Salto tecnologico per l'istituto di San Canzian d'Isonzo

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Salto tecnologico per l'istituto di San Canzian d'Isonzo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 13 Apr 2022
Copertina per Salto tecnologico per l'istituto di San Canzian d'Isonzo

Dal Ministero sono arrivati fondi anche per cablare le scuole e installarvi la rete wifi.

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“Non c'è dubbio che il lockdown, imposto dalla pandemia da Coronavirus, ha trasformato molte abitudini e sconvolto le vite di tutti noi cogliendoci di sorpresa. I ragazzi sono stati fortemente penalizzati e la scuola si è dovuta adeguare alla situazione: si sono dovuti aggiornare programmi educativi, si è iniziato a parlare di DAD e DDI, si sono sviluppati nuovi regolamenti per attivarla, si sono individuate nuove strategie educative, lezioni miste tra didattica in presenza e didattica a distanza”, racconta la prima collaboratrice del dirigente scolastico di San Canzian d’Isonzo, la professoressa Mariacristina Ceo.

Fermo restando certamente la necessità e il valore della scuola in presenza, non si può negare l'utilità dell'uso di strumenti informatici che hanno offerto comunque la possibilità di ottenere una socialità virtuale a distanza. Con la pandemia si è compresa l’importanza delle competenze digitali necessarie per garantire ai bambini e ai ragazzi la possibilità di apprendere e sperimentare cose nuove corettamente e in sicurezza.

Il ricorso alla didattica a distanza però, ha messo in evidenza due fattori in particolare: la difficoltà di accesso alla rete per molte famiglie del mandamento, data la vastità del territorio sancanzianese non del tutto servito dalla fibra e la mancanza di strumenti informatici da parte delle famiglie non completamente attrezzate, con conseguente ritardo nello sviluppo delle competenze digitali dei loro figli. “Partendo da questa considerazione e ritenendo che i ragazzi debbano costruire risorse per affrontare il mondo digitale sempre più presente nelle loro vite, l'Istituto Comprensivo si è rinnovato per mezzo di cospicui stanziamenti del MIUR e con i bandi PON "Programmi Operativi Nazionali" della Commissione Europea”, racconta la docente.

In sostanza, l’Istituto ha ottenuto una serie di finanziamenti importanti per la trasformazione digitale nella didattica ad uso di tutte le classi della scuola primaria e della scuola secondaria. Si è potuto rinnovare completamente la dotazione informatica con l'acquisto di dodici tablet, tre computer e una quarantina di portatili di nuova generazione che sono stati dati in comodato d'uso gratuito a tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta durante la pandemia. Sono stati acquistati diciassette nuovi monitor digitali interattivi touch screen che hanno sostituito le vecchie LIM in quasi tutte le classi del comprensivo e tre carrelli armadio Laptop porta Pc e Notebook. “Un finanziamento altrettanto cospicuo si è ottenuto per cablare la rete locale e il wireless all'interno dei plessi scolastici. Si è trattato evidentemente di un bel salto di qualità, un'opportunità che la Dirigenza dell'Istituto ha saputo cogliere da subito per mezzo della partecipazione ai Bandi europei e ai Bandi Miur”, racconta Ceo.

Grazie al rinnovamento tecnologico e al forzato utilizzo delle lezioni a distanza anche i docenti si sono dovuti adeguare: “hanno dovuto progettare attività in rete cambiando il modo di fare scuola, spostando il fuoco dall’insegnamento all’apprendimento, dall’insegnante allo studente, dallo studio sui libri al lavoro collaborativo sul campo, da domande con risposte scontate a problemi da sviscerare, da un sapere decontestualizzato a una conoscenza situata e dinamica, in una parola, da una visione del mondo semplicistica, convogliata dai rassicuranti e ponderosi programmi scolastici, a una complessa, che si misura con l’incertezza e la vertiginosa crescita delle conoscenze. Una ricchezza che non va perduta”, conclude Ceo.  


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