San Canzian, approvata la modifica per far procede i lavori all'immobile di via Trieste

San Canzian, approvata la modifica per far procede i lavori all'immobile di via Trieste

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San Canzian, approvata la modifica per far procede i lavori all'immobile di via Trieste

Di Redazione • Pubblicato il 14 Nov 2022
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Il consiglio comunale ha dato l'ok per far procedere la ristrutturazione della casa non sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza.

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Non resterà un edificio abbandonato nel pieno centro di San Canzian d'Isonzo la costruzione ultracentenaria che si affaccia su via Trieste, proprio in corrispondenza dell'ingresso principale del Centro civico "Primo Levi". Il Consiglio comunale, a maggioranza (contrari i consiglieri di minoranza Silvia Caruso, Emiliano Biasutto, Luigi Canciani, Ciro De Simone Sorrentino), ha dato il via libera nella sua ultima seduta alla modifica del progetto di ristrutturazione già autorizzato e avviato dalla Tavano Paolini srl di Udine tre anni fa. L'intervento si è poi bloccato a causa di problemi strutturali nella porzione soprastante l'arco da cui si entra nella corte interna, ma proprio l'immobile contraddistinto dal civico 21 è stato compreso nel Piano regolatore comunale tra quelli di valore architettonico-ambientale. Da qui l'esigenza del parere preventivo alla modifica del progetto da parte del Consiglio comunale, dove non tutti si sono espressi a favore della parziale demolizione e ricostruzione del fabbricato, peraltro non sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza ai beni architettonici, come rileva il sindaco Claudio Fratta. 

"Al di là di un tanto, in questo caso si tratta di autorizzare un intervento che prevede un'edificazione inferiore a quella già autorizzata, visto che la parte che sarà demolita sarà ricostruita con un'altezza inferiore - spiega il sindaco -. L'arco che si affaccia su via Trieste inoltre non sarà toccato. Credo che la richiesta andasse accolta, anche per evitare di ritrovarci con un rudere nel pieno centro del paese, come sta accadendo ad esempio a Pieris". I lavori di recupero dell'immobile sono appunto iniziati tre anni fa, poi bloccandosi, nonostante le impalcature siano rimaste sempre al loro posto. Stando alle Norme tecniche di attuazione del Piano regolatore, per gli edifici sottoposti al grado 1 di protezione sono fra l'altro ammessi interventi di restauro e conservazione tipologica con aumento del numero delle unità immobiliari ed eventuale cambio di destinazione d’uso in altro compatibile. Ogni tipo di intervento dovrà in ogni caso "rispettare le originarie caratteristiche costruttive ed architettoniche dell’edificio con particolare riguardo ai materiali utilizzati" e alle dimensioni dei fori aperti nelle facciate.

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