonzo. Nel processo di costruzione della pianura isontina il fiume Isonzo, attraverso la deposizione di sedimenti a seguito di secolari eventi esondativi, ha svolto la funzione di “diffusore” di tale sedimento contenente mercurio”.

Alla luce della presenza diffusa di tale sostanza, Arpa Fvg ha ritenuto opportuno avviare uno studio dei valori di concentrazione dei metalli nei suoli al fine di fornire sia una conoscenza approfondita sulla presenza del mercurio nell’area indagata che di dare un supporto tecnico per la gestione del territorio, pervenuto agli atti del comune il 28 marzo 2019 a cura della Regione FVG.

Gli esiti dello studio condotto da Arpa hanno evidenziato che la zona caratterizzata dall’anomala presenza di mercurio è individuabile in una fascia di territorio che si sviluppa lungo gli argini dell’Isonzo. Si tratta del frutto di otto campionamenti su area avente destinazione urbanistica prevalentemente agricola, rilevando una concentrazione di Hg superiore alla CSC della colonna B del Tab. 1, All. 5, Tit.V, Parte IV del D.Lgs. 152/2006 in sette casi, e per un solo punto di campionamento i risultati dell'Hg sono inferiori alla CSC della colonna A del Tab. 1, All. 5, Tit.V, Parte IV del D.Lgs. 152/2006;

Va detto che “lo stesso documento evidenzia che, pur in presenza di concentrazioni elevate nella matrice suolo, la caratterizzazione delle forme chimiche ha rilevato che il Hg è prevalentemente presente come HgS (forme cinabrifere) una specie insolubile e dotata di mobilità praticamente nulla verso le altre matrici ambientali. Al contrario, le forme potenzialmente biodisponibili sono quasi totalmente assenti, ovvero, non rilevabili”, prosegue la nota.

“Ci si è celermente attivati per adempiere a quanto prescritto dalla normativa attraverso l’avviamento delle procedure operative ed amministrative e con una determinazione del 14 dicembre si è affidata l’esecuzione dei piani di caratterizzazione dei siti, in cui si è riscontrato il superamento, alla ditta Copernico s.r.l. ad oggi è in fase finale la stesura di tali piani che verranno inviati immediatamente all’autorità regionale per l’approvazione”, specifica il sindaco, Claudio Fratta.

Dal 28 marzo 2019, è stata ricevuta un'unica ulteriore comunicazione di superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione: la stessa è stata inviata dalla società FVGStrade nell’ambito dell’esecuzione di una campagna di analisi finalizzate alla “Caratterizzazione ambientale terre e rocce da scavo” a supporto della progettazione definitiva delle opere di realizzazione pista ciclabile Gorizia Grado (Percorso Internazionale FVG5 – Ciclovia dell’Isonzo) - I stralcio S. Canzian d’Isonzo – Turriaco: “anche tale procedimento è in fase conclusiva”, conclude Fratta.  

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