San Canzian d'Isonzo, 18mila euro alla Caritas per spese alimentari e bollette

San Canzian d'Isonzo, 18mila euro alla Caritas per spese alimentari e bollette

L'aiuto

San Canzian d'Isonzo, 18mila euro alla Caritas per spese alimentari e bollette

Di Redazione • Pubblicato il 29 Nov 2022
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L'amministrazione comunale ha deciso di destinare i rimanenti fondi Covid per aiutare le famiglie in difficoltà.

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Sarà un Natale più sereno per una serie di famiglie e singoli residenti nel territorio di San Canzian d'Isonzo che si trovano in situazione di difficoltà. Il centro di ascolto Caritas della parrocchia dei Santi Canziani martiri potrà sostenerne le spese alimentari e per il pagamento delle bollette grazie ai 18.387 euro che il Comune di San Canzian d'Isonzo ha deciso di erogare alla struttura. "Si tratta di fondi Covid che non sono stati utilizzati dall'ente e vanno spesi entro il 31 dicembre, come ora avverrà", spiega il sindaco Claudio Fratta

L'amministrazione comunale ha deciso di affidarsi al punto Caritas della parrocchia proprio per la diversa possibilità di intervento rispetto all'ente locale rispetto a situazioni aventi necessità di carattere emergenziale. "Ma, ovviamente, non solo, perché abbiamo verificato l'appropriatezza degli interventi di sostegno effettuati nel corso della collaborazione avviata dall'apertura del centro Caritas", aggiunge il sindaco. Il centro di ascolto Caritas collabora fattivamente anche con il servizio sociale comunale, intervenendo nell'aiuto a molte famiglie in difficoltà economiche e che spesso le istituzioni non riescono a intercettare, come rileva l'amministrazione nella delibera con cui ha stabilito di devolvere il fondi Covid rimanenti alla parrocchia di San Canzian d'Isonzo. 

Entro il 31 gennaio il centro di ascolto dovrà inoltre produrre una rendicontazione comprensiva della relazione dettagliata sul tipo di azioni realizzate e il numero di famiglie raggiunte e un rendiconto sull’utilizzo dei fondi. "Tra le persone che saranno raggiunte pensiamo ci possano essere anche i rifugiati ucraini ancora presenti nel nostro territorio e i cittadini che li stanno accogliendo", rileva Fratta. Nell'accordo con la parrocchia è previsto che non meno di 4.200 euro siano destinati alla solidarietà alimentare, mentre la restante somma potrà essere utilizzati per fare fronte all'impattante caro bollette. 

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